IL POPOLO E I POTENTI
martedì 7 novembre 1995 La Stampa 0 commenti
GERUSALEMME LACRIME. Un mare di lacrime senza fine ha sommerso ieri
Gerusalemme, dove Yitzhak Rabin è stato seppellito. Adesso giace sul
monte Herzl, accanto a Teodoro Herzl, fondatore del sionismo, e agli
altri grandi della storia di Israele. Il pianto del popolo saliva da
un unico corpo multiforme che copriva l'intera città , che si
arrampicava lungo tutta la collina: ragazzini dell'età dei nipoti di
Rabin, famiglie intere con i loro vecchi della generazione del
Palmah, il primo nucleo di difesa ebraico, perfino mutilati sulle
sedie a rotel le, e tanti giovani con addosso i segni delle guerre
d'Israele. Soldati e soldatesse a miriadi. Dall'alba raggiungere il
monte è stato un'impresa. E poi altre lacrime, quelle dei Grandi
della Terra: da Bill Clinton, a re Hussein di Giordania, a Hosni
Mubarak, a tutti i primi ministri e gli alti dignitari convenuti a
Gerusalemme in un mitico summit della pace, non c'è stato chi non
spargesse vere lacrime di dolore insieme a Lea Rabin e ai suoi cari,
a Shimon Peres, e a tutti i leader israeliani. CONTINUA A PAG. 3
TERZA COLONNA