I «bulli» sono i turchi che attaccano Israele
ENGLISH FOLLOWS
Il Giornale, 4 settembre 2011
La Turchia caccia l’ambasciatore di Israele, annuncia che porterà il Paese alla corte dell’Aja e che farà scortare le prossime navi dirette a Gaza contro «il bullo» del Mediterraneo. La Turchia ha dei sostenitori: Hamas e la Jihad Islamica hanno dichiarato che ha fatto benissimo, e che il rapporto Palmer, le 150 pagine stilate della commissione Onu per giudicare le responsabilità nello scontro della Flotilla il 31 maggio del 2010, sono frutto di un complotto sionista.
La Turchia in realtà sta mettendo in scena una parata ideologica in cui la condanna di Israele serve al consolidamento della sua nuova politica di potenza. Con l’odio conclamato per Israele Erdogan consolida il suo volto islamico e il rapporto con l’Iran, con cui ha molti trattati e che ha difeso dalle sanzioni. Erdogan, che dal 2003 governa il Paese, ci tiene a dimostrare che il Paese ha cambiato corso, che è il fiero erede dell’impero ottomano dopo essere stato l’unico Paese islamico laico e amico dell’Occidente. Erdogan dette spettacolo con un furioso attacco a Shimon Peres nel 2009 durante un dibattito a Davos. Odio e disprezzo sono stati poi cantati in tutte le tonalità. Ma il rapporto Palmer che chiede a Israele di esprimere il suo rincrescimento e di offrire ricompense, da spazio anche alle posizioni israeliane, perché riconosce che il blocco navale per Gaza è legale, che non c’è crisi umanitaria a Gaza dove gli aiuti potevano essere recapitati altrimenti. Però accusa Israele di risposta sproporzionata.
La Turchia avrebbe potuto accettare «ricompense e dispiacere» che Israele voleva porgere, invece ha chiesto scuse impossibili. La Turchia ha consentito all’Ihh di partire, a Erdogan non si chiede di esprimere neppure rammarico, e lui risponde alla cortesia mettendo alla gogna Israele. Così fan tutti nel mondo dell’estremismo.
The “bullies” are the Turks that attack Israel
Il Giornale, September 4, 2011
Turkey ousts the ambassador from Israel, it states that it will take the country to the Hague court and that it will escort the next ships bound to Gaza against the “bully” of the Mediterranean. Turkey has some supporters: Hamas and the Islamic jihad have publicly voiced their support and that the Palmer report – the 150 pages drafted by the UN commission to judge the responsibilities in the Flotilla clashes on May 31 2010 - is the result of a Sionist plot. Actually Turkey is staging an ideological charade using the charges against Israel to strengthen its new political approach to power. With the established hatred against Israel, Erdogan is strengthening its Islamic face and the relationship with Iran, with which he has many treaties and which he protected from the sanctions. Erdogan has been at the helm of his country since 2003 and he wants to show that his country has changed its course and which is the proud heir of the Ottoman empire after being the only Islamic nation not to be confessional and allied with the West. Erdogan made waves with his fierce attack against Shimon Peres in 2009 during a debate in Davos. Hatred and contempt have been voiced with any possible pitch. But the Palmer report asking Israel to express its regret and to provide indemnity takes into consideration the Israeli positions, because it recognizes that the naval block for Gaza is legal, that in Gaza there is no humanitarian crisis where aid could have been delivered in another way. But it accuses Israel of a disproportionate response.
Turkey could have accepted “ indemnity and regret” that Israel was willing to provide. Instead it has asked for impossible apologies. Turkey allowed Ihh to leave , Erdogan is not even asked to express his regret, and he responds to this favour, by putting Israel in a pillory. So does everybody else in the world of extremism.
Erdogan sta solo facendo il suo gioco politico. Israele si sta alienando gli unici "quasi amici" che aveva nella regione. Prima facendo passare un anno senza neanche una scusa ufficiale per le vittime della Mavi Marmara e poi uccidendo guardie di confine egiziane senza batter ciglio. Non mi piace Erdogan e personalmente preferirei un governo CHP. Ma se la situazione è quella che è 2/3 della responsabilità è di Tel Aviv; poi è chiaro che Erdogan ci marci. Ma è da stupidi presentarlo come Ahmadinejad... la Turchia è molto più avanti di quanto pensiate.
HaDaR , Israel
Mi pare di ricordare che troppi parlamentari e ministri si sono pronunciati anche di recente per l'ingresso di questo paese - ritornato ad essere la testa di ponte della Jihad contro l'Occidente - nell'U.E.Sarebbe come regalare ai musulmani - che CONTRARIAMENTE A QUANTO SOSTENUTO DA CHIRAC NON SONO PARTE DELLA CULTURA EUROPEA [forse si è dimenticato di Poitiers, Lepanto e Vienna!] - la vittoria totale che non sono mai riusciti ad avere... Sebbene abbiano cacciato i Greci da Costantinopoli diventata Istanbul, gli Armeni dall'Armenia, i Serbi dal Kosovo e dalla Bosnia, e invadano sempre più le nostre città col beneplacito dei soliti utili idioti, che concedono loro centri di reclutamento (moschee) senza pretendere RECIPROCITÀ (nei paesi musulmani non si possono costruire nuove chiese o sinagoghe, e spesso neppure restaurare quelle vecchie)...
Sergio Olper , Tel Aviv
Dubbi sul nuovo saladino? Nessuno. Dubbi sul voto di settembre? Personalmente nessuno. Qualsiesi concessione non bastera mai. Samaria e Giudea sono Israele. E, per sempre restino Israele.
Paolo Borselli , SIGNA
Cara signora Fiamma io mi chiedo come mai gli Stati Uniti non si sono pronunciati.Dovrebbero prendere una posizione ben precisa a difesa di israele.Come sono lontani i tempi in cui i militari spadroneggiavano in Turchia e facevano in modo di tenere la barra a dritta a difesa della laicita' dello stato come aveva voluto il grande Ata-turk.Il sig. erdogan non dovrebbe tenere il ritratto del padre della patria nel suo ufficio.Buona serata e complimenti per come svolge il suo lavoro di giornalista e politico-
Ruben Castelnuovo , Milano
Che dire? Erdogan passa dall'invio dei Canadair alle sbruffate. Peccato che l'esercito turco non sia più lui... forse avrebbe un po' più di buon senso. Mi viene da pensare con pietà a Mustafa Kemal, si starà rivoltando nella tomba!