Fiamma Nirenstein Blog

FINE DI UN OSTRACISMO INIZIATO NEL ‘ 38 WAGNER L’ ISRAELIANO

lunedì 15 maggio 2000 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein QUANDO la Storia ha una grande forza dentro di sé , alla fine non ammette menzogne, né tantomeno permette vendette improprie. SI tutti sanno che Wagner è un musicista meraviglioso, che ogni orchestra che si rispetti lo deve avere in repertorio. Molti mettono da parte, quando le sue note riempiono il teatro, i suoi scritti pieni d'odio contro gli ebrei, la sua influenza sulle teorie antisemite del Reich, la familiarità di Hitler con i membri della sua famiglia. E così , pianamente, dopo un bando che dura in Israele da quando Toscanini rinunciò a mettere in programma parti del Lohengrin in una epica performance di solidarietà con gli ebrei a Tel Aviv nel 1938, finalmente l'Orchestra Sinfonica di Rishon Letzion ha messo in programma per la prossima stagione L'idillio di Sigfrido, diretto da Ehud Gross. Gli abbonati non saranno costretti a comprarne il biglietto all'interno del programma cui hanno diritto: Wagner sarà incluso in una nuova serie che verrà suonata il venerdì pomeriggio solo per chi vuole. I musicisti hanno già dichiarato la loro disponibilità , e dopo tanto ostracismo è una vera svolta. Toscanini, dunque, sostituì Wagner con l'ouverture dell'Oberon di Weber per rispetto dei sentimenti degli ebrei in sala: da allora che la musica del maestro tedesco è stata ascoltata solo nelle case private. Dopo l'Olocausto l'autorità radiofonica israeliana e l'Orchestra Filarmonica di Tel Aviv hanno ignorato i compositori e i musicisti che ebbero un rapporto ideologico o pratico col Reich: Wilhem Furtwä ngler, Herbert Von Karajan, Elisabeth Schwarzkopf, Walter Gieseking, Wilhelm Kempf sono solo alcuni dei nomi tabù . Zubin Metha ha reintrodotto Richard Strauss (che fu presidente della Musica da Camera del Reich al tempo di Hitler) solo da un paio d'anni nel repertorio ufficiale dell'Orchestra, e ci ha provato invano, varie volte, con Wagner. Poi, lentamente, i programmi didattici hanno cominciato a trasmettere brani wagneriani camuffati da lezioni di storia della musica; la tv didattica ha trasmesso un'opera intera; ci sono stati alcuni dibattiti in cui aveva diritto di cittadinanza anche l'idea che se i nazisti avevano usato la musica di Wagner, questo non significava che Israele dovesse destituirne la musica di ogni dignità . Contemporaneamente all'annuncio del concerto di Rishon è apparso un libro intitolato L'anello (Ring) dei miti: gli israeliani, Wagner e i nazisti. Nel 2001 sarà finalmente l'Orchestra Filarmonica di Tel Aviv a programmare un'opera nel suo riverito programma per abbonati. Il tempo passa: quest'anno in tutto il mondo sono aumentati i visitatori dei vari Musei dell'Olocausto. Lo storico David Irving ha perso la sua stupida e dannosa battaglia negazionista, e adesso è intento a trovare i quattrini per le spese del processo. Il buonsenso avanza e con esso la comprensione del fatto che nessuno potrà mai restituire i sei milioni di morti né spiegare tanta aberrazione. Wagner torna così a essere anche un grande musicista invece di un mito negativo, e i negazionisti tornano a essere inutili politicanti.

 Lascia il tuo commento

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.