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Hezbollah offre aiuto al raìs traballante

domenica 5 agosto 2012 Il Giornale 2 commenti
Il Giornale, 5 agosto 2012

Uno dei mantra mediorentali è la necessità di conservare la pace nel Paese dei Cedri, il Libano, e a questo scopo ci serviamo di un oneroso contingente internazionale, l’UNIFIL, cui Giampaolo Di Paola, Ministro della Difesa ha fatto visita or ora. Siete indispensabili per la stabilità del Paese, ha detto ai soldati. Ma la stabilità del Libano è un castello al cui interno sono già penetrati i guerrieri più sovversivi, gli Hezbollah, la milizia sciita filoiraniana, custode degli interessi della Siria di Assad, che a sua volta li ha rimpinzati di armi.

E’ solo di qualche giorno fa un articolo del giornale libanese “al Joumhouria” che racconta che “dopo l’assassinio di quattro alti ufficiali siriani, il segretario generale degli hezbollah Hassan Nasrallah ha contattato il presidente Bashar Assad offrendogli le sue condoglianze.... Più importante, Nasrallah avrebbe “messo a disposizione di Assad tutte le forze degli Hezbollah nel caso che il regime siriano abbia bisogno di urgente assistenza”. Anzi: “Nasrallah ha offerto..due tipi di assistenza: le (sue) forze speciali, anche se per mandarli in battaglia in campo aperto a combattere i rivoluzionari”; e in secondo luogo, “Nasrallah ha invitato Assad nella sua residenza personale (un vero bunker ndr) o a incontrasi nell'ambasciata iraniana a Beirut, se necessario”. Sarà vero?

Hezbollah e forze siriane sono state più volte individuati con gli uomini di Assad contro gli insorti; l’articolo rivela anche prima della morte del ministro della Difesa Daoud Rajha gli Hezbollah avevano un piano militare per intervenire direttamente in supporto del regime dispiegando radar e missili nella valle della Beqaa e mandando 2000 uomni delle unità di elite. Al giornale Ashar al Awsat Kamel Rifai, membro del blocco parlamentare degli Hezbollah, ha detto che “la resistenza non punterà le sue armi contro nessuna entità araba, perchè queste armi devono combattere il nemico sionista”. Programma comunque confermato dai numerosi attentati, compreso quello di Burgas, contro civili israeliani, attribuiti unanimente dai vari servizi segreti occidentali, agli hezbollah. Confermato purtroppo anche dalla scena rivoltante del rifiuto della delegazione libanese alle Olimpiadi di svolgere i propri allenamenti in un’area vicina a quella dove si preparavano gli atleti israeliani. Gli faceva schifo. Un riflesso dello spirito olimpico degli hezbollah. 

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Franco , Italia
 martedì 7 agosto 2012  09:10:08

Per Antonello Busà di Roma:SI Abbiamo notato con disappunto la velocità con cui la TV ha fatto passare le immagini della squadra israeliana. Che pochezza! Almeno se ne fosse avvantaggiata di qualche secondo la squadra italiana ma non è stato così.Franco



Franco , Italia
 martedì 7 agosto 2012  08:54:26

Certo il Libano non ha dimostrato un gran spirito olimpico, del resto non è il solo tra gli stati arabi partecipanti. Si son presentati alle olimpiadi impregnati di politica e prevenzione.Il CIO avrebbe dovuto espellere il Libano se non accettava di allenarsi vicino agli atleti israeliani. Purtroppo è utopico pensare che le olimpiadi 2012 siano ancora nello spirito voluto da De Couberten. Franco



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