I terroristi diventano ministri e l'Occidente rimane a guardare
domenica 23 agosto 2009 Il Giornale 12 commenti
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E’ il tempo dell’istituzionalizzazione del terrorismo: potrà capitare sempre più spesso a un politico occidentale in visita in mezzo mondo di stringere la mano a un ricercato dall’Interpol in veste ufficiale, o almeno a qualche leader che ha lodato pubblicamente qualche noto assassino plurimo di donne, bambini, turisti, facendone la sua bandiera dopo averlo probabilmente finanziato.
E’ preciso il messaggio di tutto il regime iraniano quando decide, alla faccia di tutte le diplomazie, di nominare Ministro della Difesa Ahmad Vahidi, il comandante dell’unità “Forza Quds” della Guardia Rivoluzionaria che ha perpetrato nel 1994 l’attacco dell’AMIA, un’associazione ebraica di Buenos Aires, facendo 85 morti e 200 feriti, ricercato dall’Interpol: qualcuno ricorderà lo sventramento enorme causato dalla bomba, l’inferno di morte e dolore visto, e poi le immagini in replica in talmente tante città, a New York, a Londra, a Parigi, a Mumbai, a Gerusalemme, a Mombasa...
Con la nomina di Vahidi, Ahmadinejad dice che non solo uccidere innocenti è buono e giusto, ma anche, attenti a noi, che un attentato diventa un esempio da premio quando ha luogo in un grande centro a sorpresa, lontano dal Medio Oriente. La scelta del regime iraniano ha a che fare con il suo coinvolgimento palese nel terrorismo internazionale, e ce lo butta in faccia come una promessa.
Il terrore è esempio e oggetto di ammirazione, ed è passato dalle rappresentazioni delle immagini con il mitra dei terroristi suicidi nelle case e nelle moschee, alla proposta di considerarlo un normale capitolo di un cursus honorum, un elemento da curriculo. E noi restiamo a bocca aperta, anzi, arretriamo interloquendo con la nuova cultura della morte con proposte di appeasement.
Non solo la Libia è scesa in piazza per accogliere Abdel Basset al-Megrahi, rilasciato dalle carceri inglesi dove era detenuto per l’esplosione dell’aereo della Pan Am, volo 103, sopra Lockerbie, in Scozia, in cui furono uccise, nel 1988, 270 persone. Il leader libico Moammar Gheddafi lo ha ricevuto ieri e con un grande abbraccio gli ha dato il benvenuto; poi ha ringraziato tutti, Gordon Brown, il primo ministro scozzese, la regina Elisabetta, il Principe Andrea per la loro “coraggiosa decisione”. La Libia, ovvero il suo capo, ha accettato la responsabilità formale dell’attentato di Lockerbie, ma molti, al di là di Megrahi, hanno seguitato a individuare una pista siriana e iraniana, sostenendo che al tempo della vicenda, a causa della coalizione per la prima guerra contro Saddam Hussein, nessuno aveva interesse a accusare la Siria. Teorie incerte. Ma la Siria è comunque un altro Paese che ha sempre sbattuto in faccia al mondo il suo rapporto intimo con gli Hezbollah e con Hamas, con la sponsorizzazione iraniana, e un’inutile politica americana e francese della mano tesa cerca continuamente, con tutte le sue forze, di riabilitarla, promuoverla, farla sua.
Il meccanismo è questo: io esalto il mio terrorista, tu farai ancora di più per redimermi e quindi ti piegherai alle mie condizioni. Gli Hezbollah hanno esaltato oltre misura lo scambio di due corpi di soldati israeliani rapiti, con uno dei più feroci terroristi che si possano immaginare, Samir Kuntar, che nel '79, durante un attentato, uccise anche una bambina israeliana di 4 anni fracassandole il cranio con un fucile: Nasrallah gli ha organizzato accoglienze da re, lo ha reso un modello continuamente esibito. Ma l’Europa, in particolare l’Inghilterra che ha avviato con Hezbollah contatti segreti, ha preferito trattarli come un partito popolare, esattamente la loro richiesta, e cercare, ancora una volta, una impossibile pacificazione.
Un capitolo fondamentale è quello che riguarda Fatah, la parte moderata dei palestinesi presieduta da Abu Mazen che nei giorni scorsi ha tenuto a Betlemme la sua conferenza: Fatah è per il presidente Obama il maggiore fra gli interlocutori della sua politica della mano tesa. Ma la conferenza ha gridato di giubilo quando il famoso negoziatore (moderato, naturalmente) Ahmed Qrei, ovvero Abu Ala, ha presentato come un eroe il terrorista Khaled Abu Usba, l’uomo che, nel 1978, sulla via costiera israeliana assalì due autobus e fece 35 morti fra turisti e passeggeri. Quella folla di delegati esultanti è un interlocutore di pace? E’ per questo che poi ha avuto tanto spazio in Europa l’idea di liberare dal carcere Marwan Barghouti, in prigione con cinque ergastoli, la cui larga popolarità è basata sul ruolo di comandante nella seconda Intifada?
Il consigliere per il terrorismo di Obama, John Brennan, dice al Center for Strategic and International Studies: “Anche se condanniamo e ci opponiamo alle tattiche illegali del terrore dobbiamo riconoscere e metterci in relazione ai diritti legittimi della gente comune che essi affermano di rappresentare”. Certo Megrahi, Vahidi, Kuntar, Abu Usba rappresentano bene l’odio contro l’Occidente. E allora? Capirlo non ci aiuterà quando Vahidi dovesse gestire come Ministro della Difesa, speriamo mai, la bomba atomica iraniana.
Terrorists become ministers, and the West looks on
Il Giornale, August 23, 2009
It's time for terror institutionalization: it might happen more and more often to Western politicians that they will be shaking the hands of people on Interpol's "wanted" list, or at least to some leaders who have been publicly praising - and probably also financing - certain notorious multiple-killers of women, children, tourists.
The Iranian regime is sending a very precise messag, in spite of all the diplomatic norms, by appointing Ahmad Vahidi as Iran's Minister of Defense. Vahidi is on Interpol's "wanted" list because he is a former commander of the "Quds Force" of the Revolutionary Guards, the unit in charge of Iran's overseas operations that on 1994 carried out the bomb attack on the Israeli-Argentine Mutual Association (AMIA) building in Buenos Aires that killed 85 people and injured some 200: people still remember the huge destruction and devistation caused by the bomb, the hell of death and pain; the same images then replied in so many cities: Jerusalem, New York, Mombasa, Madrid, London, Mumbai...
With Vahidi's appointment, Ahmadinejad is signaling that killing innocent people is moral and good, and that terrorist attacks are rewarded when they take place in big cities far away from the Middle East. The Iranian regime's choice has a lot to do with its evident involvement in international terrorism; a reminder that sounds like a promise.
Terror still remains a matter of praise: it has passed now from the iconographic representation of the suicide bombers with the rifle inside the houses and mosques to being considered a normal chapter of a cursus honorum, a CV element. And, at the same time, we gape, or even worst, we dialogue with this new culture of death, adopting a policy of appeasement.
Meantime, Libyans took to the streets to welcome home Abdel Basset al-Magrahi, who was just released from British jail where he was held for the 1988 bombing of Pan Am flight 103 over Lockerbie, Scotland, where 270 persons were killed. Libyan leader Moammar Ghaddafi received him yesterday and welcomed him with a huge embrace; then he thanked everyone, Gordon Brown, the Scottish Prime Minister, Queen Elizabeth, Prince Andrew, for their "brave decision". Libya, i.e. its leader, has accepted the formal responsibility of the Lockerbie attack. But many keep on following a Syrian-Iranian track, claiming that at the time of the tragedy, no one was interested in accusing Syria of being involved because of the coalition against Saddam Hussein for the First Gulf War. These are only uncertain theories, suppositions. In any case, Syria remains another country that has always demonstrated a very close relationship with Hezbollah and Hamas, through Iranian sponsorship. But, no matter what, the vain American and French policy of the outstretched hand tries all the time to rehabilitate and promote it.
The mechanism works like this: I praise my terrorist, you will do more and more to redeem me and eventually you will yield to my conditions. On July 2008, Hezbollah praised beyond all measure the swap of the corpses of the two kidnapped Israeli soldiers with one of the fiercest terrorists you can imagine, Samir Kuntar, who in '79, during the Nahariya terrorist attack, killed a 4-year-old child by smashing her skull against the rocks with the butt of his rifle. But Nasrallah has welcome him back as a hero, turned him into a model, a good example to be emulated. In spite of this, Europe, and in particular the United Kingdom which has started secret contacts with Hezbollah, now prefers to treat it as a popular party - which it is exactly what Hizbullah claims -, trying for the umpteenth time to seek an impossible compromise.
Another fundamental chapter concerns Fatah, the so-called moderate part of the Palestinian leadership, chaired by Abu Mazen, which in the last days held its congress in Bethlehem: President Obama considers Fatah as the main interlocutor of his outstretched hand policy. But the Fatah convention shouted for the joy when famous negotiator (moderate, obviously) Ahmed Qurei, alias Abu Ala, presented as an hero the terrorist Khaled Abu Usba, the man that in 1978 attacked two buses on the coast road south of Haifa and killed 35 passengers, Israelis and tourists. Is this crowd of important delegates an interlocutor for peace? Is this the reason why ithe Europeans are obsessed with releasing Marwan Barghouti, a jailed criminal serving 5 life sentences, and whose large popularity is due to his role as commander during the Second Intifada?
John Brennan, President Obama's adviser for homeland security and counterterrorism, said at the Center for Strategic and International Studies that "even if we condemn and we oppose the illegal tactic of terror, we must recognize and relate to the legitimate rights of the common people that terrorists claim to represent". What is sure is that Megrahi, Vahidi, Kuntar, and Abu Usba all symbolize the hatred against the West. And even if we understand it very well, this will not help us when Vahidi, as Minister of Defence, will manage the Iranian atomic bomb.
lunedì 21 settembre 2009 20:52:24
La causa del perchè i terroristi sono diventati ministri è anche dei governiche si sono succeduti in Israele chenon hanno fatto abbastanza per lapace di Israele con i palestinesi.Gli ebrei sono i più intelligentidella terra e non sono riusciti ad"amare" il popolo palestinese.E' questa la grande colpa di Israele.Cordialmente.
Andrea Storace , La Spezia Italia
martedì 25 agosto 2009 09:29:06
Cara Fiamma,Quello che non capisco é il perché ci si stupisca continuamente di questi atti che sono consequenziali alla loro ideologia religiosa e fanatica. Avremmo dovuto giá da tempo prenderne atto ed agire anche noi nel modo piú opportuno per salvaguardare la nostra Integritá ed i nostri interessi.Il passato, sappiamo , é maestro di vita: Quando la mal anima di Togliatti fece eleggere al senato un pluriassassino come Francesco Moranino ed alla condanna in assise lo fece espatriare in Cescoslovacchia assicurandogli la "pagnotta" come direttore di radio Praga e poi lavoró affinché il presidente Saragat , emerito conoscitore di Chianti e Barbera, lo graziasse! ed a grazia ricevuta lo fece rientrare in Italia e lo fece eleggere alla Camera, questa volta, per assicurargli l'impunitá in caso di qualche altra denuncia fino a a quando, grazie a Dio , belzebú se lo porto via!E allora? Un ricercato dall’ Interpol, Ministro della Difesa Iraniana?Aspettiamoci , non solo, una gran bella accelerata nella corsa al nucleare per fini di "difesa" e applichiamo il concetto di difesa preventiva prima di rimanre acciecati da una "aurora boreale" in piena notte!desidero inviarle quello che ho scritto alla mia amica Angela Ronchini che mi ha taggato il suo stesso Articolo, appoggiando il suo punto di vista.
alfonso , ruda
martedì 25 agosto 2009 09:23:25
Gentile signora, vorrei qualche suo commento suoi rapporti fra l'Italia e la Libia, alla luce di: - gli accordi fra Berlusconi e il leader libico;- la trionfale ospitalità riservata a quest'ultimo in Italia alcune settimane fa;- l'accoglienza al rientro in Libia del presunto ( e comunque condannato)organizzatore dell'attentatato di Lockerbie;- la presenza delle Freccie Tricolori per la celebrazione del quarantesimo anniversario dell'ascesa al potere del dittatore libico con quello che ne conseguì per gli italiani cacciati da quel paese;- il feroce amtisemitismo di Gheddafi.Che mi dice, sempre convinta della sua appartenenza al PDL?
stefano , usa
lunedì 24 agosto 2009 22:44:13
Grazie Fiamma per i tuoi articoli. Le risposte degli antisemiti su Begin, l` hagana e l` irgun sono riflessi condizionati per chi la storia non la vuole conoscere. E` un po` la solita polemica tra partigiani e terroristi. Chi e` il partigiano(buono) e il terrorista( cattivo)?.Ovviamente per gli antisemiti italiani dell` estrema destra e adesso piu` numerosi nella sinistra i partigiani sono i terroristi palestinesi.Per chi ha una morale e conosce la storia, senza il filtro delle ideologie, sa benissimo come gli Ebrei hanno dovuto difendersi sia dagli Arabi che dagli Inglesi nel periodo 1920/47. Gli Inglesi hanno bloccato l` immigrazione degli ebrei alla fine anni 30 impedendendo la salvezza di migliaia di Ebrei ...ma ahime` per gli Ebrei difendersi e` un atto criminale...quindi per gli antisemiti..Hagana, Irgun sono organizzazioni criminali...per noi uomini liberi sono quelli che hanno salvato gli Ebrei. Senza Begin e l` IDF migliaia di Ebrei sarebbero rimasti a subire progroms e i carisssimi palestinesi assieme ai loro amici arabi avrebbero buttato a mare tutti gli ebrei nel 47.Purtroppo per la nostra sinistra massimalista non e` andata cosi`: gli Ebrei decisero di difendersi e continuano a farlo!!!
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
lunedì 24 agosto 2009 18:41:32
Cara Fiamma, quello che dici é terribile, nella sua sincerità e semplicità.I vari terroristi, come il leader iraniano, presentano i loro seguaci, e il mondo applaude. E' solo una reazione a catena, questo, grande, si appoggia a quello, piccolo, e chi cade, chi cede, siamo noi, coloro che cercano in qualche modo il dialogo.Dobbiamo solo chiamare il più democratico, il più sensibile, appellarci a Lui, perché altrimenti sarà la Fine.E penso che l'unica figura carismatica sia Obama, dobbiamo seguire i suoi consigli, cercando di darci da fare noi, nel nostro piccolo. Ecco, quello che dici é vero, e, però, catastrofico, ma noi dobbiamo sapere, come dice la mia cantante preferita, Noa, che "there must be another way".Un bacio, e un forte abbraccio.
jochanan , italia
lunedì 24 agosto 2009 18:13:05
ricordo a chi etichetta come terrorismo l'attentato contro il King David che allora l'albergo ospitava l'alto comando inglese del mandato palestinese E NON c'erano donne bambini e civili estranei. ricordo anche a chi concede fiducia e chances alle varie organizzazioni arabe o islamiche che esse non conoscono e non praticano il detto "pacta sunt servanda" con gli infedeli. Al massimo un trattato dura un po' di decenni. Prego di studiare la storia per rendersene conto. Diamo pure fiducia agli exterroristi (sperando che siano ex) ma aggiungo il detto latino "si vis pacem para bellum", vale a dire: sei credibile agli occhi di certe controparti se sanno che sei pronto ad agire anche con la forza
Alberto Figliuzzi , Roma
lunedì 24 agosto 2009 15:10:23
Signora Nirenstein, non mi pare lei sia la persona più adatta a sollecitare l'indignazione dei suoi lettori per la nomina a ministro della difesa dell'Iran di Ahmad Vahidi. Lei non può non sapere, infatti, che Israele ha avuto presidenti della repubblica, primi ministri e generali provenienti dalle fila del terrorismo. E questo quando la bomba atomica la possedeva già! Comprensibile la sua partigianeria a favore delle Stato ebraico, ma lei è anche una giornalista, che dovrebbe avere almeno un minimo di senso critico. Un'ultima cosa: nella stessa pagina che ospita il suo articolo, il direttore Feltri arriva a dire che l'Iran è dotato già della bomba atomica (nemmeno gli USA lo affermano), mentre lei per fortuna non arriva a sostenere tanto: mettetevi d'accordo per non disorientare i lettori che vi stimano entrambi!
Captain Marlow , World
lunedì 24 agosto 2009 07:27:14
Non ti preoccupare, Fiamma,e' gia' successo con l'ANC, ricordi? (ma non si puo' dire...)http://captainmarlow.blogspot.com/
Michelangelo Rubino , Italia
domenica 23 agosto 2009 23:21:55
mi sovviene un certo Menachem Wolfovitch Begin, capo dell'Irgun, responsabile dell'attentato terroristico al King David Hotel (91 morti)....mi sembra che successivamente abbia fatto un po' di carriera politica.... chi decide quali terroristi possono diventare ministri e quali no?
Andrea Storace , La Spezia - Italia
domenica 23 agosto 2009 18:58:10
Cara Fiamma,solo chi ha vissuto per anni a contatto con Arabi e musulmani puó capire: " les nuances" del loro dire e non dire, del loro fare e non fare. Stuoli di tuoi colleghi hanno dimostrato di capire: "meno del nulla" con i risultati che tutti noi abbiamo sottocchio, immaginarsi cosa ne possano capire di problemi mediorientali! L'unica speranzaCara Fiamma, sono le forze armate Israeliane che possano fare uno " Strike before" quando verrá il momento. Perché purtroppo il momento verrá con certezza!Un cordiale salutoAndrea Storacewww.rimpatriato.blogspot.com
Joey Fatigati , Caserta-Italia
domenica 23 agosto 2009 13:03:05
L'Occidente pagherà un caro prezzo per le sue debolezze ! Joey
Magda Menchini , Firenze - Italia
domenica 23 agosto 2009 13:01:28
Cara Dottoressa Nirenstein,difficile non essere d'accordo con lei, ma, mi perdoni, essendo lei ebrea, la sua posizione, in un certo senso, è più delicata. Intendo dire che non le è tanto concesso attaccare con forza questi delinquenti. Posso soltanto immaginare le polemiche che si scatenerebbero e che Ella conosce meglio di me. Ma io sono donna e cattolica e farò anche l'impossibile perchè la gente cominci a realizzare dove ci porta questa indifferenza e questa falsa solidarietà per i poveri immigrati musulmani che ci stanno invadendo. E' pericolosissimo per il nostro futuro e le cose stanno peggiorando visto ciò che succede in Iran: temo che la faccenda farà scuola. Non ho intenzione di stare a guardare senza fare nulla. Noi ci stiamo giocando tutto, la nostra vita e la sopravvivenza dell'Occidente che sta subendo una nuova invasione di barbari e non vorrei si arrivasse ad un nuovo Medioevo. Forza e coraggio, qui bisogna combattere e ristabilire la verità nuda e cruda e non appannata da false cortine di inopportuna bontà e inconcepibile tolleranza.Democrazia non vuol dire debolezza e lassismo e libertà non vuol dire anarchia.La ringrazio per i Suoi articoli, sempre equilibrati e mirati.Magda Menchini