Fiamma Nirenstein Blog

« E’ la nuova Intifada per Gerusalemme» Barghuty, la guida della rivol ta: non prendo ordini da Arafat

venerdì 6 ottobre 2000 La Stampa 0 commenti
GERUSALEMME SCURO di pelle e di occhi, piccolo e compatto, quarantenne, con una camicia fantasia bianca e blu da guerrigliero Marwan Barghuty è l'uomo dei grandi scontri di questi giorni. E' lui il capo della folla; dove finisce la possibilità di Arafat di dire ai palestinesi « tornate a casa» , qui comincia la potenza di Barghuty, l'uomo che è nello stesso tempo il capo della base infuriata, e il capo dell'organizzazione di Fatah, la roccaforte di Arafat. Come dire che egli siede nel cuore del potere sociale e di quello politico, laddove Arafat rischia ad ogni momento di perdere il comando delle folle. Di più : Barghuty, secondo le valutazioni di un'alta fonte dei servizi segreti israeliani, è forse l'uomo destinato, un giorno a succedere ad Yasser Arafat e comunque colui che dai giorni di Camp David ha raccolto su di sé e trasformato in energia come una pila elettrica tutta la frustrazione e la rabbia e l'ha trasformata in un'ulteriore fase della lotta contro Israele, quella per Gerusalemme. Barghuty è l'organizzatore dei Tanzim, che letteralmente vuole solo dire « organizzazioni» , ma che è la forza di base del Fatah che vediamo in questi giorni dimostrare fino ai check point, e in parte apparire con i kalaschnikov e sparare. E' colui che arma, ma anche colui che può far tacere i fucili e i mitra, cosa che Arafat non può più fare con certezza di risultati. Non è dentro Hamas, ma nella corrente di centro del potere palestinese. Eppure, ne scalza i principi dal di dentro con le armi e con una vena populista che mentre utilizza la grande ombra di Arafat, la mina alle fondamenta. La sua sede a Ramallah è modesta fino alla miseria; difficile riuscire a bloccarlo mentre risponde a mille telefonate, da ordini, comincia a essere assediato dalla stampa internazionale. Riusciamo a parlarci restando a sua disposizione per vari colloqui un'intera giornata mentre gli scontri sono in corso e partecipa al funerale di una vittima che è anche suo parente. Lei , signor Barghuty, è la guida della grande rivolta.. « Io non guido nessuno. Il popolo guida me. E non è una rivolta, è un'Intifada, una nuova fase della nostra guerra di indipendenza per uno stato con capitale Gerusalemme» . Arafat ha ordinato un cessate il fuoco. Intende rispettare la tregua? « Per parlare di tregua bisogna essere in due. Qui abbiamo da una parte una popolazione che manifesta pacificamente, mentre gli israeliano sparano, uccidono, si comportano come nazisti» . Come nazisti? « Si, gli israeliani sparano con gusto..» L’ esercito israeliano sostiene di limitarsi alla difesa. Le folle pacifiche di cui lei parla sono armate di fucili come anche la polizia palestinese, non pensa che l'esercito può smettere di sparare se smettete di organizzare manifestazioni violente? Perché , ad esempio, mentre si ricomincia a parlare, organizzare una manifestazione nel nome dell'ira, come quella di domani?(oggi per il giornale, ndr) « Io conto su una grande manifestazione pacifica. Le armi che le nostre folle impugnano sono poche, certamente ce ne sono meno fra tutti i palestinesi di quanti ne abbia l'esercito israeliano in una sola postazione» . La caratteristica dei Tanzim , i suoi uomini, di cui ormai tutto il mondo parla, è proprio quella di essere armata..E ormai spara anche la polizia. « Noi rivendichiamo che Fatah sia stato il primo movimento di base armato che ha lottato per la sua terra. Ma oggi è diverso: dall'accordo di Oslo non c'è più stata un'azione violenta contro Israele» . Non mi sembra realistico quello che dice. « Noi comunque cerchiamo di fermare l'uso delle armi: ma non è affatto facile farsi ascoltare da giovani che assistono ogni giorno a decine di funerali. Anche di bambini» . Non si dovrebbe dunque tornare al tavolo delle trattative? Dopotutto Barak è un primo ministro che ha offerto molto ad Arafat a Camp David.. « Non è vero, Non ha offerto abbastanza, non ha capito che per noi Gerusalemme è indispensabile. .Barak porta anche la terribile responsabilità di aver permesso a Sharon di salire sulle Moschee. Ma adesso sa che nessun palestinese accetterà un accordo di cui non faccia parte Gerusalemme come nostra capitale, secondo i confini del '67» . Quand'è diventato un leader del Fatah? « Nella vita misera senza acqua, senza luce, senza giochi, che ho fatto da bambino; nelle carceri israeliane dove sono stato per 6 anni; quando Barak mi ha confinato in Giordania..Ho fondato l'organizzazione della gioventù del Fatah, a Tunisi ne sono stato coordinatore con Abu Jihad, nell'89 ero a vent'anni, il più giovane eletto nel consiglio rivoluzionario» . Lei ama Arafat? « Moltissimo: è un leader pieno di umanità e di eroismo» . L'ha sentito al telefono mentre era a Parigi? « L'ho sentito prima che partisse e gli ho detto che non avrebbe dovuto andare a incontrare Barak. Anche adesso, ha ordinato alla polizia che oggi impedisca alla gente di arrivare ai chek point. Ma io non lo trovo giusto» . Prende ordini da lui? « No. Non prendo ordini da nessuno. In politica si discute e ci si confronta» . GLI OLTRANZISTII LEADER CHE PREDICANO L’ INSURREZIONE

 Lascia il tuo commento

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.