Di ritorno da Praga
venerdì 8 giugno 2007 Generico 33 commenti
Carissimi, questo è un telegramma più che un pensiero compiuto, perché devo scappare da casa di nuovo dopo esservi appena ritornata: oggi mentre George Bush arriva a Roma, discuterò di guerra al terrorismo e di rapporti fra USA e Italia con un gruppo di amici italiani e dell’American Enterprise, per un’inziativa della Fondazione Magna Carta. Quindi, alle vostre domande, risponderò fra breve. Ora voglio solo comunicarvi l'immensa emozione che ho provato quando ho visto riuniti a Praga dissidenti giunti da 27 Paesi riuniti a confronto, eroi che hanno sacrificato tutto per la libertà, che sono assediati a casa loro, che entrano e escono dal carcere come fa al Cairo Saad Eddin Ibrahim, o a Khartoum, Mudawi Ibrahim Adam, che sono stati picchiati e che sono sfuggiti alla morte già molte volte, che svolgono ovunque campagne inseguiti da sicari come il libico Mohamed Eljahmi, cui fratello Fathi Eljahmi, altro eminente dissidente, langue nelle carceri di Gheddafi senza che se ne abbiano più notizie dall’agosto scorso. O Amir Abbas Fakhravar, il giovane leader degli studenti iraniani che è stato cinque anni in carcere fra le torture. Durante i giorni che ho trascorso con loro a Praga, ho sentito anche una cosa molto importante, ovvero che fra gli arabi e in generale fra i mussulmani può esserci un profondo, deciso sentimento democratico, un desiderio di modernità anche quando la loro anima è religiosa. Raramento ho conosciuto una donna più moderna e intelligente della irachena Zainab Al-Suwaij, che viaggia per tutte le province irachene senza paura insegnando alle donne la base dei loro diritti di partecipazione alla vita democratica. Zainab ha un sorriso aperto e simpaticissimo, e ha fronteggiato senza paura anche contestatori dichiarati della sua lotta, clerici minacciosi che osteggiano con tutti se stessi l’emancipazione femminile.
Voglio anche accennare, proprio oggi che manifestazioni estremiste e aggressive aspettano a Roma il presidente Bush in visita, che egli è stato l’unico leader mondiale che si è preso la briga di venire a trovare questa assemblea riunita per iniziativa di Nathan Sharansky, di Vaclav Havel e di Josè Maria Aznar. Bush ha incontrato occhi a occhi i dissidenti uno a uno e ha ribadito pubblicamente la sua dedizione ai diritti umani. A lui e non all’Europa hanno guardato i dissidenti come a un faro di speranza, gli USA per ora sono l’unica speranza. Questo dovebbe farci pensare e vergognare. Ci ritornerò appena avrò un attimo più di tempo. Intanto, volendo, potete dare anche un’occhiata al mio articolo sul Giornale di oggi.
giovedì 14 giugno 2007 13:23:02
Caro Giancarlo, condivido i tuoi dubbi ma mettiamoci nei panni degli Stati Uniti che ritengo non abbiano alternative alla cosiddetta guerra preventiva al terrore, o Dottrina Bush. L'America per aver ingenuamente sottovalutato la minaccia hitleriana, e ricordo en passant il giudizio compiacente dell'epoca di tanti uomini di primo piano come il padre del compianto JFK, è stata trascinata nella Seconda Guerra Mondiale dovendo combattere anche contro l'imperialismo del Sol Levante alleato dei nazisti. Negli anni novanta un presidente poco incisivo ed ingenuo in politica estera come Clinton ha lasciato impuniti gli attentati, commessi anche contro ad esempio le ambasciate americane, della nascente Al Qaida, guidata da un rampollo della dinastia saudita ed una volta alleato sostenuto dagli USA contro i sovietici in Afghanistan. Alla fine il prezzo è stato molto salato come tutti abbiamo assistito sgomenti l'11 Settembre 2001. Memori anche del grande successo ottenuto in Europa dal sistema democratico dopo la vittoria contro i Paesi dell'Asse (anche noi italiani una volta eravamo i cattivi...), l'America sta nuovamente cercando con la forza di cambiare i regimi politici dell'area mediorientale e bisogna ammettere che è costretta dagli avvenimenti a reagire militarmente. L'esperienza infatti ha insegnato che un atteggiamento attendista e remissivo non paga, perchè l'estremismo islamico vuole imporre la propria visione farneticante anche a noi occidentali, come predicano i mullah anche qui da noi e che il nostro sinistro governo fa finta di non vedere...
giancarlo saran , castelfranco veneto
giovedì 14 giugno 2007 12:48:47
Crusader, sono assolutamente d'accordo con quello che dici.La mia curiosità è rivolta a vedere se, in futuro, quella che si potrebbe malamente riassumere come la "Dottrina Bush", ossia quella della esportazione della democrazia, si potrà conciliare con un mondo islamico che sappia meglio bilanciare il meglio della sua tradizione con l'inevitabile sviluppo di quelli che sino ad ora sono stati principi universali che hanno trovato senza ombra di dubbio una migliore realizzazione nel nostro Occidente. Cristiano, aggiungo, e senza polemica.
Crusader , Palermo/Italia
giovedì 14 giugno 2007 12:30:55
Non c'è alcun dubbio che il mondo arabo musulmano presenti diverse sfaccettature che meritano di essere valutate con serietà e correttezza, evitando certe forzature ideologiche che tracimano inevitabilmente nel rifiuto aprioristico o nel dileggio razzista. Però occorre ammettere che la civiltà islamica nel suo complesso non riconosce i diritti dell'individuo come noi li intendiamo in Occidente, considera la donna un essere inferiore all'uomo con tutte le tragiche conseguenze che ne derivano, mette al centro dell'esistenza umana la religione che impone ai fedeli uno stile di vita contrario al progresso umano e civile.Inoltre stiamo assistendo al tragico conflitto tra sciiti e sunniti alimentato dalla nuova potenza nucleare emergente iraniana che cerca di imporre il suo predominio in tutta la regione.
giancarlo saran , castelfranco veneto
mercoledì 13 giugno 2007 11:31:58
Interessante, come sempre.Quello che si legge tra le righe è come vi sia una possibile discrasia tra il mondo musulmano che filtra attraverso la grossolanità e superficialità dei media (in generale, ovviamente), le propagande dei singoli regimi e la realtà sul campo.Ovvero.Il Mondo Musulmano potrebbe apparire come un Grande Califfato omogeneo nei suoi aspetti più retrivi.In realtà, ma non sono in molti a dirlo, quell'area geografica che si riassume come musulmana riassume un coacervo di pluralità etniche, culturali, anche religiose, spesso soffocate e per ognuna delle quali vi sono coraggiose individualità ambasciatrici del loro territorio, della loro gente, della libertà intesa come dignità e rispetto per l'uomo.Da seguire, con attenzione e curiosità.
Crusader , Palermo/Italia
mercoledì 13 giugno 2007 10:42:38
Bravo Jochanan! Sottoscrivo in pieno! Non avrei saputo esprimermi meglio di come hai fatto tu! Troppa gente dimentica, o finge smemoratezza, che Israele è l'unica democrazia al mondo a rischio di estinzione. E' l'unico Stato il cui diritto ad esistere non è riconosciuto dalla maggioranza delle nazioni confinanti. I cittadini israeliani vivono in una condizione di perenne assedio, sotto il rischio di attentati terroristici e di invasione militare. Di recente si è aggiunta la minaccia nucleare iraniana che sconvolge il quadro strategico della regione, perchè sebbene lo stato ebraico disponga di alcune decine di bombe atomiche sganciabili da bombardieri, la loro capacità di dissuasione è sminuita di fronte ai missili iraniani che non si possono intercettare e abbattere. E chi ha il cuore nero di odio antisemita si sta rallegrando...
jochanan , italia
martedì 12 giugno 2007 18:09:52
precisazioni.1. Israele ha (o aveva) la pena di morte per i responsabili della shoah. Eichmann è stato impiccato dopo regolare processo.2.i servizi segreti di tutti gli stati sono li anche per sporcarsi le mani ipocrita e astratto chi pensa che ci possa essere un servizio segreto immune da prevaricazioni spesso odiose. Ma onore a Israele se ha avuto il coraggio di mettere nero su biano che la tortura e possibile in certi casi. Un massimo di onesta' e democrazia.3.Israele non può avere una legge fondamentale paragonalibe con le costituzioni degli stati occidentali. Gli ebrei ortodossi non lo potrebbero permettere.4.personalmente sono contrario a estinguere qualunque vita. Ma esiste anche la legittima difesa, cioè la protezione della propria vita contro chi vorrebbe sopprimerla. Ai puri che arricciano il naso di fronte agli "assassini mirati" consiglio di vivere a Sderot, territorio di Israele, sempre a rischio di beccarsi un kassem sulla testa, e di pensare a quei sinistri individui a pochi chilometri che non lavorano, sono mantenuti immaginiamo da chi, e il cui unico scopo è di mandare il massimo numero di israeliani all'altro mondo... Non si può coprire tutto il mondo con mani di bianco... Specie se certuni hanno il cuore nero di odio...
Crusader , Palermo/Italia
sabato 9 giugno 2007 18:53:43
Dài Luca, sulla pena di morte non essere troppo tassativo! Ti assicuro che se lasciassero decidere a noi siciliani quale pena si merita chi ha sciolto un bambino nell'acido, la stragrande maggioranza invocherebbe la pena di morte, magari previa tortura. E non sarebbe giusto giudicarci un branco di barbari senza cervello. Tieni presente che questa punizione estrema viene applicata su larga scala solo nei paesi dittatoriali, come in primis la Cina per motivazioni ideologiche e nei paesi islamici per quelle religiose. Nei singoli stati americani invece si concede l'opportunità al popolo di scegliere liberamente. Mi pare una differenza enorme poichè la pena di morte non viene imposta dall'alto e non viene applicata come se fosse una usanza che rispetta la propria cultura. In futuro i cittadini potrebbero votare per un Governatore che desideri abolirla...
luca , bologna
sabato 9 giugno 2007 17:13:58
Interessante... Una sorta di democrazia ateniese...Veda però che fine ha fatto Socrate...E come è finita la guerra con Sparta...
riccardo , Italia
sabato 9 giugno 2007 17:03:30
Egregio sig. Luca,Lei afferma chi é per la pena di morte é un barbaro. Ufficiosamente dei suoi insulti non me ne frega niente, solo per spirito dialettico le faccio notare che gli insulti non sono argomenti. E che per la cronaca essere sempre ecomunque contro la pena di morteé come dire essere a favore della pena di morte di cittadini innocenti ammazzatida detenuti usciti innazitempo di galera.Sostenere,inoltre, che la pena di morte é un atto barbaro é come dire che anche 1 secondo di galera é barbarie.Chi é,infatti, che decide che cosa sia un atto barbaro?Lei, speriamo di no.Le propongo questo metodo: lasciamo che sia il popolo non una minopranza di cialtroni saccenti che si fanno votare dal popolo ma non lasciano che il popolo decida per loro.Chieda con me un referendum sulla pena di morte sull'euro l'Europa e quante altre decisioni sono passate sulla nostra testa e contro la nostra volontá di maggioranza di cittadini maturi e per definizione responsabili.Faccia questo atto di "necessaria barbaria":lasci che sia il popolo a decidere quale é la pena giusta.E non solo lei.Successivamente parleremo dei suoi moralismi "necessari"
Crusader , Palermo/Italia
sabato 9 giugno 2007 12:41:45
Hai espresso un punto di vista interessante Luca e potresti trovarmi conseziente se io invece non ammettessi la pena di morte come una giusta pena per crimini efferati, ad esempio commessi da un serial killer. Riconosco comunque che la pena di morte colpisce un crimine già avvenuto, senza alcuna speranza di cambiare i fatti e potrebbe sembrare più una vendetta che una punizione da espiare, mentre la tortura è necessaria se serve a scongiurare un attentato di massa. Allora certi ipocriti moralismi lasciano il tempo che trovano...
Crusader , Palermo/Italia
sabato 9 giugno 2007 12:29:45
Non ha una Costituzione? Ma è un mancanza gravissima perchè allora Israele non ha il diritto di esistere e speriamo che i musulmani la cancellino dalla faccia della Terra! Contento? Penso proprio di sì...Ariela, illuminaci! Esiste o no questa benedetta Costituzione?Ah, caro Riccardo, questo sì che è parlare chiaro! E sono d'accordissimo con te sulla mediocrità morale e intellettuale di tante persone che emettono giudizi contraddittori in base alle loro preferenze ideologiche. Però, scusa se te lo faccio notare, la tua critica non devi rivolgerla ai frequentatori di questo blog. Qui ci scontriamo con gli antisemiti che accecati dall'odio non vogliono accettare la realtà, e cioè che Israele combatte per la sua sopravvivenza contro i terroristi pelestinesi e sotto la minaccia di un futuro attacco nucleare iraniano. Troppo facile pretendere che gli ebrei si comportino ancora una volta come tanti agnellini pronti al macello. Anzi, io penso che per sopravvivere si deve essere più cattivi dei propri nemici...
luca , bologna
sabato 9 giugno 2007 12:17:19
Riccardo,essere per la pena di morte significa essere sempre e comunque per una condizione sociale barbara e pericolosa.tollerare la tortura di un terrorista per fargli confessare quando esploderà il prossimo terrorista è un metodo necessario ma momentaneo, comunque barbaro. Lo sa anche chi esercita la tortura, infatti viene fatta in segreto (al contrio delle condanne a morte), a mio avviso non solo per evitare polemiche, ma anche per evitare l'imbarbarimento della società.Ecco perché non è assurdo essere contro la pena di morte e non condannare o sottacere le torture di terroristi.
riccardo , Italia
sabato 9 giugno 2007 12:12:45
Cari amici /nemiciForse é colpa della mia cattiva capacitá di comunicazione oppure sono sfortunato nell'aver incontrato interlocutori con scarsa perspicacia.Va da sé che se é ammissibile la legitima difesa per un essere umano che in circostanze etreme ammazza un'altra persona, lo deve essere anche per uno Stato che organizza diversi essseri umani. Non ho mai preteso che Israele debba prima catturare e poi processare chi in base ad una piu' o meno attenta valutazione sembra essere sul punto di compiere attentati.Se fossi nei panni del presidente del governo isrealiano agirei nello stesso modo, perché ogni persona razionale ,in quelle estreme circostanze in cui in poco tempo si decide della vita o della morte di centinaia di concittadini, lo farebbe.Quello che volevo far intendere é che ci sono alcune persone di mediocre morale e ancor piu' mediocre intelligenza le quali contemporaneamente sono contro la pena di morte e a favore dell'aborto;contro la tortura e a favore degli omicidi cd. mirati eseguiti dai servizi di sicurezza isrealiani.Confermo infine che un'alta corte di giustizia dello Stato di Isreale ha respinto il ricorso di alcuni avvocati cd. pacifisti contrari all'uso della tortura ,che é codificata in regole deliberate dal governo israeliano e che sono state ritenute legittime.
arduous , napoli, italia
sabato 9 giugno 2007 11:25:37
In Israele non esiste una Corte costituzionale semplicemente perché Israele una Costituzione non se l'è mai data.Così, per la precisione.
Crusader , Palermo/Italia
sabato 9 giugno 2007 11:04:35
Fammi capire, Riccardo...tu allora saresti d'accordo nel comminare la pena di morte e di autorizzare la tortura in circostanze estreme? Beh, stiamo appunto parlando non di semplici assassini ma di terroristi che compiono stragi di massa e di folli integralisti che si fanno saltare per aria in mezzo alla gente! Non vedo sinceramente una circostanza più estrema di questa! Nel tuo mondo dei sogni Israele dovrebbe cogliere sul fatto i terroristi che stanno pianificando un attentato, arrestarli e condurli sotto processo e poi condannarli. Ah ah ah, magari fosse così semplice, ma tu forse hai visto troppi film d'azione! E secondo te Israele dovrebbe mettere a fuoco a fiamme ad esempio Gaza per acciuffare un terrorista e processarlo? Sai quanti innocenti morirebbero? Oppure dovrebbe lasciaro libero di compiere la sua strage e poi arrestarlo? Eh, mica sono così fessi gli ebrei, lo sono già stati una volta e hanno rischiato l'estinzione...
riccardo , Italia
sabato 9 giugno 2007 08:40:59
Cari amici /nemici:premesso che il sottoscritto é per la pena di morte e in circistanze estreme per la tortura,cio' nonostante:1- Se Istarele non ha la pena di morte come massima sanzione per i reati, é ancor piu' grave che la usi ad es. negli assassini cd. mirati ,dove non c'é nemmeno un processo2 sotto tortura potro'-forse- confessare di essere il capo di Al Quada ,figlio illegittimo di Bush e che Fiamma Nirenstein sia una grande intellettuale- ma:ci sono anche individui che giurano su queste affermazioni anche senza tortura-;cio' non toglie che la tortura sia un mezzo-violento- per indagare sulla veritá di fatti. Altrimenti non si spiegherebbe perché ci sia ancora la tortura.I torturatori sono cattivi, ma non cretini.Cosi' come non sono cretini militari ed agenti di polizia dello Stato di Israele che usano la tortura "legalizzata" anche da una sentenza della Corte costituzionale israeliana.PS.. chiedo scusa per la mancanza di un correttore ortografico, mentre rimando al mittente le accuse che mi ha rivolto di mancanza di logica nelle mie affermazioni.
Crusader , Palermo/Italia
sabato 9 giugno 2007 01:42:16
Hai visto che sei una persona ragionevole e hai ammesso che sei confuso? E poi stai colpevolizzando Israele per vicende d'accordo spiacevoli ma che avvengono ovunque, dimeticando inoltre che le nazioni arabe contro cui combatte sono ben peggiori! E tra i musulmani non ci sono organizzazioni contro gli abusi delle forze di sicurezza...
arduous , napoli, italia
sabato 9 giugno 2007 01:33:45
e pensa che ingenuo sono, non riesce manco a consolarmi il fatto che almen un processo i condannati a morte l'abbiano avuto...
arduous , napoli, italia
sabato 9 giugno 2007 01:29:29
effettivamente, confondo gli omicidi mirati con la pena di morte.
Crusader , Palermo/Italia
sabato 9 giugno 2007 01:24:08
Arduos, ma quanto sei ingenuotto, ragazzo mio! Tutte le forze di sicurezza del mondo torturano i prigionieri, anche semplici dissidenti se ubbidiscono a regimi dittatoriali, e, si spera, solo terroristi e cattivoni vari se devono difendere una democrazia. Prendi fischi per fiaschi, confondi gli omicidi mirati di terroristi con la pena di morte, stai scoprendo l'acqua calda con quel dossier, insomma ti ci vuole davvero poco per essere un antisemita. Ancora aspetto che Ariela ti risponda come meriti ma sei fortunato, a quest'ora forse dorme...
arduous , napoli, italia
sabato 9 giugno 2007 01:05:55
Crusader, perché scommettere? Chiediamolo semplicente a qualche ufficiale dello shin bet che di torture se ne intende..."La denuncia arriva dal Comitato pubblico contro la tortura in Israele (Public Committee Against Torture in Israel), organizzazione israeliana che da più di 15 anni si batte contro gli abusi da parte delle forze di sicurezza e fornisce avvocati alle parti lese. Ieri ha pubblicato un ampio dossier che documenta otto casi di tortura di prigionieri in mano allo Shin Bet, i servizi di sicurezza interna «che sono coinvolti nel 99% delle violazioni di cui ci occupiamo», e uno sotto la custodia della polizia regolare."http://www.osservatorioiraq.it/modules.php?name=News&file=article&sid=4492
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 giugno 2007 23:45:00
Salve Luca, come vedi ti sto appoggiando! Io sono il fratello gemello di Crusader, quello buono che non si arrabbia mai, discute con pacatezza e non risponde agli insulti. Buona notte Fiamma, sto mantenendo la promessa, ma che fatica, però...
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 giugno 2007 23:32:41
Ehi Riccardo, usa un correttore ortografico che mi è venuto il mal di testa a leggerti! Il libro di Toaff riporta delle testimonianze, rese sotto tortura della Santa Inquisizione, di alcuni membri di una setta ebraica in terra germanica. E' una ricerca storica che non pretende di avvalorare tali confessioni, ma che ovviamente viene sfruttata con infamia dagli antisemiti. Scommettiamo che se io ti torturo a morte tu giurerai di essere il vero capo di Al Qaida, o magari il figlio illegittimo di Bush?
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 giugno 2007 23:18:26
Quali omicidi? Non si tratta di innocenti, ma di terroristi che preparano attentati. E' quindi un atto di giustizia e di autodifesa, mi pare...Fai un tantinello confusione Arduos perchè un conto è uccidere innocenti come fanno i terroristi, un'altro è giustiziare assassini pronti a compiere massacri. Inoltre, non hai notato che da quando Israele ha alzato il muro sono cessati gli attentati kamikaze? Non mi dirai che ti dispiace...
arduous , napoli, italia
venerdì 8 giugno 2007 23:05:45
Ce l'ha, ce l'ha la pena di morte. Ce l'ha Israele la pena di morte, come chiamare altrimenti i cosiddetti omicidi mirati?
luca , bologna
venerdì 8 giugno 2007 20:41:44
Riccardo, i problemi di logica sono tutti tuoi a leggere il tuo post... ed è incredibile l'arroganza con cui ti rivolgi all'iniziatrice di questo blog. Detto ciò, chiunqueè contro la pena di morte, Israele non dovrebbe proprio guardarlo visto che la pena di morte in Israele non c'è.Invece nell'ordine, può rivolgersi a:CinaTutti i paesi arabiAlcuni stati USAMa siccome ce l'hai con Israele, allora ti devi pur inventare qualcosa... no? Peccato, che le bugie hanno le gambe...
riccardo , italia
venerdì 8 giugno 2007 19:42:19
Vorrei rispondere non a Faimma Nirenstein che non lo capirebbe, nel senso di avere una adeguata padronaza delle leggi della logica-ma a chi annovera tra i diritti umnai l'abolizione delal pena di morte con l'arhomento secondo il quale lo Stato deve sempre tutelare la vita.Allora cari signori spiegatemi:- perché chi é contro la pena di morte é a favore dellapena di morte di esseri umnai agli istanti iniziali della vita, quando giá per definizione sono innocenti.Per caso siete cialtroni?-in determinate circostante(legittima difesa ,stato di necessitá) lo sttao assolve chi uccide un essere umano.Isreale inoltre lo fa su scala industriale. E fa bene. Salvo che la sig. ra Nirenstein la quale allinenadosi ai calunniatori del Prof Toaaf ha sostenuto che il suo libro foss eun falso solo perché riportava le testimonianze estorte con la tortura. Dovrebbe allora chiedre allao Sttao di Isreale di abolire la tortura come mezzo di interrogatorio.MA come giá ampiamente documentato la sig.ra Nirenstei non ha capicitá di giudizio secondo le leggid ella logica.-Cesare Beccaria, ciatto da ignoranti e in malfede come il precursore dei diritti umnai in campo penale AMMETTEVA in casi molti limitati la pena di morte.Si alla pena di morte, no alla morte della pena!!!
Piero P. , Reggio Emilia
venerdì 8 giugno 2007 17:49:58
E' bello... riaverti! Soprattutto dopo la testimonianza di Praga. Un mondo, forse il vero mondo che conta, che permette ancora di sperare in qualche cosa di grande. "Molto cuore e apertura mentale", scrivi: certo quello di cui tutti noi abbiamo bisogno, oltre le sofferenze, i drammi di ogni giorno. E nessun compromesso. Da quei dissidenti sprigiona tutta intera la stessa forza che ti caratterizza. Quella che, facendo sussultare un uditorio troppo "schierato", ha fatto dire recentemente a Shulim Vogelmann che lavorando con te aveva capito quale fosse la realtà del terrorismo. E non mi pare una considerazione irrilevante. Continua ad aiutare anche tutti noi.
ROBERTO RAZZA , Trieste
venerdì 8 giugno 2007 17:06:18
Il boicottaggio delle università inglesi è dovuto, a mio parere, non tanto all'antisemitismo quanto al bisogno di ingraziarsi l'opinione pubblica islamica in Gran Bretagna. I casi di van Googh e Hayan Irsi Alì hanno fatto scuola.Colpire uno per educarne cento.Cordiali saluti.
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 giugno 2007 11:51:29
Arduos, nel ricordarti che il 90% delle esecuzioni capitali nel mondo avvengono in Cina e che i difensori della sacralità della vita guarda caso non manifestano mai contro Pechino, vorrei suggerirti, se vuoi criticare Bush, di scegliere un altro argomento. Infatti gli Stati Uniti sono una nazione federale e ogni stato ha le proprie leggi e la propria magistratura. Alcuni praticano la pena di morte, altri nel loro ordinamento non la prevedono. Bush rappresenta la politica estera e di difesa americana e non può ingerirsi negli affari interni di ogni stato americano. Credimi, accusarlo di volere la pena di morte in America non ha alcun senso...
arduous , napoli, italia
venerdì 8 giugno 2007 11:11:12
eheheh buona questa: Bush ha ribadito pubblicamente la sua dedizione ai diritti umani... basta non toccargli la cara, emozionante, porta voti a volontà, pena di morte*!*per dirne una così, a caso...
gianfranco , Tarquinia-Italia
venerdì 8 giugno 2007 10:35:51
cara Fiamma, leggerti è sempre un incoraggiamento alla speranza! Sono troppe le schiere che si oppongono alla libertà e alla democrazia. Senza giornalisti con il tuo coraggio e la tua fede la vita sarebbe triste.Gianfranco Massi - Tarquinia
Crusader , Palermo/Italia
venerdì 8 giugno 2007 10:08:37
Bentornata cara Fiamma! E sono il primo a salutarti nel forum! Bello il tuo accenno sull'incontro di Bush con i veri dissidenti che soffrono sulla propria pelle la voglia negata di libertà, mentre quelli fasulli invece berciano in mezzo alla strada gridando slogan che insultano l'America. Così va il mondo, purtroppo...