Dubbi sulle capacità belliche dell'Iran?
domenica 28 ottobre 2007 Generico 14 commenti
Questa è una versione del mio pezzo di ieri sul Giornale che fornisce tutte le ragioni, anche tecniche, per essere sicuri che l’Iran ha i mezzi necessari per una guerra balistica non convenzionale, e così i suoi alleati.
Martin Van Creveld è un rispettato stratega israeliano, e ci guardiamo bene, dopo aver letto il suo pezzo sul Corrire della Sera di ieri, dal disprezzarne le tesi. Solo ci sembrano improprie e atte ad armare la faretra dei pacifisti. Lo scontro è cominciato: anche La Repubblica il 21 pubblicava un pregevole commento di Renzo Guolo allo stesso scopo, ma con un punto di vista completamente opposto (una guerra con l’Iran sarebbe disastrosa), ma tendende alla stessa conclusione: lasciate stare Ahmadinejad . Guolo diceva: perché altrimenti davvero scoppierebbe quella guerra mondiale che si paventa. E invece Van Creveld: l’Iran non è pericoloso per nessuno, non c’è bisogno di attaccarlo. Ma chi ha mai ipotizzato di far guerra all’Iran? Ciò che si prende in considerazione ormai da parte di molte democrazie oltre agli USA (Francia, Inghilterra..) è cercare di danneggiare le strutture atomiche in costruzione. Questo è un primo importante appunto allo scritto di Van Creveld e al senso comune per come si sta diffondendo oggi: non conosco nessuno che sostenga che l’Iran minaccia il mondo con una guerra convenzionale. Sono la prospettiva dell’atomica e la promozione del terrorismo che ne fanno un nemico da neutralizzare Per cui, sostenere che l’Iran è poveramente armato, con tutto il rispetto per il professor Van Creveld, non inferisce affatto sul problema principale: quello della minaccia di Ahmadinejad più la sua bomba atomica. Il fatto che El Baradei, capo dell’Agenzia Atomica Internazionale dell’ONU, dica che mancano da tre a otto anni, è smentito da lui stesso: per esempio nel dicembre 2005 disse che mancavano pochi mesi. L’urgenza oggi è comunque più evidente: quello che forse ha cambiato la percezione delle cose sono stati i frenetici viaggi per il mondo di Ehud Barak, Ministro della Difesa israeliana e di Ehud Olmert, Primo Ministro. Certo sono partiti con carte e foto alla mano, proprio come hanno fatto prima di bombardare la centrale atomica siriana, e hanno convinto i loro interlocutori a concentrasi sul rischio. Non sarebbero usciti tanto allo scoperto gli americani, i francesi, gli inglesi, sanzionando Ahmadinejad e l’esercito dei pasdaran e minacciando l’attacco senza informazioni precise. Se George Bush dichiara che all’Iran non sarà mai permesso di arrivare alla bomba, se Robert Gates, un tempo contro ogni intervento, ora afferma che “Washington non potrebbe fidarsi se l’Iran maneggiasse una responsabilità nucleare”, se Sarkosy e Brown sono d’accordo, vuol dire che il pericolo è imminente.
L’Iran non ci sembra per nulla ingenuo e male armato come sembra pensare Van Creveld neppure sotto il profilo dei missili. E’ vero che l’Iran ha anche armi molto vecchie, e che esse non sono particolarmente minacciose, ma come dice il professor Uzi Rubin, il maggiore esperto di missili iraniani “L’Iran persegue uno dei più intensi sforzi missilistici del mondo e ne fa partecipe un blocco di “clientes” che comprende la Siria, gli Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza.” L’Iran può usare migliaia di missili (modernizzati, modificati, clonati dalla Russia e dal Nord Corea) e di uomini in una guerra non convenzionale con nuove potenti armi. Questo è ciò che Guolo vede bene, senza tuttavia ammettere che lo schieramento individuato non si limiterà a reagire: è stato costruito per la guerra di conquista, e se non verrà fermato, agirà. Mi stupisce un pò che Van Creveld, bravo stratega israeliano, non si dica preoccupato che il suo Paese sia alla mercè di missili in ogni angolo. L’Iran “custodisce” qualche missile Shahab-3 (1300 chilometri) e ne ha anche di tipo 1 (300 chilometri) e 2 (600 chilometri); l’Iran ha promosso la corsa alle armi, ha prodotto un bomba intelligente da 900 chili, chiamata Ghadr, ha messo in opera i jet Azarakhsh e Saeqeh. Ha sparato un missile “ultra horizon”, e due potenti torpedo e Fajr-e Darja capaci di evitare i radars colpendo più bersagli. C’è anche un missile nuovo di nome Ghadr, con una gittata di oltre 1300 chilometri. Il reattore nucleare siriano, l’upgrading di 270 Scud B e C della Siria, la nuova produzione per Assad e Nasrallah di missili pesanti Zalzal, sarebbero impensabili senza il patto militare Siria-Iran del 15 giugno 2006. Gli Hezbollah fra non molto forse utilizzeranno gli accurati Fatah 110.
Quando l’Iran parla di lanciare 11mila missili al minuto, non millanta: la nuova dottrina militare punta ora su invenzioni balistiche e lo Shahab 3 ora può portare testate chimiche o biologiche, o atomiche, come suggerisce Shimon Peres. Dal reattore distrutto in Siria, si è visto che la collaborazione strategica fra Iran, Nord Corea e Siria è viva e vegeta. Distruggere le centrali procurerebbe reazioni spaventose? Oggi si può pensare che come ha fatto la Siria, anche l’Iran potrebbe non rispondere. Se agirà, la risposta non ci è nota. Van Creveld sembra non credere che in genere vorrà mai scatenare l’ira di Israele; ma non si sa.
Di fronte alla speranza di procurare l’Armageddon invitando così il Mahdi, il messia sciita, forse la sicurezza del popolo iraniano conta ben poco. Ma possiamo badare solo a ciò che facciamo noi. La pospettiva di Ahmadinejad è forte e realistica. Avreste mai detto che Bin Laden, quando dichiarava guerra ai crociati e agli ebrei nel 1998 avrebbe veramente attaccato New York? Oggi, è peggio.
mercoledì 16 dicembre 2009 10:38:30
salve ragazzi,i vostri interventi risultano superficiali...per tanti motivi,lasciando stare le armi,che ci sarebbero o non ci sarebbero,questo non lo potremmo mai sapere fino in fondo,per effetto sorpresa militare,tante potrebbero essere le armi nascoste...iran possiede armi umane,pasdaran,basiji,hezbollah,sciri iracheno,ecco perchè gli americani non vogliono impantanarsi ancora in guerre lunghissime...vedremo!!!a presto...
Alessandro , Regensburg, Germania
martedì 6 novembre 2007 21:04:06
Il terrorismo non deve essere un problema. Ribellarsi ad un ricattatore è e sarà sempre meno oneroso che pagargli il riscatto.L'obbiettivo dei terroristi, fuori da Israele non è alzare punteggi da flippers con gli attentati, ma imporre la loro volontà.Lo fanno facendo temere un pericolo per la propria incolumità se non gli si obbedisce, ma da un altro lato sanno che l'uomo un po' spaventato cerca la fuga, l'uomo molto spaventato cerca il combattimento, per liberarsi del pericolo.E' per questo che quando inventano i pretesti sembrano offrire una via di fuga a chi viene minacciato.Questo modo di fare dimostra che se la gente li boicottasse, non avrebbero altre risorse.Riferendo questo discorso all' Iran, se si prende sul serio la minaccia terroristica e si compiace il lavavetri per timore di attentati, si diventerà i suoi schiavetti, e non gli occorrerà neanche una fionda a "Y" per assogettare l'intera Europa
Marco , terni
martedì 6 novembre 2007 17:36:29
Credo che l'iran sia pericoloso già oggi, se un domani arriverà ad avere la bomba nucleare diverrà un vero e proprio incubo.Per evitare ciò c'è la necessità di una guerra preventiva; magari circoscritta alle sole istallazioni nucleari, ma con la prospettiva di ampliarsi se gli iraniani decidessero irresponsabilmente di rispondere.Io sono convinto che in una guerra convenzionale l'iran verrebbe spazzato via come già accaduto per l'esercito irakeno.Del resto noi occidentali non dobbiamo mica invadere l'iran, è sufficiente metterlo in ginocchio militarmente ed economicamente cosi da guadagnare almeno altri 15 anni di pace.L'iran diverrebbe pericoloso solo con l'atomica, quindi è evidente che va impedito ad ogni costo il prima possibile.
luca , bologna
martedì 6 novembre 2007 10:59:10
sottoscrivo in pieno le parole di Ernesto... ma la domanda inesorabile è: tu (voi, lei) che dite?
Ernesto , torino
lunedì 5 novembre 2007 16:08:31
qualsiasi discorso sulle capacità convenzionali dell'Iran non ha alcun senso: è assolutamente ovvio che l'Iran è inferiore ai suoi nemici (Israele e USA) e che in un conflitto di tipo convenzionale globale verrebbe messo in ginocchio dopo qualche settimana di operazioni (ma a quale prezzo per l'economia mondiale?).ma il problema dell'Iran non sono mai stati gli armamenti convenzionali, ma la sua "capacità di proiezione di potenza terroristica" che gli consente allo stesso tempo di agire in Libano, a Gaza e in Iraq, sempre attraverso gli agenti della Forza Quds. questa capacità diventerebbe letale in caso l'Iran disponesse di armi nucleari, non tanto perché le userebbe concretamente (sarebbe polverizzato dalle risposte israeliana e americana), ma perché gli assicurerebbe la completa impunità in ogni tipo di attività terroristica e gli permetterebbe di minacciare a proprio piacere gli stati del golfo.
Alessandro , Regensburg, Germania.
domenica 4 novembre 2007 18:50:41
Quando un bambino torna a scuola e racconta che i compagni lo tormentano, gli si dice "ignorali e vedrai che la smetteranno".Suona bene, ma non funziona.Il regime iraniano cerca disperatamente l'attenzione del mondo libero, con minacce che non è bene tollerare. Spiace dirlo perchè poi si passa per cattivi, ma penso che, come in iraq e in afghanistan, solo quando si prendono una bella pestata cominciano a realizzare che NEANCHE noi amiamo prendere ordini.Poi tutti i riferimenti alle loro smargiassate precedenti il conflitto vengono nascoste da giornalisti vigliacchi sotto il tappeto, ma il risultato è comunque buono. I casi sono due, o siamo buoni e allora non è giusto romperci le uova, o siamo cattivi e allora non è saggio romperci le uova. In entrambi i casi è evidente che l'atteggiamento burbanzoso della sovranità iraniana è fuori luogo, in quanto le sfere militari da che mondo è mondo se ne impippano riccamente dell' opinione dei calabrache.
Vincenzo , Firenze
mercoledì 31 ottobre 2007 15:59:53
Nella prefazione del mio romanzo, "Loto e arcobaleni", cito una frase di Lev Trockji che è adatta all'occasione. La frase ha poi ispirato il titolo di un noto e bellissimo film vincitore di 3 premi Oscar. "La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore". Questo deve essere il processo di pace che deve nascere dai giovani. Loro non sono un male della società, un'abiezione, come qualcuno li giudica, ma un bene profondo ed assoluto. Da loro può e deve partire una rivoluzione differente, una rivoluzione che usi il dialogo e la cultura e l'educazione. Non possiamo non affidarci a loro. Pensare di fare gli adulti in un mondo di adulti sarebbe molto triste, e questi eccessi superomistici di Ahmadinejad - come tanti altri nel mondo - ne sono il segnale. I giovani devono e possono assumersi la responsabilità di guidare questo pianeta fuori dalla coltre di nebbia e fumo di troppe bombe e troppe violenze, e fuori dall'oceano di troppe lacrime versate in nome di una giustizia "divina" ben al di là da venire, e soprattutto lontana anni luce dal concetto di pace.Per quanto mi riguarda, come scrittore e come uomo, la mia voce si è alzata contro questo tipo di ignominia. Concludo usando una frase che amo, del dottor Martin Luther King jr, che dice: "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
jochanan , italia
martedì 30 ottobre 2007 20:31:37
l'iran ha resistito all' attacco di saddam (prima che aggredisse il Kuweit) negli anni '80 sullo shott el arab. A prezzo di perdite ingentissime. Non sono gli ultimi venuti. Hanno ingegneri e tecnici. E, ricordo personale, gli unici islamici che riuscivano a laurearsi in Italia (ma molto tempo è passato) erano proprio gli iraniani. Hanno gli shahab e li hanno perfezionati. Cosa impedisce loro di costruire invece ce 3000 20000 ultracentrifughe? Cosa impedisce loro di creare altre fabbriche sotterranee ben nascoste dalle ispezioni di El Baradej?a metà anno a loro stessa ammissione avevano già 3000 centrifughe funzionanti in serie. Avere la capacità di costruire l'atomica è solo questione di tempo, e non credo decenni. Una atomica rudimentale la puoi nascondere facilmente. e se Israele si azzarda ad attaccare... A medio termine non la vedo bene. Chi impedirebbe di far arrivare anche una sola bomba in siria, caricarla su un qualunque piccolo missile e farla esplodere sulla Galilea?
Matteo G , Italia
martedì 30 ottobre 2007 14:53:32
L'ultima volta che "qualcuno" aveva detto di essere certo che l'Iraq aveva armi di distruzione di massa, si è visto com'è finita.Senza entrare in un discorso di tipo politico, che poco mi interessa: finchè si scriveranno e leggeranno testi in cui ci si reputa dispensatori di fatti da cui dedurre Verità, ci sarà poco da invocare rispetto da parte degli altri chiunque siano.
Alberto Levy , Israele
lunedì 29 ottobre 2007 18:55:00
scrive : Politicrack da Roma :Sono convinto che se Iran, Iraq, Siria, avessero impegnato le loro ingentissime risorse economiche in favore delle loro popolazioni anziche' nello shopping di missili e tecnologia di distruzione, oggi vivremmo meglio tutti quanti. Loro per primi.fine citazione_________________Prima di tutto : complimenti per l' arguzia. Non lo dico con ironia, ma perche' Polititrack ha detto una cosa vera. Ma non ha aggiunto il motivo. Anche il nazismo creava un nemico esterno al regime per non affrontare i veri problemi della Germania del 1933. Allo stesso modo le dittature islamiche convogliano tutte le frustrazioni delle loro popolazioni verso il capro espiatorio della storia, gli ebrei, che oggi abitano in maggioranza in Israele. Se non facessero cosi' chissa' , potrebbero nascere le democrazie islamiche, ma giammai ! Avanti con le dittature, avanti con l' odio contro gli ebrei ! La cosa macabra e' che in Europa avrebbero dovuto imparare qualcosa dalla storia, ed invece no, eccolo li' il solito odio contro gli ebrei, eccola li' la disinformazione dell' ANSA, di La Repubblica e persino de La Stampa ultimo modello. Su Repubblica hanno pubblicato l' altro ieri un articolo in cui si iceva che il sito informazionecorretta.com e' un sito parafascista. Parafascista ? Senti chi parla... La verita' e' che informazionecorretta.com e' una delle pochissime fonti italiane che raccontano la verita' in italiano e purtroppo i fascisti moderni oggi sono loro, quelli che siedono nella grassa redazione di Repubblica e similia. Essi appoggiano le dittature islamiche, spargendo ingiurie quotidiane contro gli ebrei di oggi (non lo hanno ancora capito che gli ebrei quest' oggi vivono in Israele...).
Politicrack , Roma
lunedì 29 ottobre 2007 15:32:33
Sono convinto che se Iran, Iraq, Siria, avessero impegnato le loro ingentissime risorse economiche in favore delle loro popolazioni anziche' nello shopping di missili e tecnologia di distruzione, oggi vivremmo meglio tutti quanti. Loro per primi.
luca , bologna
lunedì 29 ottobre 2007 12:33:55
credo che l'Iran abbia delle capacità belliche, ma infinitamente inferiori a Israele... per questo vuole risolvere il tutto con la bomba atomica...
PROF. ITALO LIANZA , NAPOLI/ITALIA
lunedì 29 ottobre 2007 00:56:57
NON SI TRATTA DI UNA GUERRA DI RELIGIONI.Ciò che sta accadendo nel tormentato "Medio Oriente" è frutto di una politica poco accorta alle necessità socio-economiche delle popolazioni arabe. Infatti è sin troppo facile osservare, le grandi iniquità economiche che caratterizzano molti Paesi di quei luoghi. Esistono ancora, troppe monarchie dispotiche e democrazie di plastica. La libertà, intesa come comunicazione sociale ed emancipazione delle donne, stenta troppo ad affermarsi!!! Soltanto dopo avere analizzato attentamente, tutti i temi succitati...potremmo dire che la minaccia bellica del tiranno di Theran è un" affaire" serio molto serio almeno quanto il terrorismo disseminato nel mondo da Bin Laden & soci. Il maledetto attentato alle Torri gemelle, costata la vita a migliaia di persone...inermi, è stato solo l'inizio di una serie d'attentati che hanno insanguinato molti continenti. Un primo detonatore...significativo, del "pervicace odio" che alimenta i cuori di molti islamici.....attenzione non solo integralisti!!!!! Non credo sia il caso analizzare la scheda storica dell'islamismo e della sua diffusione in oriente come in africa ed anche in occidente... La scomparsa grande giornalista Oriana Fallaci, spesso aveva citato i pericoli dell'Euroarabizzazione, e i fatti gli hanno dato sempre ragione..Quindi il pericolo non è solo Ahamadinejad e i missili iraniani, ma anche il Libano, anche la striscia di Gaza, la Siria e via discorrendo..passando per l'Irak. Le armi sono sempre state "l'extrema ratio" per derimere i contenziosi internazionali...non mi piace il vocabolo "conflitti" perchè già lascia intravedere l'irreparabilità di una guerra. Io personalmente, ho molto apprezzato l'iniziativa di papa Ratzinger in merito alla possibilità di migliorare qualitativante il dialogo tra le varie religioni. Potrebbe davvero essere la chiave di volta...di questa eterna crisi Medio Orientale!!! Tutte le popolazioni del mondo sono interessate. Dialogare: "Ask For Peace".
Enzo , Londra-UK
domenica 28 ottobre 2007 23:10:59
L’Iran poveramente armato, con tutto il rispetto per il professor Van Creveld, e' stato capace di far saltare in aria l'edificio della AMIA a Buenos Aires nel Luglio del 1994.Il 5-8 Novembre si riunira' a Marrakech, Marocco, l'Assemblea Generale dell'Interpol, il cui Comitato Esecutivo ha gia' predisposto "red notices" per sei alti membri del governo iraniano dell'epoca, tra cui un ex presidente, un ministro degli esteri ed un ambasciatore iraniano. Staremo a vedere se il prezzo del petrolio iraniano vale di piu' della vita di 85 innocenti!