Fiamma Nirenstein Blog

Il califfo ora fa la star in tv. È la nuova estetica del terrore

domenica 6 luglio 2014 Il Giornale 5 commenti

Il Giornale, 06 luglio 2014

Per la prima, volta col turbante e la barba nerissimi sullo sfondo degli arabeschi della moschea di Mosul marcando il santo inizio di Ramadan il "califfo" autoproclamato capo dell'IS, lo Stato Islamico, Abu Bakr Al Baghdadi ha lanciato una personale offensiva di immagine: il suo primo video stabilisce che il califfato sarà stabilito in tutto il mondo e chiede l'ubbidienza di tutti i musulmani alla sua persona. La chiede ai suoi sunniti, ai gruppi dissidenti, e ai nemici sciiti con cui è in guerra. Il capo della vecchia Al Qaeda, Ayman Al Zawahiri ha scomunicato Al Baghdadi, ma l'ascesa dell'ISIS è indubbia, come il fatto che abbia già conquistato una parte del Medio Oriente. Se ne capisce bene il perchè guardando gli altri video dell'ISIS, dove annega nel sangue il mondo del passato. Cercate su internet il film dell'Isis, il movimento terrorista qaedista dell'Iraq e del Levante.Il titolo del video è Saleel al Sawarin ("clangore di spade").

Ma la sigla Isis è superata: il "principe dei credenti" Abu Bakr al Baghdadi ha annunciato l'avvento dell'IS, il nuovo Stato Islamico, quello che resusciterà l'impero che si estendeva dalla Spagna fino all'Iran, alla Turchia, e all'Europa orientale. Non è un programma diverso da quello di Bin laden, ma l'estetica di questo video e di altri film realizzati dalla nuova versione di Al Qaeda è completamente diversa da quella dei 35 video che Bin Laden aveva postato.

Oltre ai suoi discorsi, Osama ha postato decapitazioni in spazi chiusi, una sorta di intima minaccia in cui il boia in nome di Allah finisce americani e ebrei, come il 26enne Nick Berg nel 2004, o come il giornalista Daniel Pearl. Ma l'aura prescelta dalla Bin Laden per sé era profetica, vestiva da clerico col bianco e beige col turbante bianco, o la giacca da militare tipo Arafat. Parlava in un'immobilità ieratica, una profezia di morte ineluttabile. Osama incitava con voce piana al reclutamento contro l'Occidente, e i kafir, gli infedeli, esaltava la strage dell'11 di settembre, disegnava il califfato mondiale con un tono sommesso, pretesco.

Invece l'Isis recluta inondandoci con una cascata di sangue umano. L'assassinio di massa, la spietatezza, il campo di battaglia, gli hamwee, i missili sono la sua pubblicità. Un militante sullo sfondo di bandiere nere, battaglie infuocate,prigionieri terrorizzati di fronte alla loro morte, proclama la prossima conquista anche di Roma e ha due obiettivi: mostrare col falò dei passaporti, che non esistono più nè Siria nè Iraq nèi Paesi, come gli USA, l'Australia, l'Europa, da cui provengono 5000 jihadisti, tutti appartengono all'IS. Secondo scopo: terrorizzare. Sparano, smembrano, tagliano teste, uccidono per strada ignari funzionari con il colpo in testa dopo averli fatti inginocchiare, li costringono a scavare le loro tombe e a dichiarare la loro indegnità; costringono centinaia di giovani a marciare verso la morte; mostrano alla telecamera corpi maciullati, sparano su qualsiasi automobile, sullo sfondo di una musica marziale, citano un verso che dice "Siamo venuti da voi portando solo strage".

L'IS è costituita da sunniti ripudiati da Al Qaeda, ora chiede a Al Qaeda e al gruppo siriano di Al Nusra di combattere insieme. Il loro nemico immediato è il presidente irachenosciita Al Maliki. Obama, con lo stile inutile di Kerry,chiede di formare un governo allargato. Di fatto Al Maliki conta su ben altro: la parte sciita ha dalla sua l'Iran che ha già inviato tre divisioni delle Guardie della Rivoluzione e ha dislocato a Baghdad il famoso comandante Qassem Sulaimani. L'Iran punta alla conquista del Medio Oriente, e per ora tiene la Siria di Assad, l'Iraq sciita, il Libano degli Hezbollah. Anche l'agenzia Fars, affiliata alla Forza Quds, ha postato il suo video: decine di migliaia di persone con bandiere verdi e rosse inneggiano a Hussein, il riverito imam sepolto a Karbala, città irachena sacra agli sciiti, mentre i volontari consegnano richieste di partire per l'Iraq.

La guerra è incerta mai confini sono già cambiati. I Curdi si avviano verso la fondazione di un loro Stato che comprende parti irachene, siriane, turche. Presto parleremo dell'ex Iraq e dell'ex Siria, come parliamo dell'ex Iugoslavia. Per ora militarmente la parte più forte è quella è islamico-iraniana rispetto alla parte sunnita; anche gli stati sunniti come l'Arabia Saudita e la Giordania hanno collocato l'esercito ai confini, ma il re Abdullah può contare su un esercito forte e motivato. Israele, unico rifugio dei moderati di tutte le parti (compreso Abu Mazen che farebbe certo una brutta fine se finisse nelle fauci di al Qaeda e di Hamas), ha promesso aiuto alla Giordania e ai Curdi. Nuovi equilibri si disegnano in Medio Oriente.



 

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antonio fanone , roma italia
 domenica 6 luglio 2014  18:26:13

siamo arrivati all'ostentazione sicura....e ancora si continua a far finta di niente.....ma quando ci si sveglia?????



Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 domenica 6 luglio 2014  17:49:58

Cara Fiamma, mi pare che il "califfo" soffra di presunzione, essendo a capo di una netta minoranza (sunnita) in un'area prevalentemente sciita. Aggiungendo anche Al Qaeda, per contrasti di supremazia.In effetti, difficilmente farà breccia fra turchi e curdi. Non credo abbiano intenzione di trovarselo come loro capo.Di conseguenza penso che alzerà sempre più la posta del terrore, spargendo sempre più sangue per avere il consenso e la confluenza di aspiranti terroristi.Almeno finché sarà finanziato dai petro-dollari.Per Israele, come scrivi, penso si prospettino intriganti confluenze di interesse, almeno contingente, con Paesi islamici altrimenti ostili.E chissà, da un male ed un pericolo potrebbe derivare una svolta positiva.Quanto al "califfo", non penso morirà semplicemente di tifo come il "Mahdi" in Sudan, a fine '800..........



Ferruccio , Mantova
 domenica 6 luglio 2014  17:44:03

Come si fa a non rimpiangere il defunto Saddam Hussein. Come in Libia, in Egitto e in Irak è ancora una volta dimostrato che gl arabi non sanno apprezzare il vivere in democrazia. Gl arabi hanno bisogno di essere dominati da un dittatore meglio se religioso.Una sola cosa li unisce : il desiderio d'imporre l'Islam sul mondo ed un pò alla volta ci stanno riuscendo grazie anche all ignavia dell'Occidente. L'unica nazione che fa da baluardo all'Islam è Israele ma incredibile questo sembra dar fastidio al mondo.Riguardo al nuovo Bin Laden Irakeno ,se si volesse, basterebbe un drone ma visto che l'America sta trattando con l Iran,lasciamolo pure seminare odio



Maria Grazia Miccheli , Velletri/Italia
 domenica 6 luglio 2014  17:17:30

che tutti: Cristiani, Ebrei, uomini e donne di buona volontà li fermino prima che sia troppo tardi!ricordate il Califfato di Cordoba e la Reconquista!Maria Grazia Miccheli



ALBERTO TERRACINA , roma italia
 domenica 6 luglio 2014  16:23:01

questa è una notizia sconvolgente, la Fallaci profonda conoscitrice del mondo islamico, prevedeva in un futuro non molto lontano, l'avvento dell' EURABIA. Se l'occidente non riesce a debellare questo integralismo, c'è la possibilità che questi fanatici arrivino a Roma come auspicato dal califfo del terrore.



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