Fiamma Nirenstein Blog

Gli ipocriti dell'uso sproporzionato della forza

domenica 4 gennaio 2009 Il Giornale 14 commenti

Il Giornale, 4 gennaio 2009

Nessun paradigma fra quelli usati oggi per dimostrare che Israele deve affrettarsi verso una tregua è più ambiguo e moralmente dubbio di quello della “forza sproporzionata” usata a Gaza. Che la garanzia di pietas, per favore, non si creda proprietà di chi parla di sproporzione, che il senso di responsabilità non venga scambiato per insensibilità.
Sarà bene ricordare, in primo luogo, che Hamas dal 1994 ha fatto col terrorismo suicida, di cui è il maggiore responsabile, più di mille morti israeliani.
 
Israele protegge con sforzo enorme, non minore di quello bellico, la sua popolazione da parecchie decine di missili al giorno: Kassam, Katiusha e Grad. Un comando speciale (Pikud ha Oref), tutti i mezzi di comunicazione, l’esercito, migliaia di volontari si occupano solo dei rifugi, ne spiegano e favoriscono l’uso, li puliscono, li riforniscono per bambini e vecchi e, dove non esistono, insegnano varie tecniche per proteggersi quando suona la sirena. Non ci si riunisce in edifici esposti, le scuole, le sinagoghe vengono chiuse se c’è pericolo. Niente che non sia una struttura militare dichiarata viene usato per lo stoccaggio di armi o come caserme. I missili palestinesi cadono su strutture evacuate alla sirena: infatti molti sono gli edifici distrutti, comprese le scuole, ma pochi caduti. Hamas dice “noi amiamo la morte mentre Israele ama la vita”. Vero. Per questo la protegge. Invece Hamas piazza le strutture militari dentro quelle civili o in mezzo alle città, usa le famiglie come scudi umani: la società di Hamas è jihadista, la vita umana è uno strumento a fine di conquista e distruzione del nemico, e a questo scopo si serve parimenti di militari e civili. Tutti, per Hamas, qualunque sia l’età o il ruolo, sono possibili shahid.

La forza di Hamas è notevole e sostenuta da un più grande esercito jihadista, quello iraniano e siriano, degli Hezbollah. E il suo scopo dichiarato è distruggere Israele.
Dal 2001 ha preso di mira la comunità israeliana con 4000 missili e con migliaia di mortai. Dopo che ha preso il potere da 179 missili nel 2005 è passato a 946 nel 2006. Fino al 2008 ha acquisito missili che possono raggiungere Ashod, Ashkelon e Beer Sheva, e così tiene sotto tiro 800mila cittadini. Il rifiuto di proseguire la tregua ha sottolineato le sue intenzioni.
La presidente della corte internazionale di Giustizia Rosalyn Higgins inoltre nota che la proporzionalità “deve essere in relazione all’obiettivo legittimo di bloccare l’aggressione”. Cioè, è proporzionale se ha effettivamente lo scopo di far cessare l’aggressione e non quello di far del male ai civili. Subito al primo attacco il 28 dicembre, l’Associated Press ha scritto che la maggior parte dei colpiti erano parte delle “Forze di Sicurezza” di Hamas, e che l’attacco sia specifico e’ del tutto evidente: vengono presi di mira depositi d’armi, uffici, basi, reti di comando e controllo e i tunnel per importare le armi.

Infine: nessuno ha mai neppure lontanamente immaginato che di fronte a un nemico che ti aggredisce, devi contare il numero dei suoi proiettili o dei tuoi morti e sparare e uccidere in proporzione: ognuno dei nemici mette in giuoco le sue forze, specialmente dopo aver ripetutamente richiesto al nemico una tregua e averne ricevuto minacce di totale distruzione. Minacce non peregrine, si noti bene. Hamas cerca da tempo un obiettivo spaventoso come una scuola piena di bambini e sarebbe strano che per fermarlo Israele, come scrive il professore Dore Gold sul Jerusalem Post, aspettasse l’orrore per ottenere la legittimità internazionale. Ha aspettato così tanto per rispondere a qualcosa di impensabile, il bombardamento delle sue città, a cui tutti noi, Europei e Americani, non avremmo mai lasciato spazio.  

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roberto modiano , napoli
 mercoledì 7 gennaio 2009  11:25:41

a chi mi parla di genocidio o di uso esagerato della forza o dei bombardamenti, io rispondo così:va bene. Allora facciamo una cosa equa: israele si mette dal proprio lato della frontiera e lancia a caso, 6500 missili su gaza senza guardare o sapere dove andranno a finire.in quel caso credo che invece di 650 morti come ora si parlerebbe di 60.000 morti.... come hamas ha tentato di fare fino ad adesso con i suoi missili sparati a caso verso la popolazione civile.Mandare i propri figli a rischiare di morire fra le case di Gaza è un gesto eroico da parte di chi potrebbe, con soli bombardamenti aerei radere al suolo l'intera città in 24 ore....



Demetrio Serraglia , VENETO
 lunedì 5 gennaio 2009  19:03:24

Stiamo assistendo in queste ultime ore, ormai giorni, alla decisa risposta d’Israele agli attacchi terroristici di Hamas provenienti dalla striscia di Gaza. Non va mai dimenticato quale sia, da sempre, lo scopo degli attacchi terroristici di Hamas: colpire in modo indiscriminato la popolazione civile israeliana.Qualsiasi Governo che ami il proprio Popolo ha il dovere di rispondere colpo su colpo ad ogni sorta di attacco terroristico contro la propria popolazione: nessuna reazione è sproporzionata. Però, stando ai commenti della cosiddetta “comunità internazionale” quanto sta facendo Israele sarebbe sproporzionato; questo commento trova le sue radici nel fatto che forse gli stessi osservatori internazionali usano due pesi e due misure nel trattare gli avvenimenti che avvengono in terra d’Israele. Non possiamo non notare che, da parte dei “benpensanti” ben poche parole furono usate rispetto agli attacchi missilistici di Hamas alle città israeliane.È bene sottolineare che Hamas e i palestinesi sono due cose diverse, e sicuramente i palestinesi come gli israeliani vogliono la pace e vivere in un territorio sicuro: chi va contro ai naturali desideri di queste due popolazioni sono i terroristi di Hamas, i quali traggono la loro forza dalla morte, dal sangue e dalle lacrime delle popolazioni inermi che colpiscono, siano esse israeliane o palestinesi. Obbligo morale per la comunità internazionale è isolare i terroristi, e fare in modo che nasca una pace stabile e duratura in terra d’Israele.Il Veneto Serenissimo Governo in questo grave momento, è al fianco dell’amico Stato d’Israele e ne sostiene pienamente la politica di autodifesa attuata contro gli attacchi terroristici; nel contempo invita il Popolo Palestinese ad insorgere contro le canaglie terroristiche di Hamas e ad isolarle per renderle inoffensive.La lotta contro il terrorismo non può prescindere da un avanzamento della consapevolezza dei Popoli.www.serenissimogoverno.org



alex , como - italia
 lunedì 5 gennaio 2009  14:56:24

ciao, shalom Fiamma!non temere!: i Radicali sono con te e con la democrazia: con Israele. al 200 %!basta col terrore,e con l'ipocrisia: Fiamma ha ragione e le sue sono posizioni di sinistra!continua così e se ricevi minacce chiamami... che coi metodi nonviolenti ci penso io a spiegare ai tuoi detrattori cos'è la democrazia e sopratutto la rottura di palle a dover sentire soltanto apologie di Hamas.un bacio! Alex



Giuseppe Costa , Napoli
 lunedì 5 gennaio 2009  10:55:43

Perfettamente d'accordo. Ipocrisia. Qui si tratta di una guerra a tutti gli effetti. Uno Stato, quello di Israele, che ha iniziato una guerra contro un altro Stato, facendo leva sulla sua forza militare, per risolvere una controversia internazionale. E come in tutte le guerre, ci sono morti, militari e civili, naturalmente più numerosi dalla parte del più debole militarmente. E come in tutte le guerre, c'è la propaganda. E l'Italia non può che essere contraria alle guerre, nonostante tutto. Mi rendo conto che l'On. Nirenstein è di origini ebree, e quindi ha una naturale tendenza a difendere la sua terra, ma qui siamo in Italia, e l'Italia deve sempre essere contro la guerra. Come i padri fondatori della nostra Repubblica ci hanno insegnato, donandoci l'articolo 11 della Costituzione, che lei sta calpestando, con le sue parole.Io da parte mia non posso che essere triste per tutto quello che sta succedendo, e volevo testimoniare la mia profonda tristezza per questa guerra, come per tutte le altre, pensando che mentre scrivo, tante persone saranno morte.



Marco Scataglini , Italia
 lunedì 5 gennaio 2009  10:36:39

Salve, non sono un suo lettore (anche perchè non mi piace il giornale per cui lavora), ma mi è capitato ieri di leggere in un bar il suo articolo, e non mi è piaciuto affatto, al punto che ne ho fatto un post per il mio blog (marcoscataglini.wordpress.com) che pure normalmente parla di fotografia! Sono di sinistra, sono abbastanza sicuro di non essere razzista, non odio gli ebrei (anzi, ho anche frequentato corsi di danze ebraiche) e mi sento amico di Israele almeno quanto mi sento vicino ai Palestinesi. Credo che siano invece le persone come lei, e come quelle che hanno scritto i commenti al suo articolo, a non avere la necessaria lucidità per vedere le cose come stanno. C'è violenza nel vostro stesso modo di ragionare, perchè ritenete che la morte di civili palestinesi siano un prezzo equo e necessario che occorre pagare per la sicurezza di isarele. Ma non ci può essere sicurezza basata sul sangue e sui "danni collaterali". So che chi la pensa come me viene tacciato di essere un'anima bella e che con le parole non si risolve niente (mentre vedo che 60 anni di guerra hanno risolto ogni problema!), ma le chiedo: davvero ritiene che la politica di Israele in questi anni sia stata coerentemente e coraggiosamente a favore della pace? Che niente si può rinfacciare ai governi che si sono succeduti nel suo paese di riferimento? Israele è uno stato democratico ed occidentale, con una stampa libera ed una economia sviluppata: questo secondo lei non gli dovrebbe dare maggiori responsabilità, invece che renderla libera di agire senza patire conseguenze ? I grandi scrittori israeliani (ed ebrei in generale) ed i movimenti pacifisti che inscenano manifestazioni a Gerusalemme sono dunque tutti solo dei "traditori" ? Perchè mai chi sta con Israele si comporta esattamente -ma specularmente- come chi sta con i Palestinesi, e cioè per posizione presa, senza ostentare il minimo dubbio? Io non so chi ha torto o ragione, ma il sangue dei bambini e dei civili, a me pesa. E a lei?



Emanuele Gargiulo , Parigi
 lunedì 5 gennaio 2009  06:53:53

Ne ho sentite di tutti i colori: attacco sproporzionato, rincorsa al massacro, genogidio, e chi ne ha più ne metta.Io mi sforzo di non far diventare la morte di civili discussione politica da destra e sinistra. Chi ipocritamente difende i palestinesi dall' uno e chi difende ipocritamente Israele dall'altro campo.La Realtà è la seguente: I miliziani di Hamas si confondono tra i civili, i loro capi si nascondono in scuole, moschee, nascondono i loro arsenali in edifici pubblici, in asili. tutti a fare la conta dei bambini e civili morti, ma nessuno si domanda, ma perchè che ne sono ogni volta? La risposta che si danno coloro che non hanno voglia di leggere è che gli israeliani vogliono il genocidio dei palestinesi... Nessuno raccontò di un bambino palestinese di 13 anni ritardato di mente che fu imbottito di esplosivo a sua insaputa dagli zii per far saltare un posto di blocco militare, nessuno ha detto che questo bambino fu salvato dai soldati dello z.a.l. , e condotto in israele dove ha ricevuto cure mediche adeguate.avrebbero potuto tranquillamente mettergli una palottola nel cranio, ma non lo hanno fatto...A chi parla di genocidio e cretinate varie, provi soltanto a vergognarsi del fatto che sparano sentenze senza conoscere, e senza sapere



michele , Sondrio
 domenica 4 gennaio 2009  22:47:21

Cara Fiamma,solo dei mentecatti possono pensare che hamas sia una organizazione che ha una qualsivoglia logica che sia comparabile ad una qualsiasi organizzazione politica. Spesso agli pseudo-politicanti italiani ed europei sfugge che lo statuto di hamas prevede esplicitamente la distruzione dello stato di israele e Israele secondo questi pseudopoliticanti dovrebbe agire proporzionalmente e mandare i missili in modo proporzionato??Ho più volte sostenuto che Israele avrebbe dovuto rispondere non dopo 3 anni ma subito dopo il ritiro da Gaza ad ogni minimo accenno di attacco ocn quallsiasi mezzo fosse proveniente dalla striscia purtroppo questo non é stato fatto e gli ultimi mesi che erano stati salutati positivamente sono stati usati da hamas per rimpinguare con l'aiuto di hezbollah e degli iraniani il loro arsenale alla faccia di chi dice che usano missiletti fatti in casa... con il risultato che adesso i missili arrivano a Bersheva..Per quanto mi riguarda devono finire solo quando restano loro solo le cerbottane e le fionde altro che propozione... é l'unico linguaggio che hamas capisce.



gennaro , italia
 domenica 4 gennaio 2009  21:40:45

Altra formula magica in bocca al degrado culturale in cui versa quella parte politica che si ostina a dichiararsi di sinistra: “proporzionalità …”Sarebbe perfettamente proporzionale, allora, che un popolo proceda all’annientamento (se ha la fortuna di averne i mezzi) del suo opponente se questo dichiara per statuto di avere lo stesso obiettivo, ma la sfortuna di non averne i mezzi ? (Il chè implica che se fosse Hamas al posto di Israele - per statuto - non si farebbe scrupoli …). A me parrebbe la scoperta dell’acqua calda, ma - evidentemente - la pseudosinistra ritiene più utile ispirasi a modelli sofisticati tipo “Cappuccetto Rosso ed il Lupo Cattivo …”Ho letto lo statuto di Hamas. Tutti dovrebbero leggerlo, soprattutto quelli della pseudosinistra: aberrante … Solo un esempio: art. 22 - “ … Questi nostri nemici erano dietro la Rivoluzione francese e la Rivoluzione russa, e molte delle rivoluzioni di cui abbiamo sentito parlare, qua e là nel mondo. … ”SOMARI DEL SEI POLITICO DELLA PSEUDOSINISTRA E DELLA FRATELLANZA UNIVERSALE CON L‘OPPRESSIONE RELIGIOSA ANTIDEMOCRATICA: STUDIATE !



Pietro , Frosinone
 domenica 4 gennaio 2009  19:02:38

Per chi avesse problemi, posto qui l'intervento del parlamentare di Hamas YUNIS AL-ASTAL.--------------------------------Uno dei sermoni del parlamentare e chierico di Hamas, Yunis al-Astal lancia un appello chiaro. Un appello ai fedeli, spiegando che «l'islam presto conquisterà Roma, la capitale dei cattolici, la capitale crociata che ha dichiarato guerra all'islam e che ha insediato in Palestina i fratelli delle scimmie e dei maiali (gli ebrei, ndr) per impedire il risveglio dell'islam».Il rappresentante di Hamas, movimento nell'elenco delle organizzazioni terroristiche dell'Unione europea e non solo, prosegue spiegando che Roma diventerà «un avamposto della conquista islamica che si estenderà su tutta l'Europa e poi si volgerà alle due Americhe ed anche all'Europa orientale». «Allah ha scelto voi - dice al popolo palestinese - per sé e per la sua religione affinché serviate da motore che traini questa nazione verso la fase della successione, della sicurezza e del consolidamento del potere, e verso la conquista delle capitali di tutto il mondo per mezzo della predicazione e delle conquiste militari».Al-Astal guarda al futuro e al proseguo del lavoro portato avanti da Hamas: «Credo che i nostri figli e i nostri nipoti erediteranno la nostra jihad (guerra santa, ndr) e i nostri sacrifici e, a Dio piacendo, i comandanti della conquista si leveranno fra loro. Oggi noi instilliamo queste buone nozioni nelle loro anime e, mediante le moschee, i libri coranici e le storie del nostro profeta, dei suoi compagni e dei grandi condottieri, li prepariamo per la missione di salvare l'umanità dal fuoco dell'inferno sul cui orlo oggi si trova».--------------L'intervento si trova sul sito del giornale "Il Tempo"



Pietro , Frosinone
 domenica 4 gennaio 2009  19:00:49

Ancora un'analisi lucida da parte di Fiamma Nirenstein! Fa il paio con le parole molto sensate di André Glucksmann apparse ieri sul CdS...Ma se qualcuno avesse ulteriori dubbi, può leggersi l'intervento del parlamentare di Hamas YUNIS AL-ASTAL: lì si capiscono le vere "ragioni" di Hamas e il suo credo politico. Altro che difesa dei palestinesi!!!



Agostino Morello , Ancona / ITALIA
 domenica 4 gennaio 2009  18:57:46

analisi esatta.Brava



aaaagianfranco Pellegrini , milano
 domenica 4 gennaio 2009  18:31:52

Cara Fiamma bene hai affermato quando dici che ad un'azione offensiva si deve rispondere con la forza.Se una nazione dell'UE venisse fatta oggetto di azioni assassine come quelle di Hamas come dovremmo rispondere? Con dolcezza come ha affermato il card Tettamanzi?Gianfranco



sonia valenzin , Bruxelles
 domenica 4 gennaio 2009  18:08:26

Cara Fiamma, lucida come sempre.Vorrei solo aggiungere che erano forse proporzionati i nove studenti della yeshiva del marzo scorso, o i cittadini che passavano per Jaffa street quando un palestinese "qualsiasi" ha guidato un caterpillar sui passanti.Tutti soffriamo per le donne e i bambini di gaza, ma soffro anche quando non c'è guerra e a scuola insegnano loro l'odio assoluto verso Israele.Continua così, continuerò a seguirti.sonia



Francesco Zoppi , Milano/Italia
 domenica 4 gennaio 2009  17:59:06

L'atteggiamanto ipocrita, "equidistante" di WV e della sua banda, che mai si smentisce per i distinguo, quando si parla d'Israele, nei confronti della manifestazione filo-palestinese (ma in realtà filo-Hamas) di ieri a Milano, mi indigna e mi disgusta. Lei spiega molto bene qui fatti ben noti a chi si vuol tenere informato.Ieri l'altro, persino su Il Riformista c'era una veemente risposta di Polito alle affermazioni di Tarik Ramadam.Possibile che i PDini leggano solo le querimonie e le falsità de L'Unità e di Repubblica?Con enorme stima e partecipazioneFrancesco Zoppi



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