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IL CASO DIETRO AI NUOVI MORALISTI La controrivoluzione sessuale Chi v uole cancellare le conquiste d'una generazione

lunedì 14 settembre 1998 La Stampa 0 commenti
QUANDO, all'inizio dell'anno 1967 quei cinque ragazzi americani andarono a vivere in Potomac Avenue a Georgetown per l'ultimo anno di college, si respirava già l'aria delle grandi rivoluzioni, e soprattutto della rivoluzione sessuale. Fu nel vortice di quel momento che Bill Clinton divenne ciò che è oggi. Fino al 1971, quando uno dei suoi migliori amici che con lui militava nel movimento contro la guerra in Vietnam si suicidò , Clinton partecipò della scoperta più fantastica del nostro tempo, dopo che le precedenti grandi ideologie avevano imbambolato tanti altri giovani: make love, not war, fate l'amore non la guerra. I campus sapevano di gas lacrimogeni e di incensi orientali. Allen Ginsberg tenne una conferenza a Georgetown, e quando chiese ai ragazzi in quanti avessero fumato marijuana, sorrise beato quando si alzarono cinquanta mani. Bill fu di certo fra quelli che l'anno dopo, andando ad Oxford per i suoi studi, si intrise di Beatles e di "why don't we do it in the road", perché non lo facciamo per strada? In America il Giovane Holden era diventato un libro-culto, mentre in Italia si leggeva Porci con le ali. Eguaglianza, melting pot, ovvero mescolanza fra le etnie, grande emancipazione dei neri, esplosione del tema dei diritti civili e discussione sul ruolo dell'America nel mondo, collettivismo, nascita del femminismo e del rispetto per l'omosessualità ... È da qui che Clinton esce fuori. Un baby boomer classico, ancorché animato da un'ambizione e da una vitalità fuori del normale. E certamente, fatto per nulla risibile, un figlio della rivoluzione sessuale, l'autentica bomba atomica del comportamento. Fu doloroso e affaticante passare dalla morale della verginità fino al matrimonio, della sessualità come comma indispensabile della paternità e della maternità , un peccato espiabile solo con il matrimonio, all'idea che essa fosse invece una forma di espressione, di incontro gioioso, di sacrosanta espansione della personalità . Ed è difficile oggi, dopo la caduta di tante idee rivoluzionarie di quel tempo, ignorare che qui siamo di nuovo di fronte all'ennesima caduta di un valore proprio di questo secolo. Non si tenti di sostenere per forza che si tratta qui in verità soltanto del tema dell'integrità , delle bugie di un presidente; dell'infedeltà , certo riprovevole, nei confronti della moglie, e ancor più riprovevole, della menzogna detta al popolo che lo ha eletto. In realtà è solamente di sesso che qui stiamo parlando, come si vede dall'abbondanza di inutili particolari che il procuratore Starr ci ha costretti a leggere. È il sesso, qui, come nel buon tempo antico, destinato a fare scandalo, a creare fra gli americani, lo shock ideologico all'impeachment di Clinton. È sull'ondata ideologica che cancella le illusioni della generazione che oggi è al potere, quella dei cinquantenni, che si basa la speranza di vittoria di Starr. È il sigaro, il rapporto orale, la camicetta sollevata... È su questo che gli americani oggi sono chiamati a scandalizzarsi, tutto il mondo è invitato a far boccucce, è su questa sostanza che Clinton ripete: "Ho peccato"; e, sinceramente, l'aria da santa donna che Hillary Clinton, come fosse una regina inglese del Cinquecento, ha preso di fronte ai tradimenti del re, non fa che aumentare la sensazione del clima di restaurazione sessuale. Più che aiutare, drammatizza con il suo eroismo gli eventi, e alla fin fine danneggia il marito. Non stiamo qui sostenendo che ci fosse alcunché di affascinante, di bello, di positivo, negli incontri Lewinsky-Clinton. Non che soggettivamente il presidente americano stesse facendo della sua relazione qualcosa di umanamente buono. Nulla vi è di liberatorio nell'apparente aridità , nella avidità , nella compulsività della vicenda... Per contro, tuttavia, l'accanimento sessuofobico contro questo presidente non va da solo: si accompagna alla grande inimicizia di un certo mondo verso la sua predisposizione a riformare il servizio sanitario a favore dell'assistenza ai disagiati; all'odio per il suo integrazionismo; per il suo atteggiamento favorevole alla libertà delle donne, degli omosessuali, delle minoranze; alla sua passione per il Terzo Mondo. Ora, mentre il fascismo e il comunismo sono morti senza lasciare nessun rimpianto, altre ideologie, come il femminismo e il libertarismo laico hanno ben altri risvolti pratici, ben altra attualità , legati come sono allo sviluppo della democrazia. È una grande guerra quella che queste idee dai tanti risvolti pratici combattono. Lo spirito codino sa sempre ben sventolare la bandiera della mancanza di valori. Ed è questo anche il caso dello scandalo sessuale di Bill, un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, di quelli per cui un'avventura sessuale è un'avventura sessuale, con un sottofondo di pentimento verso la moglie e l'idea di non ricascarci più ... Quello che si vuole. Ma non è "un peccato" come ha ripetuto mille volte in questi giorni. È questa la vera menzogna. Speriamo che non sia una società intera a farla sua. Fiamma Nirenstein

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