Il catalogo pacifista di Benetton su arabi e ebrei Scandalo a Gerusal emme per il bacio firmato Toscani
venerdì 6 marzo 1998 La Stampa 0 commenti
TEL AVIV. Che cos'è un bacio? Un piccolo scandalo sulla nuova,
ambiziosa, campagna di Benetton firmata come al solito da Oliviero
Toscani e presentata dall'autore stesso, ieri sera, a Gerusalemme.
In una kermesse di immagini (naturalmente bellissime, soft,
ridenti, politicamente assai corrette) che rappresentano tante
situazioni di amicizia e di amore tra israeliani e palestinesi una,
secondo lo stile Toscani, è subito diventata un caso. Quella di
copertina.
Con le labbra semiaperte, l'espressione innamorata quanto lo si
può essere a vent'anni, Musa Mazareb, studente d'economia,
beduino, e Enyar Lazarus, studentessa di sociologia, si scambiano
un bacio che ha fatto subito arrabbiare gli estremisti islamici,
tanto da far cancellare svariate presenze alla serata, compresa
quella di alcuni relatori, e a suscitare qualche problema di
sicurezza. Musa e Enyar, tuttavia, hanno fatto il loro ingresso
trionfale al teatro Khan di Gerusalemme, mano nella mano, incuranti
dello scandalo, lei in vertiginosa mini, lui bellissimo, un po'
macho un po' figlio di mamma. Stanno insieme solo da due mesi, dopo
essersi conosciuti all'università . Però vivono già insieme.
Anche tanti altri protagonisti del catalogo erano là ad
applaudire: i tre studenti, due ebrei e uno palestinese, che vivono
insieme e hanno una colomba permanentemente annidata sulla loro
finestra. I bambini del kibbutz misto Newe Shalom; l'avvocatessa
Lea Tsemel, che insieme con colleghi palestinesi difende i diritti
civili; gli attori di un gruppo misto di teatro; il barbiere con la
lama assassina (ebreo), che accarezza il viso insaponato di un
arabo. Il catalogo inventato da due scrittori: uno ebreo, A. B.
Yeoshua, e uno palestinese, Izzat Ghazzawi. Lo distribuiranno i
giornali di tutto il mondo. Un grosso giocattolo pacifista.
Fiamma Nirenstein