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Errore politico inseguire i No Vax

venerdì 6 agosto 2021 Il Giornale 1 commento
Il Giornale, 06 agosto 2021

Scrivo col braccio sinistro dolente dopo la terzavaccinazione. Sono contenta: non solo so di essere più sicura, rispetto all'aggressività delle ultime varianti, ma anche perché c'è la fila degli"OverSixty" per andarsi a vaccinare. É questa la libertà: quella diascoltare, scegliere, fare quello che è giusto per sé e per la società interasecondo il buon senso, e ciò che ti viene indicato col criterio del benecomune  dal governo eletto. E chi nondistingue la regola definita per il bene comune da una malvagia, striscianteacquisizione di potere, peggio per lui. É nella Bibbia, Esodo, capitolo 32,versi 15 e 16: “Quando Mosè sale sul Monte, è ancora uno schiavo”.

Diventa un uomo libero quando scende con delle regolescritte: quella è la libertà. Ha la libertà in mano, nella regola. Ha il suogreen pass, che ancora è un segno nella pietra, ci vorranno molti anni e moltopensiero, centinaia di migliaia di pagine di esegesi per capire bene comefunzionano quelle leggi: ma sono loro, le leggi, le regole, e poi oggi leCostituzioni, che formeranno l'uomo libero, sempre più libero. Sì, fino aquello che crede che libertà sia contestare il minimale diritto alla protezionesociale della salute che è la base stessa di un armonico vivere sociale, e cheserve per stare in piedi, o anche per non morire. Mi dispiace davvero cheAgamben pensi che nelle norme con cui si cerca di limitare il contagio delCovid ci sia qualcosa che viola "il semplice amabile fatto di vivere l'unoaccanto all'altro". Amabile? L'uno accanto all'altro? Non ha conosciutol'isolamento, l'immobilità nel silenzio? Dopo un anno e mezzo vissuto su questaterra pandemica, in cui l'uno accanto all'altro abbiamo temuto che il vicino,anche il più caro, potesse trascinarci col suo respiro nella valle dellamalattia e persino della morte, la cosa più logica è cercare i sentieri delritorno alla salute, a meno che non ci si creda più affatto. No, non deveessere obbligatorio vaccinarsi per questo, ma non deve essere neppureobbligatorio nemmeno costringere qualcuno che ha fatto i maggiori sacrifici perproteggere se stesso e i suoi cari, che magari, come è capitato a me, ha vistoqualcuno soccombere in famiglia, all'insicurezza di condividere lo spazio conqualcuno che non vuole dirti se è vaccinato oppure no. Perché alla fine sai checi sono molte probabilità che questo significhi che non lo è.

A tutte le latitudini un eccitato movimento"intersezionale" che ammonticchia tutti i diritti umani e tutti glioppressi contro tutti gli oppressori, ci propone l'idea di libertà, quelladelle donne, dei neri, dei gay, delle minoranze etniche, e adesso dei No-Vax edei no green pass, come se in definitiva debba essere praticata tenendo comeobiettivo una visione palingenetica, in cui si butta giù tutto pur di affermarele proprie buone ragioni e si sospetta una rete di potere oppressivo che hafatto la storia, la geografia, gli stati, le leggi... La verità è che perquanto buone esse possano essere, le cause di ciascuno vanno sempre bilanciatecon la possibile distruttività che contengono.

E qui per quel goccio di libertà in più che può fornire nondover mostrare un' app verde sul telefonino, si gioca sulla vita umana. É lalibertà di passare col semaforo rosso. Inoltre, che l'opinione pubblica sulla salute alla fine è saggia: i leader chespingono verso la salute saranno alla fine i più ammirati. Per esempio daun'indagine della tv israeliana. Netanyahu che ha gestito con polso sicuro laguerra al Covid, senza evitare chiusure e multe, e ha ossessionato dittefarmaceutiche e popolazione. Oggi lo segue anche questo governo, e anche quelloitaliano, e quello inglese, e quello francese, e quello americano... Lalegge  e l'obbedienza, specie dovec'entra la salute, danno la libertà.

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roberto salerno , firenze
 venerdì 6 agosto 2021  13:17:01

Perfetta riflessione monito che metto in condivisione, saluti, auguriCome sempre Israele dà un segnale al mondo intero



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