I padri movimentisti dell'antisemitismo
domenica 17 febbraio 2019 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 17 febbraio 2019
Finkielkraut è un filosofo liberale, la cui affezione per la sua ebraicità, per Israele e per il mondo della giustizia sociale sono sempre andati insieme. E' una bella sfida: il movimento dei gilet gialli pretende di far parte del movimento in lotta contro la burocrazia, l'ingiustizia economica, l'elite ladra. E' un movimento di popolo quella banda di mostri antisemiti che gli si è rovesciata addosso urlando"sporco ebreo" e "sionista di m.." e berciando che la Francia non è degli ebrei ma dei francesi, e così Finkilekraut ha una faccia oltre che dispiaciuta anche piuttosto imbarazzata. Il movimento di popolo in Europa ha sempre attratto gli intellettuali e i politici, anche il più feroce, nazista, comunista, terrorista.
Lo dice anche Hanna Arendt. Questi stessi Gilet Gialli sono stati visitati il 5 febbraio da Di Maio e da Di Battista in uno slancio di solidarietà internazionale: eppure lo sapevano che questo movimento che sfascia e odia, aveva anche gridato nelle piazze "Macron, sei la puttana degli ebrei", "Ebrei attenti avete abbassato le tasse ai ricchi", " la Francia muore di fame e gli ebrei accendono le luci di Chanucca","Macron= Zion" nel Paese che ha mandato a morire i suoi ebrei coi loro bambini per ordine di Petain.
In un anno crescevano verticalmente, del 74 per cento, gli incidenti antisemiti. I Gilet Gialli sono la somma movimentista di questo antisemitismo, come il Labour di Corbyn lo è in Inghilterra, che in Europa prende sempre di più la veste di quei movimenti liberali che se la prendono con le vecchie strutture e le elite consolidate. Un articolo di Robert Wistrich, il migliore di tutti gli storici dell'antisemitismo, scrisse un pezzo di testimonianza stupefatta a come le elite francesi commentassero con un'alzata di spalle snobistica, una levata di sopracciglia filosofica, una boccuccia stupita, gli attacchi sanguinosi del 2014 e 15 alle sinagoghe di Parigi. Il comico Dieudonné a Parigi seguita a dare di nazista a Israele nel plauso generale; gli assassini islamici di Ilan Halimi non furono trovati perchè la mentalità liberal rifiutava di cercarli nelle banlieue. Oggi si rifiuta di cercare l'antisemitismo nei movimenti liberal-populisti, oppure inconsciamente si associano i propri sentimenti per gli ebrei e per Israele ai loro, come ha fatto forse 5 Stelle. No, non è bello respingere gli impulsi antisemiti che provengono da folle in marcia mentre pretendono di migliorare la società; o fare muro a quelli in lotta per una società migliore e che sulla strada contano di incenerire un paio di ebrei e di distruggere il loro Stato.
domenica 24 febbraio 2019 10:09:21
Finchè noi ebrei, sono di madre ebrea, non la finiremo di dare il bordone a quei gruppi finanziari che hanno aiutato le elite europeee mondiali a schiacciare economicamente il 'popolino' e la media borghesia, che è destrofila o stalinista per 'natura', ci troveremo sempre tutti addosso, destra, centro e sinistra. E' una scelta della quale mi dolgo ma è stata una nostra scelta. Israele è nata per difenderci dal popolino , dalla destra e dai comunisti, ma anche dai liberali ricchi antisemiti e dai lager e dai pogrom...ma è faticoso fastidioso e per me imbarazzante farlo con la 'benedizione' di Soros, goldmansaks, fischer investiment, rotschild e rockfeller...ho la libertà di abiurare contro alleati che non ho scelto ma si sonio imposti...i gilet gialli non solo solo antisemiti e la polemica contro filkilekraut non mi convince per niente...sa di islam, di arabi che si fingono neonazisti...operazioni di camouflage..viva israele, viva la nostra libertà da ogni costirizone o falsa alleanza e grazie a Fiamma per quello che fa e per la disponibilità...ti seguo e ti amo da anni anche se a volte non sono completamente d'accordo...