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IL CASO IL KILLER DI HEBRON A ruba l' Esaurito un l ibro clandestino dei coloni

mercoledì 15 marzo 1995 La Stampa 0 commenti
TEL AVIV FRESCO di stampa, ieri mattina Israele ha dovuto inghiottire anche questo: un libro di 335 pagine, copertina dura, aspetto ambizioso, ma prezzo popolare di 40 shekel, ovvero 20 mila lire, che a un anno dalla strage di Hebron glorifica Baruch Goldstein, il medico di Kyriat Arba che il 25 febbraio del 1994 impugnò il mitra e sparò su una folla inerme di musulmani che pregavano, uccidendone almeno 24. Il libro è stato stampato per ora in 6 mila copie: in ventiquattr'ore ne sono già state vendute 3 mila, e le altre, già tutte prenotate, poiché il curatore-scrittore del libro si aspetta da un momento all'altro il sequestro da parte della polizia israeliana (ieri i preliminari giuridici risultavano già avviati), sono state ben nascoste, forse proprio nella zona di Hebron-Kyriat Arba, dove Goldstein era immigrato dagli Stati Uniti. Qui è nato negli ultimi mesi una sorta di culto della sua impresa e della sua personalità , con piccoli monumenti, persino con una piazzetta di pietra, un culto destinato a isolare sempre di più i coloni della zona più problematica della Giudea dall'opinione pubblica israeliana. Il curatore del libro si chiama Michael Ben Horin. È ben certo che il successo dell'impresa editoriale sia garantito, e che il libro avrà un alto valore educativo. Alto, la voce e il fisico di un uomo più che sicuro di sé , la barba fluente, undici figli, il tratto gioviale, 47 anni, ha dato al libro questo APTITOLO l'uomo. , se la ride. Non lo tocca affatto che i dieci comandamenti del Padre Eterno, in cui lui crede fermamente, ordinino di non uccidere: abbiano fatto male a bombardare Montecassino ammazzando i tedeschi?. Ma i tedeschi erano armati! permanentemente, contro di noi. Il loro scopo è proprio quello di farci fuori, ucciderci. E quelli, in particolare, erano tutti di Hamas e stavano preparandosi a una strage a Hebron che avrebbe avuto luogo il venerdì successivo. Noi lo dimostriamo nel libro, e Goldstein lo sapeva.... Alla sua ipotesi del tutto personale, mai avallata dalle inchieste dell'autorità israeliana, Ben Horin porta come prova che tutte le vittime sono state sepolte con i soldi di Hamas, e che successivamente Hamas ha seguitato ad aiutare le famiglie. Significativamente l'idea del libro nacque nella prigione di Hasharon dove, all'indomani della strage e a causa dei sommovimenti fra i settler che ne seguirono, si incontrarono, fermati dalla polizia, Ben Horin, Yossef Dayan, il linguista Yoel Lerner e Netaniel Uzeri, tutti membri del movimento più estremo dei coloni. Usciti dalla galera, chiesero lettere e testimonianze a tutti i vecchi amici di Goldstein, alla sua famiglia, a chiunque volesse scrivere sulla personalità del medico assassino. onesto, generoso coi poveri - dice Ben Horin -. E così ora tutti lo sapranno. In realtà esce dal libro un'immagine già a suo tempo delineata dai giornali, un americano immigrato per fortissimi motivi ideologici, una personalità emotiva e fragile, fortemente, tuttavia, dedito alla sua professione di medico, convinto che il sionismo significasse costruire il grande Israele a tutti i costi. Ma soprattutto un individuo affetto da un fortissimo senso di persecuzione, dall'idea che gli arabi e in generale tutti i goym, i non ebrei, rappresentino un nemico sempre pronto a uccidere, e che quindi è lecito attaccare; non solo, ma anche che lo Stato d'Israele, nella sua forma attuale, altro non è se non il peggior traditore degli ebrei. Se si chiede a Ben Horin: voi accusate gli arabi di odiare gli ebrei fino a perseguirne la strage e lo sterminio, ma non è lo stesso che Goldstein pensava degli arabi e non è questo il motivo per cui ha sparato su una folla inerme?, Ben Horin scuote la testa. Goldstein, secondo lui, ha salvato gli ebrei da una strage che altrimenti sarebbe senz'altro stata attuata, poiché la polizia israeliana, anche se avvertita, non sarebbe mai intervenuta a difendere gli ebrei di Hebron perché li odia più degli arabi. Il libro su Goldstein è anche pieno di prese di posizione teoriche di rabbini (tutti, tuttavia, abitanti dei Territori) che giustificano la strage di nemici e la vendetta. Tutte posizioni che non solo sono decisamente condannate dal Rabbinato centrale di Israele, ma che sono sotto inchiesta giudiziaria o addirittura, come nel caso di Rav Ido Alba, sono sotto processo. Ma Ben Horin, che ha undici figli, non si vergogna che i bambini possano leggere delle pagine di esaltazione della violenza e dell'omicidio scritti da ebrei? Gli sembra che il libro che ha stampato sia un libro educativo? bambini, e certamente lo leggerò anche ai miei. La radio trasmette ironicamente la notizia; i giornali dedicano amari articoli alla vicenda. Anche Ben Horin, come parte dei settler, farà dei suoi figli degli emarginati dall'attuale cultura israeliana. La gente dei Territori, infatti, rischia sempre di più di restare fuori dalla storia di pace dell'Israele del giorno d'oggi, gli ultimi dei mohicani. Fiamma Nirenstein

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