GERUSALEMME IL MUFTÍ CONDANNA IL SINGOLARE SCAMBIO PER BENEFICIENZA T RA KATE MOSS E JEMIMA GOLDSMITH Niente « baci» per i bambini palestinesi Il religioso respinge gli aiuti immorali del jet set, ma esalta il martirio infant ile
sabato 20 maggio 2006 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein
GERUSALEMME
Bisogna raccontarla a Samuel Huntington, il padre della teoria dello scontro
di civiltà , ma per ora facciamoci un sorriso noi sulla vicenda degli 88 mila
euro (60 mila sterline) per i bambini palestinesi e del bacio di passione
fra due bellezze come Kate Moss, la famosa indossatrice di Chanel e di
Burberry licenziata perchè sniffava cocaina, e Jemima Goldsmith, la
bellissima (e come no?) compagna del divo internazionale Hugh Grant, tutte e
due 32 anni. La prima scena (notturna) è il famoso club Annabelle di Londra
(esclusivo, si dice così ?) dove si disputa, alla presenza di molte
celebrità , la vendita all’ asta di un bacio di Kate: il risultato andrà a
beneficio dei bambini palestinesi dei campi profughi tramite la fondazione
« Hoping» .
Ma andiamo per ordine: la nobile gara viene vinta dal miliardario della moda
Philip Green che però , pago del suo contributo alla causa e accompagnato
dalla moglie, per non metterla in imbarazzo cede la palma della vittoria
alla sua più accanita contendente nel gioco, Jemima. La quale, fra la
generale esaltazione bacia Kate per più di un minuto con passione, mentre
l’ Evening Standard scatta fotografie. Il pubblico ride, dice « Ci
aspettavampo un bacio su una guancia...» Hugh Grant, che invece vende a un
altro ospite del party (sempre a beneficio dei bambini palestinesi) una
partita a golf in sua compagnia al prezzo di 12 mila sterline, non si fa nè
in qua nè in là .
Seconda scena, la Spianata delle Moschee di Gerusalemme, assolato teatro di
infiniti scontri, dove siede il mufti palestinese di Gerusalemme Ikrima
Sabri, installato da Yasser Arafat nel 1994 e noto per i suoi sermoni al
vetriolo in cui ha invitato i fedeli a disprezzare gli ebrei e a annichilire
gli americani (« gli ebrei sono le creature più codarde mai create da Dio» o
« Allah, distruggi l’ America, i suoi agenti e i suoi alleati...» ). Sabri,
vista la storia dell’ Annabelle, ha condannato l’ accaduto, anche se i
« liberal» occidentali implicati sono amici del suo popolo: « Giudico con
severità l’ evento di Londra, specialmente il bacio. Chi vuole contribuire a
nobili cause, come quella dei bambini palestinesi, deve anche usare nobili
metodi. È inconcepibile che si usino mezzi immorali per scopi positivi e
umanitari. Se ci sono uomini di affari che vogliono contribuire alla causa
dei bambini palestinesi, non possono farlo richiedendo prestazioni sessuali
a una modella» .
Bene. Lo sceicco ha le sue ragioni religiose e morali per affermare quello
che gli sembra giusto rispetto alla causa dell’ aiuto ai bambini. Non
vorremmo che fossero le stesse ragioni per cui, parlando ancora di bambini,
stavolta dei piccoli « martiri» che cercano il sacrificio dello « shahid»
nell’ Intifada ha detto: « Un bambino martire suggerisce che la nuova
generazione porterà avanti la missione con determinazione. Più giovane è il
martire, maggiore è il mio rispetto. Le madri dei martiri sacrificano
volentieri i loro virgulti per amore della libertà . È una grande prova del
potere della fede: la madre partecipa alla grande premio della Jihad per la
liberazione di Al Aqsa» . Sabri quindi, quando si tratta di aiutare i
bambini, condanna il messaggio (invero sgangherato) del mercimonio di baci
per beneficenza, ma esalta la bellezza del « martirio» infantile. È un
autentico, clamoroso scontro delle culture in un photo finish: l’ Islam
estremo e i costumi degli alleati laico liberal della causa palestinese alla
fine non sono amici come vorrebbero. Anzi.