I colloqui con l’Iran un ottuso regalo alla follia atomica
venerdì 18 maggio 2012 Il Giornale 5 commenti
Il Giornale, 18 maggio 2012Lei è una bruna piccolina con i begli occhi allungati, la bocca a cuore, la voce soffice, si chiama Saba Farzan. E’ iraniana, una giovane intellettuale che vive in Germania, fondatrice del think tank Transatlantic Perspectives, scrive sul Wall Street Journal, femminista, una figura importante. Lunedì parlava a Roma in una Conferenza con un gruppo di esperti scintillanti (Ottolenghi, Ledeen, Dore Gold, Maurizio Massari), e la sua voce da bambina ha ipnotizzato il pubblico spiegando quieta e disperata quale sarà la conclusione dei colloqui sul nucleare iraniano che stanno per riaprirsi a Baghdad il 23.
Ashton e quant’altri fingeranno speranze che non hanno, i negoziatori iraniani saranno larghi di sorrisi, determinati nella linea di prendere tempo e lasciare la scena con un altro appuntamento. Se conoscete i romanzi dello scrittore americano Paul Auster, spiega Saba, ti conducono per mano fino alla fine, e quando essa cala sul lettore resti là con mille domande. Ma.. e lui, e lei, e il futuro..? Non te ne puoi andare, dimmi ancora Paul, come va a finire? A ogni colloquio con l’Iran che finisce resteremo come stupidi ad arrovellarci, mentre gli iraniani vanno a casa continuare l’arricchimento dell’uranio.
Ma c’è una novella del 2005, The Brooklyn Follies, che invece arriva alla conclusione. Quella storia infatti si conclude con l’11 di settembre, l’attacco alle Twin Towers. Violenza, odio ideologico senza fine, migliaia di vittime della pazzia integralista islamica. Questo, dice Saba con la sua voce da bambina alla platea ammutolita, è la conclusione dei colloqui: dopo un’ulteriore guadagno di tempo, la bomba atomica di Ahmadinejad. Nulla sarà più come prima. E ha aggiunto: se chiedete alla gente normale in Iran se preferisce altri trent’anni di dominazione degli ayatollah oppure che siano bombardati gli impianti nucleari, vi sbagliate di grosso se pensate che la gente preferisca l’inferno del regime. Tenetelo a mente, ha detto Saba.
lunedì 21 maggio 2012 14:01:19
Amo Israele con tutta me stessa e penso che sia necessario considerare ogni opzione per preservare questa fantastica nazione, anche quella militare. A nulla serve discutere con chi ha già deciso di volerti eliminare. Vorrei che i nostri dirigenti si svegliassero e si rendessero conto del pericolo, ma purtroppo in un momento cosi' greve ci ritroviamo con degli incapaci (Obama) e con delle persone chiaramente in malafede (Ashton) a dover gestire la situazione.
Michele Rinaldi , Milano
lunedì 21 maggio 2012 11:08:09
Cara Saba, non so cosa pensa degli ayatollah la gente dell'Iran.Forse hai ragione tu.Ma io ricordo folle di milioni di persone versare festose lacrime di commozione e applausi, nel febbraio 1979, all'indirizzo di un corvo nero, tale ayatollah Khomeini, in trionfale ritorno in patria e al potere, corazzato nelle sue incontrovertibili Verità religiose convertite in Leggi dello Stato, senza farne mistero, né prima, né durante, né poi.Ma i popoli, come gli uomini, hanno diritto a cambiare idea.A volte è troppo tardi.
Francesco Zoppi , Milano/Italia
sabato 19 maggio 2012 10:42:03
Condivido la registrazione di questo interessantissimo incontro dal titolo: Medio Oriente: Arco Sunnita, Arco Sciita, Fattore Turcotenutosi a Milano per il ciclo Cattedra del Mediterraneo 2012 del CIPMO (Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente). Ho diviso l’avvenimento nei singoli interventi al fine di permetterne ai forumer interessati la scelta dalla rivisitazione dell’incontro –questa volta in modo più piacevole che non dalla mia registrazione- dal sito http://www.cipmo.org, ove esso sarà proposto in video fra circa una settimana. Avendo io registrato in diretta, l’intervento di Olivier Roy è in lingua originale –francese-, e quindi spero, per chi avesse difficoltà con tale lingua, che il video riporti la traduzione simultanea.http://www.mediafire.com/?8t77km7x2x7rtSalutiFrancesco
ADRIANO ROMALDI , FALCONARA MARITTIMA (AN) ITALIA
venerdì 18 maggio 2012 19:40:51
Con un Presidente come Obama ed un Ministro degli Esteri come Illary Clinton credo che la partita della risoluzione sia persa in partenza.La colpa non è tanto di Amadyiad quanto della nullità a cui siamo costretti da questi Personaggi.Mi sono chiesto mille volte se gli Alleati non sapessero, come i Polacchi che ne sentivano l'odore acre della carne bruciata, cosa stesse succedendo degli Ebrei.Ebbene la risposta è che lo sapevano tutti salvo stupoirsi alla vista dell'Orrore; non fecero nulla nemmeno bombardare la Linea ferroviaria.Questa è la Verità e non altra; così ora sanno ma fanno finta di non sapere.Che Dio maledica chi sa e non fà o non vuole fare nulla per porre fine a questo terrorismo Nazionale.Con stima Adriano da Cingoli
Franco , pozzo d'adda(mi)
venerdì 18 maggio 2012 17:14:03
I mussulmani sia che siano sunniti o sciiti sono la stessa razza gente con l'animocattivo che se potrebbero distruggerebberol'occidente fra cui israele l'animalismo con cui trattano le donne la dice lunga sulle lorointenzioni l'iran e'l'apice degli stati canagliacome li chiamava Bush uno stato chiuso in una dittatura 100 volte piu'sanguinaria di quella dello scia' Io penso che gli Iraniani sepotessero tornare indietro maledirebbero il giorno in cui mandarono al potere khomeinie la sua banda di delinquenti. saluti Franco