Fiamma Nirenstein Blog

Il coraggio dell’Europa dura 12 ore

mercoledì 22 aprile 2009 Il Giornale 4 commenti

Il Giornale, 22 aprile 2009

Avevano un’aria dignitosa e unita i rappresentanti dell’Ue, quando martedì hanno lasciato, a Ginevra, la sala in cui Ahmadinejad delirava sugli ebrei e sullo Stato Ebraico. È stato bello, ed è subito finito. Nel corridoio subito dietro la porta la piccola assemblea ha consumato il suo momento di chiarezza morale aspettando semplicemente i 20 minuti del discorso del presidente iraniano. Poi, chi prima chi dopo, tutti gli europei sono rientrati fuorché la Repubblica Ceca e i veterani del no: noi italiani, la Polonia, la Germania, l’Olanda. La giornata di ieri ha visto l’Iran, insieme all’Albania e al Belgio, presiedere come niente fosse il comitato per il documento finale. E il documento finale di nuovo indelebilmente inquinato dalla riconferma delle conclusioni di Durban 1 che nominava solo i palestinesi come vittime del razzismo secondo loro derivante dal sionismo.
Nel testo c’è anche una parte dedicata, senza nominare Israele, alle conseguenze razziste dell’occupazione. E di fronte agli occhi dell’Europa ritornata alle sedie, si è svolto il solito teatro (con cui la lotta al razzismo c’entra poco, e l’aggressione a Israele e all’Occidente parecchio) messo in scena dai Paesi chiamati a parlare: Siria, Qatar, Palestinesi, Pakistan, Sudan, Yemen. Conserviamo ancora oggi, dal 2001, gli appunti fotocopiati del discorso di Arafat che stabiliva come Israele fosse nato dall’imperialismo razzista giusto per opprimere e sfruttare i palestinesi. Questa era allora la linea, ed essa si ripresenta peggiorata dalle promesse di sterminio dell’Iran. È fonte di tristezza che Bernard Kouchner (nella foto) abbia parlato di «vittoria», della speranza di una conclusione che porti finalmente a un bagno di diritti umani condivisi, di lotta ai genocidi, di difesa delle donne. Con chi, con Ahmadinejad? L’intera scena della grande uscita europea seguita dal grande rientro è triste perché compulsiva, inevitabile, incapace di mettere a nudo i problemi della struttura madre della moralità internazionale, l’Onu.
L’Europa non riesce a concepire l’idea che non Ahmadinejad ha creato lo scandalo della Conferenza, ma che essa, la conferenza dell’Onu contro il razzismo, non poteva altro che evocare Ahmadinejad. La Francia, l’Inghilterra, non possono concepire che sia stata tradita la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del ‘48, adottata dall’Onu come pietra di fondazione. Eppure già nel ’59, a causa dei Paesi filocomunisti e «non allineati» e alle nazioni islamiche, dopo 2.000 attacchi antisemiti violenti le Nazioni Unite fecero cadere il termine «antisemitismo» dal testo votato. Nel ’64 già non c’è traccia del termine nella convenzione internazionale sulla «Eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale». In tutti i voti contro la discriminazione razziale si obiettò che l’antisemitismo ha carattere religioso; nel caso di discriminazioni religiose, si rispose che è un problema razziale. A Durban, nel 2001, i termini Olocausto e antisemitismo non figurano nella parte sul razzismo punibile, mentre i palestinesi vengono chiamati «vittime del razzismo israeliano». Quanto all’antisemitismo islamista, alla marea di educazione all’odio dalle scuole alla tv, all’incitamento costante a uccidere gli ebrei, non ce n’è traccia nei rapporti sul razzismo dell’Onu... L’Onu ha accusato Israele di qualsiasi crimine, fino al ridicolo; il 30% delle risoluzioni di condanna è tutto per Israele; su 10 sessioni di emergenza 6 riguardano Israele. Già nel ’75 l’Onu votò la risoluzione «sionismo uguale razzismo». Parallelamente non c’è stato genocidio che l’Onu abbia saputo combattere, discriminazione e condanna a morte di adultere o omosessuali che abbia saputo fermare o almeno condannare, per non parlare della sua incapacità a fermare le strutture atomiche iraniane. Come stupirsi dopo tanto silenzio che ora l’Europa non dica che la Conferenza di Ginevra non c’entra nulla con la lotta al razzismo perché l’Onu non sa, non vuole combatterlo?

 Lascia il tuo commento

luigi russo , senago
 domenica 26 aprile 2009  19:03:51

cara fiamma avevo già detto che l'europa stà morendo di cancro e islamite (una variante del virus criptonite) al prossimo consiglio quando sono al completo, ci vorrebbe qualcuno con le palle che aveva il principe vlad tepes (transilvania)trapassò a miglior vita buona parte dei regnanti dell'epoca che litigavano tra loro per scemenze mentre il turco avanzava , l'europa hà perso di vista l'orizzonte manca di uno scopo comune , si sveglieranno solo quando avranno le scimitarre alla gola .



Paolo Ortenzi , Roma/Italia
 giovedì 23 aprile 2009  12:20:29

L'ONU, cosi come è oggi, ha smesso da tempo di perseguire i suoi nobili principi ma è diventato un ente inutile e pervaso dalla burocrazia e dalla corruzione.Merita la stessa fine della Società delle Nazioni...Per quello che mi riguarda, avendo seguito innumerevoli volte i deliri dell'Assemblea Generale, non avevo alcun dubbio su come sarebbe andata a finire.L'UE è anch'essa poco più di uno straccio: non ci sono vie di mezzo, a quanto sembra. O gli Europei si atteggiano a spietati colonizzatori e sfruttatori, oppure a pecore in attesa del leone islamico che se le mangi una ad una (v. l'atteggiamento VERGOGNOSO del presidente svizzero Merz...).Bene ha fatto l'Italia a rimanere fuori da questa ignomignosa pantomima che è NON contro il razzismo ma, in definitiva, INCITA al razzismo: quello contro Israele.Parafrasando un noto giudice di Milano: Vergogna, Vergogna, Vergogna.



Marcello , Ravenna/Italy
 giovedì 23 aprile 2009  11:33:08

Per farla breve direi che ci sono tre cose che risultano palesi dall'ultima sceneggiata Ginevrina:1 - che la massima istituzione internazionale che doveva vigilare per EVITARE conflitti mondiali, si è ripiegata talmente su sè stessa, tanto da essere più utile alle dittature ed ai fanatici, invece che alle democrazie che l'avevano fondata.2 - All'Islam che ciancia e pretende CASA e riconoscimento a casa nostra (inteso come EU), non si scandalizza, se ci sono orridi figuri, che in nome della stessa religione, aprono discorsi in nome del loro dio, per seminare odio e guerra (perchè è questa che l'Iran sta propugnando..) verso la stessa gente che 65 anni fa veniva infilata in massa nei forni. Si vede che a questo Islam, non interessa avere quella BUONA REPUTAZIONE che poi strilla di sentirsi mancare per colpa del "corrotto occidente" e del razzismo.3 - Ai media, che si vantano così tanto di essere guardiani di democrazia e libertà, interessano più le gaffes di questo o quel presidente, invece che della dichiarazione di ODIO E GUERRA che viene portato da un fanatico, in veste ufficiale, nel CUORE dell'Europa.... La seconda guerra mondiale NON è ancora finita: i virus che hanno causato l'ultimo conflitto sono ancora in giro... TUTTI .... nel comune disinteresse e apatia.... e noi le paghiamo pure queste mezze calzette di diplomatici: l'iceberg è in vista, in rotta di collisione e si suona e si balla sul ponte... pazzia.ps. x Obama: adesso ti servirà un guanto ascellare, da veterinario, se vorrai di nuovo stringere certe MANI.questo ho scritto sul mio blog: http://gabbianourlante.splinder.com/



luigi pisoni , milano it
 mercoledì 22 aprile 2009  21:39:30

condividospero che il male non trionfiforza!



Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.