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Il gioco palestinese di rendere inutili i colloqui di pace

sabato 2 novembre 2013 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 02 novembre 2013

I colloqui di pace fra israeliani e palestinesi sono cominciati il 29 di luglio, dandosi sei mesi di tempo. Siamo dunque vicini alla scadenza, ma c’è qualche speranza per quello che Obama definisce il maggiore impegno insieme all’atomica iraniana? Ieri l’esercito israeliano ha avuto 5 feriti di cui tre gravi, Hamas ha avuto quattro morti. Questo è accaduto mentre l’IDF chiudeva una galleria lunga due chilometri, attraverso la quale passa di tutto, specie gruppi terroristi. Lo scontro è pesante, ma non più di quello in corso, mentre si tengono i colloqui cui Kerry sovrintende (è di nuovo in arrivo) con Abu Mazen. Infatti, la gara per l’egemonia nel mondo palestinese che garantisce il potere, si vince su chi dirige il giuoco antisraeliano. Abu Mazen deve quindi essere molto inventivo.

In questi giorni gli è stata consegnata la seconda trance dei prigionieri, il pegno richiesto per sedersi al tavolo. L’opzione politica (Kerry testimone) era stata: al momento preferiamo i prigionieri allo stop alle costruzioni. I prigionieri sono molto cari al mondo palestinese e quindi ad Abu Mazen. Fra i 26 prescelti fra le lacrime di Israele: l’assassino di due ragazzi di vent’anni in gita; un mostro che ha ucciso con l’ascia un vecchio sopravvissuto della Shoah; uno che ha sparato al padre di una bambina che la conduceva a casa per la festa di Hanuccah. Abu Mazen li ha accolti a Ramallah chiamandoli eroi, esempi, padri della patria.

Uno sfregio per la società israeliana ferita, che punisce e disprezza l’assassinio. Abu Mazen ha compiuto un giro in Europa perchè l’UE utilizzi le sue “linee guida” di boicottaggio a tutte le attività israeliane oltre la Linea Verde. Abu Mazen prepara la fuoriuscita dal Processo di pace e insiste, nonostante i patti, sulle costruzioni per dire che la colpa è tutta di Israele. Kerry non ha denti abbastanza accuminati per trattenerlo nei colloqui, l’America svanisce come il gatto di Alice e lascia nell’aria uno stupido sorriso che non è la pace. 
 

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Francesco Salatino , Francoforte sul Meno/Germania
 domenica 3 novembre 2013  17:32:05

Cara Fiamma,questi sono i politici palestinesi moderati con cui lo Stato d'Israle é costretto trattare, che accolgonocome eroi i peggiori assassini, che negano l'Olocausto e che sono simpatici ai professori (Vattimo) che diffamano Israele, ma mai si sognerebbero di criticare i paesi islamici e le dittature come Nordcorea, Cuba ecc.



ferruccio , mantova
 sabato 2 novembre 2013  10:47:33

L'Italia dagl'anni settanta si è sempre protetta dagli attentati degl'arabi ,offrendo loro asilo ed impunità , l'America ,forse,sta facendo la medesima cosa, ma il mostrarsi debole rende ancora più forte il nemico.Ho letto un detto : "L'arabo che finge di trattare ,lo fa perchè ha finito i colpi nel caricatore e sta aspettando che gliene dianoo degl altri " . Tutti i soldi che l'Occidente ha versato nelle casse dei palestinesi per cosa sono serviti, non certo per il popolo, ma a finanziare il terrorismo.Ma qui fanno tutti finta di non saprlo.



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