IL VICEPREMIER ISRAELIANO « E’ UNA GUERRA CHE LA RAGIONE NON PUÒ SPIEGARE» Peres « Non voglio firmare una pace che duri soltanto cinqu e minuti»
martedì 8 agosto 2006 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein
GERUSALEMME
Shimon Peres, vice primo ministro di Israele, è triste, anzi è offeso, irato
e pallido. La sua compagna di sempre, la pace, in questi giorni non lo
prende in considerazione, gli volta le spalle. Spesso è stato una voce nel
deserto che chiamava ad ammirarla e a venerarla, oggi grida il suo sdegno di
fronte a quello che ritiene un comportamento oltraggioso degli Hezbollah e
di chi li sostiene. E’ ancora per la pace: ma la vede in un altro modo.
L’ Onu vuole un cessate il fuoco che lasci lo spazio a una forza di
interposizione. E’ favorevole?
« L’ Onu, il G8, tutti quanti ci hanno sempre chiesto tante cose. Soprattutto,
terra in cambio di pace. Siamo usciti dal Libano, abbiamo consegnato Gaza ai
palestinesi, l’ attuale governo è stato eletto per eseguire un ulteriore
sgombero della Cisgiordania. Ed eccoci tuttavia di fronte a una guerra di
cui mi si deve ancora spiegare il significato: gli Hezbollah hanno rapito
due soldati, hanno sparato sui nostri civili ovunque, il Nord del Paese
brucia. Perché ? Mi si devono spiegare, ma con la logica, anche altre cose:
chi sarà responsabile del confine libanese? Due eserciti? Uno? Quello degli
Hezbollah o quello del Libano? Adesso ci sparano 200 missili al giorno, chi
fermerà gli Hezbollah? Ci dicono che la forza internazionale sarà
responsabile del ristabilimento dell’ esercito libanese, che i 2000 missili
in possesso degli Hezbollah non verranno sparati, e anche nessun altro
missile. Ma chi li fermerà ? E chi è pronto a fermare l’ Iran e la Siria dal
fornire nuovi missili? C’ è bisogno di risposte plausibili per una
ragionevole soluzione: chi governa il Libano? Chi garantirà la realizzazione
di una risoluzione dell’ Onu, se ci sarà ? Chi garantisce la forza, oltre la
buona volontà di chi sostiene la pace? Il mondo ha dato all’ Iran una serie
di ultimatum sul nucleare, e ciascuno è stato l’ occasione per uno
schiaffone» .
L’ Onu sembra preparare una risoluzione che ristabilisca la legalità , su cui
Israele può essere d’ accordo.
« Aspetto di vedere la bozza per un giudizio definitvo. Comunque, non abbiamo
mai chiesto a nessuno di aiutarci... tante guerre, tanti attacchi, e mai
abbiamo chiesto aiuto, non ci siamo mai lamentati. Non c’ è mai stato qui un
intervento americano, o della Nato, nessuna mamma italiana ha da
preoccuparsi perché un suo figlio è stato mandato a proteggere Israele. Ma è
così strano sentire di nuovo parlare di risarcimenti al Libano, mentre siamo
stati noi a essere stati attaccati senza ragioni, e collezioniamo edifici
distrutti e decine di morti. Sono dispiaciuto soprattutto per i bambini, per
i giovani» .
Anche per quelli dell’ altra parte?
« Certamente. Sono spiacente per i libanesi, vittime di questa guerra,
rovinati non da noi ma dagli Hezbollah. Noi abbiamo rispettato la
risoluzione 1559; e non solo non abbiamo attaccato, ma non miriamo mai a
obiettivi civili, mentre gli Hezbollah non solo sparano sulla gente, ma
nascondono le armi e i loro uomini sotto le case dei civili. C’ è chi si
tiene in casa un gatto, agli Hezbollah piace tenere dentro le case i
missili. Non è proprio la stessa cosa, specie se è puntato sulla tua casa.
Abbiamo un esercito di gran lunga superiore agli Hezbollah, se avessimo
voluto avremmo fatto molto di più , ma è nostro impegno difenderci senza fare
uso eccessivo della forza. Il contrario di quello che è stato detto sull’ uso
sproporzionato. Rispetto a cosa? Siamo stati attaccati, e per 30 giorni
abbiamo ricevuto 300 missili al giorno. Quelli, sono proporzionati? Che
significa?» .
Me lo può spiegare?
« Se vuole spiegazioni sul perché uno è un fanatico, o un terrorista, o un
pazzo, vada a chiederglielo. La ragione non consente spiegazioni» .
Molti scrivono che questa è la prima espressione compiuta di una guerra
jihadista complessiva, di uno schieramento che comprende Iran e Siria e che
potrebbe distruggere Israele e attaccare l’ intero Occidente.
« Li ha visti, questi nuovi eroi? Ahmadinejad? Non le sembra la vergogna del
nostro tempo, con le sue parole inconsulte, la sua ferocia, il suo ripetere
che vuole distruggere questo e quello? E Nasrallah? O i capi di Hamas? Non
c’ è spazio per loro nella storia: come ci insegna la fine di Saddam Hussein,
sono destinati ad affondare, non portano nessun messaggio di speranza, ma
solo di amarezza e desiderio di uccidere tutto ciò che è progresso e
modernità . E questo è un problema del mondo, non nostro» .
Lei non è favorevole a un cessate il fuoco?
« Io non sono favorevole a un cessate il fuoco che duri cinque minuti. Sono
favorevole a un cessate il fuoco sostenibile, che si crei in condizioni di
responsabilità » .
L’ esercito deve restare in Libano?
« Penso che dobbiamo combattere, non indiscriminatamente e con ritegno. Non
abbiamo attaccato, abbiamo diritto di difendere la nostra vita, senza mai
calpestare la nostra morale. Così difendiamo la pace vera, in cui credo
profondamente, quella che deve ancora venire, e per cui continuerò sempre a
combattere» .
Che cosa dice di Cana?
« Che è stato un errore, come ne possono accadere in guerra» .
Si rende conto che ci sono manifestazioni antisraeliane in Europa, e si dice
che siete la possibile causa di un grande disastro mediorentale?
« Mi sta chiedendo forse le ragioni di una malattia? Mi chiede se so che
esiste l’ antisemitismo? Chi ha prodotto il terrorismo? La violenza? Chi ha
attaccato l’ Iran? E’ stato Israele o l’ Iraq a fare una guerra di 7 anni,
distruggendo un milione di vite umane? Chi ha ucciso nei villaggi algerini?
Chi sta dietro a tanti scontri fra nazioni e gruppi della zona? Non abbiamo
mai fomentato la violenza, ci siamo solo difesi. Né abbiamo mai ucciso
volontariamente i civili. Tutti gli edifici cui abbiamo sparato erano pieni
di armi, rifugi, uffici e magazzini degli Hezbollah. Non vede che a Beirut,
nonostante i bombardamenti della parte Sud, non ci sono morti? Perché se ne
sono andati» .
Lei è il simbolo impersonificato della pace...
« Sì , peccato che le acquisizioni di ieri si siano trasformati nelle perdite
di oggi» .
Si sente personalmente disilluso, ferito?
« No: prima di tutto perchè siamo riusciti a fare alcune paci molto
importanti: con l’ Egitto, con la Giordania. Sono preoccupato, ma non ho il
cuore spezzato, nè la mente confusa. Ne ho viste di ben peggiori. Nel ‘ 48,
ci assalirono cinque eserciti, e non avevamo niente, né armi, né retrovie,
né denaro, né uomini: nessuno ci venne ad aiutare, nessuno ci è mai venuto
ad aiutare durante le nostre guerre di sopravvivenza. Eppure, già allora ci
preoccupammo non solo di vincere, ma di come conquistare la pace. Come
adesso» .
Non teme che la prossima guerra dei palestinesi sarà una terribile guerra di
missili?
« Sarà quello che sarà : come abbiamo imparato a difenderci dal terrorismo
suicida, che faceva 100 vittime per volta, impareremo a proteggerci da
questo pericolo» .