Fiamma Nirenstein Blog

I paesi arabi moderati a Israele: «Uccidete i capi di Hamas»

venerdì 19 dicembre 2008 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 19 dicembre 2008

A perdere la pazienza sono soprattutto ormai i paesi arabi moderati: una notizia bomba fa rumore fra le decine di missili Kassam e Grad che hanno terrorizzato e ferito gli israeliani di Sderot e dei kibbutz vicini a Gaza alla vigilia della fine della tahadiyeh, la tregua con Hamas, che si conclude oggi.
Israele è incerta sull’intervento, ha di fatto già lasciato che la copertura della tregua lasciasse che Hamas si munisse di armi di lunga gittata e di un sistema di difesa efficiente, e consolidasse un grande sistema di tunnel. Il ministro della difesa Ehud Barak insiste nel dire «decideremo stadio dopo stadio qual è la strada migliore», mentre i cittadini di Sderot invocano l’intervento dell’esercito che li salvi dalle bombe. Ma certi Paesi arabi non sono della stessa opinione del mondo politico israeliano: scrive sul quotidiano Ma’ariv il famoso commentatore Ben Caspit che certi messaggi di leader arabi chiedono a Israele di eliminare i capi di Hamas. Uno di questi messaggi dice: «Tagliategli la testa». I leader temono che Hamas ricominci una guerra terroristica capace di infiammare tutta l’area.
La leadership di Gaza che si chiederebbe di colpire ha nomi e cognomi, secondo Caspit. Fra gli armati, Ahmad Labari, capo dell’ala militare e Ibrahim Gandur, più volte ferito. Fra i politici, si parla addirittura di Ismail Haniya, il primo ministro, di Said Siam, ministro degli Interni e di Mahmud al Zahar, uno dei leader più duri. Per capire le ragioni dell’eventuale richiesta araba, bastano due fattori. Il primo è quello dell’appartenenza di Hamas ai Fratelli Musulmani, diramata in tutto il Medio Oriente, jihadista senza compromessi contro ogni atteggiamento moderato. Hamas, specie sull’Egitto con cui ha un rapporto molto teso dopo averne rifiutato la mediazione con Abu Mazen e aver disertato con molta sfacciataggine l’incontro del Cairo che avrebbe dovuto costruire l’unità, ha un effetto domino che minaccia i regimi correnti. La seconda ragione riguarda l’Iran, che minaccia i regimi moderati «forse più di quanto minacci Israele», ci dice il vice capo di Stato maggiore Dan Harel. Hamas è ormai una pedina strategica del regime degli ajatollah: Teheran e Damasco sono stati i primi responsabili dell’abbandono del tavolo egiziano da parte di Hamas, in particolare lo è stato Khaled Masha’al, che ha base a Damasco. Questo asse preme perché Hamas non rinnovi l’accordo di tregua, sia per incastrare Israele in una guerra che lo metta nell’angolo dell’opinione pubblica internazionale, sia per impedire che l’Egitto possa vantare una vittoria strategica moderata.
Ma anche i più aggressivi fra i personaggi di Hamas sanno che la linea dura potrebbe essere la loro fine. Israele per ora pare abbia risposto che non leverà le castagna dal fuoco a nessuno: i nostri primi obiettivi, pare pensi la leadership militare, sono i terroristi che sparano i missili sui nostri cittadini, e non i grandi capi.

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igor nizzi , sassari
 martedì 23 dicembre 2008  06:11:41

volevo esprimere il mio disappunto nei suoi confronti.perchè nessuno di voi chiarisce che i semiti non sono solo gli ebrei, e che ci sono ebrei che non sono semiti, e che ci sono sionisti che non sono ne uno ne l'altro.quanto vi divertite a spargere odio?questa vuole essere una critica pacata ma decisa.non condivido nessuno dei suoi pensieri.non sono contro gli ebrei perchè ognuno è libero di credere in cio che vuole,non sono un antisemita perchè forse anch'io lo sono(molti ebrei non sono semiti).sono antisionista!dal punto di vista politico è servito solo per creare scompiglio,equivoci,rancori.è servito ai padroni come cuscinetto.sarei grato se lei chiarisse la differenza che c'è tra : semitismo,ebraismo,giudaismo,sionismo.in molti non lo sanno e fanno un minestrone che non giova alla comprensione del problema.io amo le persone,amo gli ebrei in quanto persone,ma per amor del cielo si chiarisca l'equivoco del sionismo.ad ogni modo i miei auguri di buon anno.



Mara Marantonio Bernardini , Bologna
 sabato 20 dicembre 2008  18:53:30

Mi sembra che, al solito, i Paesi arabi c.d. moderati, spaventati dal cattivo di turno, in questo caso la teocrazia iraniana -tra un po' nucleare, temo- chiedano a Israele di toglier loro, come scrive Fiamma, le castagne dal fuoco.Un po' comodo, direi. Certo non interessa che l'unico lembo di democrazia presente in quelle zone sia bombardato da 8 anni, come faceva notare Ferrara in un suo editoriale di un paio di giorni fa. Non interessa nemmeno all'Europa, dimentica che ....Israele siamo noi.Ciò che conta è cercare di rintuzzare,per interposta persona, l'Iran e i suoi scagnozzi, a cominciare da Hamas. Per poi continuare a combattere Israele, come si faceva quando Teheran non sembrava così minacciosa come oggi .



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