Fraintendimenti pericolosi
venerdì 3 ottobre 2014 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 03 ottobre 2014Chiamalo fraintendimento, errore di valutazione, ce ne sono un po' troppi in giro quando questo potrebbe costarti la pelle: i servizi segreti della Casa Bianca che non valgono niente e il Presidente rischia la vita; Obama stesso ha detto che le informazioni sull'Isis non erano buone; l'analista Michael Wilner scrive che Israele è fuorviato da informazioni americane sbagliate. Ora un paradosso irrimediabile ci da l'idea di quanto si possa essere confusi sulla strategia contro l'Isis, quanto l'Occidente non sappia capirne la pericolosità, come sia povero di analisi e di lungimiranza: almeno 400 persone sono partite dalla Germania per combattere a fianco dei militanti dello Stato Islamico e di altre organizzazioni jihadiste non solo sull'onda della loro folle passione, ma su quella di un atteggiamento imprudente della polizia.
Mentre il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière dava ieri le preoccupanti cifre e annunciava misure per «impedire che rientrino e lancino attacchi qui», il capo del dipartimento antiterrorismo della polizia bavarese Ludwig Schierghofer ha rivelato che la polizia incoraggiava gli estremisti islamici a lasciare il Paese per andare in Afghanistan e in Siria a combattere la Jihad. «Era per proteggere la nostra popolazione» ha detto. Cioè cercava spensieratamente di levarseli di torno usando una normativa segreta del 2009. È stato solo un anno fa che le autorità tedesche hanno capito che non solo rafforzavano le fila dei tagliatori di teste ormai organizzate in esercito, ma li invitavano poi a tornare ben addestrati, pronti ad attaccare i cittadini tedeschi. Chissà che questo sbocco di sincerità non debba essere seguito da altre rivelazioni del genere, dato che sono molto numerosi i terroristi europei, in particolare da Belgio (400), Francia, Inghilterra, Danimarca, Olanda e anche da casa nostra. Gli stranieri sembra siano ormai 12mila. La sensazione è che, anche senza incentivi alla tedesca, ci sia comunque stata ignoranza. Adesso l'Olanda ha fatto una legge per ritirare il passaporto a chi si è arruolato nella jihad, idem l'Inghilterra.
La confusione più grande tuttavia è sul campo: Obama teneva molto all'ingresso nella coalizione della Turchia, che all'inizio rispose di no. Adesso invece il parlamento, secondo i desideri di Erdogan, sta votando una partecipazione tanto attiva che la Turchia alla fine sarà l'unico Paese ad avere i famosi «stivali sul terreno» mentre tutti gli altri si tratterranno garbatamente nel regno dei cieli. La Turchia non lo fa solo in odio al terrorismo sunnita (dopotutto Erdogan è un grande militante della Fratellanza Musulmana) ma per il suo interesse nazionale. Infatti Ankara mira a un nuovo ordine regionale, è molto disturbata dal caos sul confine per lo scontro fra Isis e i suoi antichi nemici curdi.
Il pericolo non viene dall'Isis, ma è la confusione sul confine, il nemico giurato Assad da battere, e i curdi: la Turchia mette nel piatto tutto questo, con la scusa del pericolo che corre il santuario di Suleiman Shah, nonno del fondatore dell'Impero Ottomano nella città di Kobane vicino ad Aleppo, teatro di un violento scontro fra Isis e Curdi. L'esercito turco è forte, come l'interesse di Erdogan in Siria.
venerdì 21 novembre 2014 01:39:13
Cara Fiamma, il criterio del digiuno per la purificazione del corpo e dell'anima è comune a più popoli: si tratta poi di vedere se viene vissuto come un semplice rituale (un po' “meccanico”, un fastidio inevitabile per tradizione) o come una profonda adesione allo Spirito Divino, un atto di amore da parte nostra.------ Che presuppone pace ed amore anche per il prossimo come per noi stessi.----- Perciò è stata particolarmente odiosa la “guerra del Kippur”, scatenata dagli islamici per approfittare della festività di Israele.------- TERRORISMO: può essere una azione violenta per ottenere cose illecite e quindi delinquenziali, o per salvaguardare la propria sopravvivenza contro poteri militarmente più forti.----- Sono nettamente connotate nel primo caso le formazioni terroristiche islamiche.------ Nel secondo caso si ricordano le azioni di Haganah ed Irgun (e, ad esempio, i fatti dell'Hotel King David), quando la nascita dello Stato di Israele è stata pericolosamente contrastata e posta in forse.------- L'anti-ebraismo non è cosa nuova, ed ha attraversato i secoli.----- Come detto più volte, fatta eccezione per la maggior parte dei Paesi islamici, volti all'inimicizia ideologico-religiosa, è quantomeno stupido non capire che l'esistenza di Israele ci riguarda TUTTI, perché i valori di civiltà sono gli stessi, e ci chiedono perciò mutuo soccorso.
ugo mariani , italia
venerdì 3 ottobre 2014 16:56:28
Io credo invece che sia sbagliato non lasciarli partire. E se sì con quali motivazioni. E' molto più salutare non lasciarli rientrare. Dove sbaglio. Cordiali saluti. Ugo Mariani
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
venerdì 3 ottobre 2014 12:56:09
Cara Fiamma, con le ultime notizie sulla Turchia la “puzza di inciucio” sta diventando irrespirabile.----- Non si mettono in campo SOLO 10.000 uomini per affrontare le forze ISIS almeno tre volte superiori, e, infatti, come scrive Micalessin, staranno ai confini, e non si parla di bombardamenti da parte dell'aviazione turca.------ Sembra maggiore la solita preoccupazione per quello che faranno i curdi, da sempre spina nel fianco dei turchi.----- ISIS, invece, non ha mai creato problemi alla Turchia, ed è vista come islamica e più vicina al suo nuovo corso “religioso”.----- Quindi sarebbe sorprendente che, stando così le cose, i turchi si dedicassero allo sterminio dei terroristi ----- In ogni caso, salvo imprevisti, non si orienteranno come avrebbe voluto Obama.------ Che non ne indovina una......------ Intanto, come scrivi, gli europei, tedeschi in testa, mostrano di avere capito poco del rischio ISIS: qualcuno, almeno, cerca di non lasciare rientrare “a casa” i terroristi.------- Bene togliere il passaporto, meglio revocare la cittadinanza , anche in assenza di proive dei crimini commessi, e promulgare Leggi che prescrivano l'espulsione anche solo nel caso di provata adesione ad ISIS (e simili organizzazioni) ------- E' evidentemente una follia tenersi “in casa” elementi addestrati al terrorismo, e non aspettarsi che possono compiere attentati “eterodiretti”.----- Se poi, come scrive Benjamin, forze armate come quelle tedesche mostrano vistosi segni di disorganizzazione e carenze tecniche dei mezzi, soprattutto aerei, sarà ancora più difficile affrontare terroristi bene armati ed organizzati, e resi compatti da una ideologia fanatica.