IL MINISTRO DEI TRASPORTI ISRAELIANO, LEADER DELL’ ESTREMA DESTRA Ei lon: « Il Raí ss sta bene dov’ è adesso» « Prima fermi il terrorismo, poi potrà lasciare il suo rifugio»
lunedì 25 febbraio 2002 La Stampa 0 commenti
GERUSALEMME
IL ministro Beni Eilon, che detiene il portafoglio del traffico e
dei
trasporti, ciò che implica anche tutto il delicatissimo problema dei
collegamenti con gli insediamenti, è un personaggio molto più
importante di
quanto dica il suo ministero. Egli è infatti un pilastro della destra
nazionalista, l'ala estrema del governo di coalizione, molto
pericolosa per
Ariel Sharon da quando il suo governo si trova costantemente ad avere
a che
fare con scelte fatali: Benny Elon infatti, che è subentrato al
ministro
Rehavam Zeevi quando quest'ultimo è stato assassinato da terroristi
palestinesi, è fra quelli che più strenuamente hanno accusato Arafat
di
essere il responsabile primo di questa ondata di violenza. Partigiano
della
sua « irrilevanza» e del confino cui il Raí ss è sottoposto a Ramallah,
ieri,
parlando ai giornalisti, si è mostrato piuttosto soddisfatto.
Singor Ministro, lei ritiene che la scelta del governo di trattenere
Arafat
a Ramallah sia giusta, anche se è evidente che l'opinione pubblica
internazionale e la sinistra israeliana vedono in questa decisione un
arbitrio, dopo che tre degli assassini del ministro Rehavam Zeevi
sono stati
fermati, come Israele aveva richiesto?
« Credo che la scelta fatta sia giusta anche se non risolutiva» .
Non è soddisfatto dunque? Che si aspettava? Cosa avrebbe voluto? E'
la
sinistra che ha sacrificato le sue idee per non spaccare il governo?
« In verità , il risultato migliore della scelta attuale è proprio che
siamo
rimasti uniti. Per il resto, avrei preferito che Sharon fin dalla
sera del
suo discorso avesse affrontato i nodi della risoluzione vera del
conflitto,
e invece rimaniamo sempre molto interlocutori, molto vaghi, anche se
riconosco che la scelta di non dare via libera a Arafat è un segnale
che
dice: "L'onda terrorista deve finire come prima cosa". Ma nello
stesso
tempo, sia nel suo discorso che in questo optare per la via di mezzo
(i
carri armati si sono allontanati e Arafat potrà eventualmente
lasciare
l'area con richieste specifiche ndr) Sharon dà segno di pensare che
la
resistenza della gente in questi diciotto mesi di guerra, di sangue
versato
a ogni angolo, sia infinita. E invece non è così . I governanti non si
devono
approfittare della forza del popolo, ma offrire soluzioni decise che
invece
qui non si vedono» .
Lei si lamenta, ma Arafat resta sostanzialmente chiuso dentro
Ramallah, e i
palestinesi sostengono che si tratta di un'aggressione a ogni residua
illusione di pace.
« Per ora di fatto quel che accade, è che Arafat non può andarsene in
giro
per il mondo mentre continuano gli attentati terroristi e le sue
milizie ci
attaccano in una nuova forma di guerriglia su vasta scala; che non
può
mettersi la divisa militare e indossare nello stesso tempo il
consueto
sorriso del diplomatico per andare a cercare consensi nei vari paesi
d'Europa, camminando su tappeti rossi fra ossequi e strette di mano.
Che non
ci sia una confusione fra il dramma del terrore e la pompa
diplomatica, non
è risolutivo, ma almeno ristabilisce un certo ordine, e questo è
comunque
molto importante» .
Voi sostenete che una delle ragioni per cui non lasciate andare
Arafat
libero è che non vuole consegnarvi gli assassini di Ze'evi. E' un
atteggiamento pretestuoso: è evidente che la consegna di prigionieri
da
palestinesi a israeliani, non avverrà mai. I palestinesi si
sentirebbero
umiliati e insultati dall'eseguire i vostri ordini.
« Può essere, ma intanto questo viola gli accordi presi; e in secondo
luogo,
si possono sempre cercare soluzioni intermedie possibili, coinvolgere
il
tribunale dell'Aja, che so, o cercare altre soluzioni legali
internazionali» .
Ma Sharon aveva promesso che la situazione sarebbe cambiata una volta
arrestati gli assassini.
« Intanto, non sono stati presi tutti quanti; poi, in secondo luogo,
non si
può chiedere al governo israeliano di far da spalla al solito
spettacolo per
cui si mette in prigione qualche terrorista a beneficio dei media, e
dopo
poco quello esce dalla solita porta girevole, torna a casa, riprende
la sua
attività » .