IL CASO I MIRACOLI IMPOSSIBILI Una medium li guida sulla tastiera, co mpaiono nomi di persone scomparse, previsioni, precetti morali Gerusalemme, i piccoli veggenti del computer Gli ultraortodossi usano bimbi autistici per pa rlare con l'aldilà
lunedì 6 febbraio 1995 La Stampa 0 commenti
GERUSALEMME L'IDIOTA che parla il vero assoluto, il profeta bambino
che alza l'indice della giustizia sugli adulti, la purezza del buio e
della ragione contro il peccato. I racconti di Singer, cupi e carichi
della magia ebraica del Golem tornano oggi, vivi, identici a se
stessi, nello Shtetl ricostruito dei quartieri religiosi di Mea
Shearim, a Gerusalemme, e a Bnei Berach, a Tel Aviv. In mezzo la
nuova macchina onnipotente, il Computer. I bambini sono i padroni
delle strade polverose e poetiche, simili a quelle della Polonia
dell'Ottocento. Sono vestiti poveramente, con i riccioli laterali e
la kippà in testa; le bambine portano le gonne fino in terra sopra
le calze bianche. Fra loro, a causa dell'endogamia dei religiosi, non
sono pochi, trascinati per mano dagli altri, i bambini autistici, i
bambini con la sindrome di Down e altri danneggiati, silenziosi, lo
sguardo perso, le labbra mute. Ecco che, in un giorno qualunque di
quest'anno, giunge nella strada la Donna del Computer, la medium,
accompagnata dai genitori, talvolta insieme a Rav Yehuda Servenik, un
famoso rabbino che insegna alta tecnologia, un sant'uomo vestito di
nero che fa della scienza un continuo tramite di ricerca di Dio.
Yankele, Frumale, Moshele, venite. Presi per mano con dolcezza, i
bambini entrano in casa e si siedono di fronte al computer della
Medium. Essa userà un metodo detto FC che fu inventato in America
nel 1985 per comunicare con le persone sofferenti di danni cerebrali
di ogni tipo, e ha avuto un vasto successo. Basta un dito che tocca
una lettera, e poi un'altra lettera: la gamma delle interpretazioni
è vasta, il bambino rimane senza espressione, gli occhi sembrano
guardare altrove, ma si è espresso. E certo non è scontento, non
soffre, non piange. Anzi. Un'ondata di forte attenzione lo raggiunge,
un forte desiderio di comunicazione, che non è certo pane quotidiano
per le creature costrette al silenzio. Frumale, Moshele, Yankele
siedono quieti davanti al computer. E inizia la conversazione: la
famiglia stessa domanda, oppure il rabbino, o un amico intimo, o
persino un conoscente. La luce dello schermo rischiara i volti, la
Medium si dà da fare, tiene la piccola mano, la guida sulla
tastiera. Ma le domande sono strane: chi sei tu? Sono la bisnonna
della tua bisnonna da parte di madre. Come ti chiami? Sara. Stupore
generale. Dal computer esce un nome mai uscito prima, che risulterà
autentico alle verifiche della famiglia. Mi sono reincarnata, dice la
bambina, perché noi proveniamo da una famiglia di santi e sono qui
per invitarvi alla santità . Come fare? La bambina di pochi anni dà
l'indirizzo (vero) di un rabbino. Un'altra bimba, stavolta una
neonata, spiega perché le sue due prime sorelle sono morte: era
sempre la stessa anima che tornava sulla terra e che è tornata
ancora una volta per scontare i peccati della famiglia. Adesso la
bambina, sempre su richiesta, dà indicazioni di Alacha, la legge
scritta delle norme ebraiche, cosa si deve fare, che cosa è
proibito: sono indicazioni scientifiche, precisissime, che nessun
infante, ovviamente, conosce. La creatura cita passaggi della Bibbia
e del Talmud; parla aramaico. Così , fuori dalla porta dove
s'interrogano i piccoli profeti si forma ogni volta una coda di
fedeli che vogliono sapere come comportarsi in questa e in quella
circostanza, vogliono sapere cosa dice il puro spirito, forse Dio in
persona, che si annida in un corpo danneggiato.
incapaci di comunicare per vie normali, spiega il rabbino Servenik
con la Verità . Per questo sanno dirci cose che provengono
direttamente da un inconscio in contatto con l'esperienza divina. I
bimbi vengono ormai interrogati sui numeri del Lotto che usciranno
prossimamente, su Ron Arad, il pilota rapito anni fa e che si pensa
nelle mani degli hezbollah. Gli si chiede anche di matrimoni, di
fidanzamenti, di accoppiamenti perfetti. Chi sposerò ? Chi devo
scegliere? Mi ama, non mi ama? Sono molte anche le domande sulla vita
dell'Aldilà : chi ti ha giudicato? Cos'hai visto? Com'è la
punizione? E qual è il premio? Hai visto gli angeli? hanno chiesto a
un bambino di sette anni. Ma soprattutto la gente, con la morbosità
che ciascuno sente verso una creatura danneggiata e che in genere non
si osa esprimere, qui chiede: perché sei in queste condizioni? E lì
i bambini raccontano i loro presunti peccati. Per esempio, un bambino
di sette anni ha raccontato: Perché nella vita precedente usavo
male parole, e così oggi non posso spiegarmi, e tutti pensano che
sono stupido. Alcuni cabalisti come Israel Eliau Vaintrop vedono
nelle parole dei bambini prove certe della teoria del Gilgul, la
reincarnazione. Il rabbino Servenik sostiene che ciò che parla nei
bambini è l'inconscio, lo spirito, l'etica allo stato puro. E dice
che nessuno si è mai sognato di manipolare i risultati dei colloqui,
che sono anche stati presentati in un libretto e che dimostrano che i
bambini parlano lingue che non conoscono, sanno fatti che non
potrebbero, secondo logica, sapere. Nel mondo religioso, la reazione
a questo fenomeno è dura e vasta: lasciate in pace i bambini, dice
in sostanza il rabbinato centrale. Il rabbino capo dell'Istituto
centrale di etica medica ha ordinato a un altro religioso, Avraham
Steinberg, d'indagare il fenomeno. E studiando il metodo FC si vede
che mai sono state trovate nei piccoli menomati, né straordinarie
capacità razionali, né geniali, né tanto meno inconsapevoli
preveggenze. Semmai si è visto che le varie Medium hanno
un'influenza diretta, con le mani e con lo sguardo, sulle risposte
dei bambini. L'ex cantante Mordechai Arnon, uno strano tipo di
neoreligioso, intellettuale, scettico ma profondamente legato alle
regole e al mondo religioso, ha gridato dallo schermo televisivo che
questa storia è una vergogna, che i Medium sono degli imbroglioni, e
soprattutto che l'ebraismo non ha mai ammesso, né santi, né
eccessive imtimità con il morboso, l'irrazionale, l'Aldilà . Fiamma
Nirenstein