Cosa occorre per fidarsi degli "Abu"
mercoledì 20 giugno 2007 Generico 17 commenti
Ieri il mio amico palestinese Khaled Abu Toameh, un giornalista di primissima categoria che vive in continuo pericolo di vita a causa della franchezza con cui copre la vicenda del suo sfortunato popolo, appariva sinceramente sconcertato dalla piega che ha preso la politica mondiale nei confronti della vittoria di Hamas a Gaza e dello scontro fra Fatah e Hamas che ritiene tutt’altro che concluso. Khaled non crede che tutta la fiducia che viene oggi riposta in Abu Mazen sia una carta vincente, né lo sono tutti i soldi che si rovesceranno su di lui (come se non fossero abbastanza i 700 milioni di dollari che ha ricevuto nel 2006), o la sentita speranza che si crei uno staterello palestinese che, staccato dalla parte integralista islamica di Gaza, diverrà una specie di modello per un processo di pace. Khaled dice molto semplicemente che Abu Mazen non ha affrontato, una volta salito al potere dopo la morte di Arafat, né la corruzione né il terrorismo di stampo arafattiano dei gruppi di Fatah, che il popolo non sopporta per quanto lo hanno fatto soffrire nel corso di decenni. Abu Mazen non ha neppure affrontato la battaglia contro Hamas a Gaza: ha preferito tirarsi indietro, perché ha percepito la pesante critica della gente alla corruzione del Fatah e ha sentito che non lo avrebbe seguito. Così come le elezioni furono perdute perché i palestinesi sono stufi di Fatah, così oggi Fatah rischia di perdere la battaglia, se non oggi domani, anche nella West Bank che non vuole più saperne di tutti gli "Abu", dice Khaled. Ma Bush, Olmert e tutta la Comunità Europea parlano di Abu Mazen come un salvatore e così lo trattano: con denaro, onori, dichiarazioni di apertura totale, senza chiedere nessuna garanzia per i fondi devoluti e i rapporti di fiducia che gli vengono concessi. Il popolo di Ramallah e delle altre città della West Bank, se dovesse andare al voto domani, dice Khaled, lo punirebbe nuovamente alle urne.
Ma è un problema psicologico. Il politically correct nella nostra mente non ci consente di perdere di vista, neppure per un momento, i vecchi schemi che impongono di avere un partner per la pace anche quando forse non esiste. Tutto il mondo adesso è disperatamente sconcertato dall’orribile crudeltà dello scontro tra Hamas e Fatah e dalla vittoria del peggiore, stupefatto e incapace di elaborare il fatto che quel popolo che avrebbe incarnato l’ideale della giustizia di fronte all'occupazione, di fatto ha tagliato teste col coltello, ha buttato giù dalla finestra militanti, ucciso donne, assediato ospedali. Non vogliamo capire che deve uscire un’alternativa democratica effettiva perché si possa intraprendere finalmente il cammino della pace. Bisogna che gli "Abu" permettano al popolo palestinese di trovarsi una nuova leadership, e che nel frattempo concedano qualcosa in cambio alla grande fiducia concessa loro dalla comunità internazionale. Qualcosa che sia visibile, tangibile, legale.
giovedì 19 luglio 2007 09:31:17
da parecchi anni ormai mi vergogno di essere italiano per colpa di gente come D'Alema, Fassino, Mastella, i comunisti in genere. Di anni ne ho 67 veda lei da quanti anni debbo mantenere politici di questa fatta.Ho letto il suo articolo su Hamas e le dichirazioni di D'Alema, inutile dire che sono perfettamente d'accordo con Lei. Mi domando solo quando noi italiani ci sveglieremo e manderemo a casa definitivamente questi personaggi che tanto male fanno con il loro modo di fare politica, ai cittadini italiani.Gianni Baini
Eliyahu , Gerusalemme Israele
martedì 3 luglio 2007 12:11:49
Francesco,forse la domanda per la liberazione del carcere di Barghouti in veste del unico "leader" in grado di "fare la pace con Israele," e' soltante un pretesto per liberarlo e non piu` di cio`.
Francesco , Roma - Italia
venerdì 29 giugno 2007 15:38:10
Carissima Sig.ra Nirenstein, sono (quasi) pienamente d'accordo sul fatto che sarebbe ora che i Palestinesi avessero meno padri (Abu) e cominciassero a camminare sulle proprie gambe.. Purtroppo di un leader adatto non se ne vede l'ombra se non (orrore..orrore..) l'innominabile Marwan Barghouti che molti ritengo il solo personaggio che disponga di un seguito e di un carisma tale da poter riprendere le redini della situazione.. Certo che permettere ad un uomo che sta scontando diversi ergastoli di assumere la leadership di un popolo in un contesto storico tanto delicato è un grnaidssimo azzardo visto che il sig. Barghouti non è Nelson Mandela anche se non si vede proprio, nella situazione attuale, chi possa essere un interlocutore credibile.. Sabbe appunto opportuno che lo decidessero i Palestinesi ed in particolare quelli di Gaza non appena si renderanno conto di dove li ha portati Hamas.
jochanan , Italia
domenica 24 giugno 2007 22:38:07
Per Riccardo: concordo con quanto hai esposto, a parte la foga. Il problema sta nel credo politico che può arrivare ad accecare e nascondere la realta'. Mentre una persona che appartiene a "certa sinistra" ha delle idee che messe in pratica danneggerebbero gravemente l'Italia, un ebreo di "certa sinistra" ha delle idee che in pratica distruggerebbero Israele e i suoi abitanti...
Francesco Mangascià , Rome Italy
domenica 24 giugno 2007 17:48:51
Per un certo aspetto Abu Mazen è più pericoloso di Hamas, per il popolo palestinese intendo, poichè non è un vero statista, è solo un politico da mezza tacca, che ha raccolto, ereditato il potere non tanto da Arafat, quanto dalla situazione che è venuta a crearsi, essendo solo un raccoglitore, aveva di fonte solo Abu Ala quello che vendeva il cemento per il muro agli israeliani e poi protestava perché lo costruivano, non ha certo le qualità per far progredire il paese di cui è Presidente. Con Abu Mazen non si arriva da nessuna parte...
riccardo , Itala
domenica 24 giugno 2007 08:37:53
Gentile redazione del sito,chiedo scusa per aver dimenticato, prima della pubblicazione, di verificare gli errori di ortografia; ma respingo la contestazione che mi rivolgete di non chiarezza del contenuto, che, anche se di difficile lettura, è chiaro nel significato.Ci sono alcuni- tanti o pochi- rappresentanti della comunità ebraica italiana, i quali si accaniscono contro un vecchio criminale tedesco- Eric Priebke- che si è senz'altro infangato di crimini di guerra- come da lui stesso ammesso nel processo e di cui ha chiesto perdono ai familiari delle vittime- ma non hanno tenuto lo stesso comportamento con quel feroce criminale quale è stato Arafat , che è stato il più grande stragista di ebrei innocenti dopo Hitler- e da lui sterminati proprio perchè ebrei!!.E se è vero che Arafat oramai è morto, rimangono lo stesso in vita i suoi più stretti complici ed esecutori di quelle stragi, così come la rabbia e il dolore dei familiari delle vittime di quelle stragi che ancora, senza il vostro sostegno, chiedono giustizia. E questo lo trovo francamente vergognoso.Ora c'è questo sig. Davide il quale se la prende pure con un palese demente , quale è Maurizio Blondet,perchè difende Eric Priebke,mentre non dice una parola, come questa redazione del sito, contro la sig.ra Tullia Zevi, allora capo della comunità ebraica italiana e tutt'ora esponete di spicco- ma non per il sottoscritto- della medesima comunità. Tale sig.ra – o meglio:ombra di donna- Tullia Zevi , come tutti sanno, ha pubblicamente elogiato quel tristemente famoso farabutto criminale di Arafat e contemporaneamente si accaniva contro il vecchio criminale Priebke, arrivando a affermare il falso grossolano, che l’ex criminale nazista o non avesse mai chiesto perdono dei suoi crimini, quando tutti hanno potuto seguire il relativo processo pubblico, dove, come si rammentava l'ex capitano delle SS chiedeva perdono dei suoi crimini ai familiari delle vittime. Mentre Arafat è morto senza mai nemmeno pensare a chiedere perdono delle innumerevoli stragi di ebrei da lui preordinate, anzi le ha elencate e orgogliosamente rivendicate in un suo libro.A questa ipocrisia e cinismo di cui questa redazione, sia pure in parte è protagonista, che nessuna voce in questo sito si è levata contro i curatori della mostra sull'Olocausto che hanno, con palesi bugie, insultato la memoria di Pio XII, il quale, come ed ampiamente documentato, ha salvato innumerevoli vite di cittadini ebrei condannati allo sterminio, mentre ancora oggi definisce liberatori quella banda di assassini professionisti che è stata l'Armata Rossa, la quale si era , come dire specializzata nel far uscire gli ebrei dai campi di sterminio nazisti per accomodarli in campi di sterminio nazisti sempre e solo in quanto ebrei.Ora secondo logica r giustizia, dovreste anche voi chiedere scusa per queste cd. dimenticanze, cercando, dopo anni di omertà, di comportarvi da persone mature che sanno che anche i “fratelli” possono essere o cretini o mascalzoni o tutti e due le cose insieme e comportarsi di conseguenza. Ad es. chiedendo scusa ai familiari delle vittime di Arafat ,che ancora sono in attesa di una qualche sia pure minima forma di giustizia.Distinti saluti.
Davide , Bologna
sabato 23 giugno 2007 11:34:29
Arafat sta già bruciando all' inferno come meritava, Blondet è l'idolo degli islamonazicomunisti !!!!
Matteo Salonia , Sondrio
sabato 23 giugno 2007 09:31:20
Carissima Fiamma, ti seguo costantemente da quando, l'anno scorso, ho avuto l'onore di seguire una tua lezione a Frascati.I tuoi resoconti sono sempre realisti e ben argomentati.Personalmente ritengo che il più insormontabile dei problemi posti dalla situazione israelopalestinese sia la mancanza di un interlocutore palestinese che sia allo stesso tempo autorevole (nel senso di dotato di una considerevole forza tra la propria gente) ed affidabile.Oltre a ciò resta poi il gravissimo problema della crisi dell'ONU, un'organizzazione ormai in mano agli stati canaglia e alle dittature, con un Consiglio di Sicurezza "sporcato" dalla presenza della Cina (uno stato totalitario comunista che ha ricevuto meno richiami e risoluzioni di rimprovero rispetto ad Israele!!!). Pazzesco.Colgo l'occasione per salutarti ed augurarti buon lavoro.http://digilander.libero.it/idea.ap/
enzo , londra
venerdì 22 giugno 2007 18:37:38
Per il bene di tutti, io vorrei clonarla. Gratis.
Redazione , -
venerdì 22 giugno 2007 16:08:32
Questa nota è rivolta in particolare a Riccardo, ma per favore tenetela presente tutti per evitare disagi in futuro: controllate i messaggi prima di inviarli, che siano leggibili per quanto riguarda la forma e comprensibili per quanto concerne il contenuto, altrimenti saremo costretti a eliminarli.Riccardo il tuo commento non è affatto chiaro, né tantomeno leggibile, quindi, per piacere, rispiegati!
giovanna luccardi , roma Italia
venerdì 22 giugno 2007 15:10:40
Ma c'è chi possa considerarsi un'alternativa ad AbuMazen ? A me pare che Arafat si fosse dato un gran daffare per eliminare tutti quelli che,essendo teste pensanti,potevano dargli ombra.Forse lei che è in loco può dirci qualcosa
riccardo , Italia
venerdì 22 giugno 2007 12:40:44
Davide, incomincia achiedree la "scomunica" per TULLIA ZEVI CHEN AD PRESIDENTE DELLA COMUNITA' EBRAICA ROMAN A HA DIFESO IL PIU' GRANDE STRAGISTA DI EBREI DOPO HitLER; QUALE E? STATO ARAF-altro che Priebke!-POi, fai scomunicare chi insulta Pio XII che ha salvato molti piu' berei dalla furia nazista che non l?aremata Rossa RIVERITA TUTT'OGGI DA QUEI SINGOLARI ESSERI Cd. UMANI DI RELIGIONE EBRAICA CHE SONO I CURATORI DELLA MOSTRA SULL'OLOCAUSTOQUINDI chiedi un po' la scomunica di chi tipare.TAnto per la verità.
Eliyahu , Gerusalemme Israele
venerdì 22 giugno 2007 01:24:16
Giancarlo dice che gli Arabi usano i loro fratelli Arabi palestinesi come un gadget contro Israele. E vero. Ma anche nel Occidente, ci sono politici che fanno lo stesso. Per esempio, Tony Blair, a mi pare. Da anni lui si sforza da aiutare la Hamas. A mi pare, non lo dispiace la ascesa al potere della Hamas in Gaza.Vedere la relazione in Il Riformista 9 Luglio 2005 -- traduzione al inglese quihttp://ziontruth.blogspot.com/2007/05/is-united-kingdom-israels-most.htmlIl equivoco Alastair Crooke della MI6 era lo strumento di Blair nei sui contatti con Hamas.
Davide di Ritvanarium su Splinder , Bologna
giovedì 21 giugno 2007 21:48:25
Gentile Sig.ra Nirenstein, chiedo scusa delle maiuscole, ma ci sono casi in cui ritengo che gridare il proprio sdegno sia un dovere, non una colpa ! MAURIZIO BLONDET, SEDICENTE CATTOLICO, DIFENDE ERICH PRIEBKE SUL SUO "SITO" ... PERCHE' IL PAPA NON LO SCOMUNICA ?!?!... SI PUO' FARE TRAMITE LA COMUNITA' EBRAICA E LE ASSOCIAZIONI DEI PARENTI DELLE VITTIME UNA PETIZIONE IN VATICANO PER LA SCOMUNICA DI MAURIZIO BLONDET ?CHIEDO, EH !BY DAVIDE
Piero P. , Reggio Emilia
mercoledì 20 giugno 2007 23:06:56
Accettare "a scatola chiusa" la "disponibilità" di Abu Mazen: è vero. Questo atteggiamento è ormai un classico per le potenze (e "potenzine" come l'Italia). Senza chiedere nessuna garanzia: nella consapevolezza di non potere riceverla? Eppure... Eppure a Israele sempre, e tutti chiedono, e chiedono tanto. Anche di fronte a chi intenderebbe "cancellarlo". Quante volte ancora dovrai ripetere che lo slogan "pace in cambio di territori" non è altro che un modo per dar tempo agli estremisti di armarsi di nuovo? Come si fa a sperare ancora?
giancarlo saran , castelfranco veneto
mercoledì 20 giugno 2007 20:49:13
Ma perchè non diciamo le cose come stanno.Per gli arabi, i palestinesi sono come dei Rom da trattare ed usare come il gadget più a buon mercato della loro paranoia ideologica e razziale contro Israele.Ma perchè, invece di "gettare al vento" (si fa per dire, sono investimenti mirati), soldi per armare questo o quello, non investono in infrastrutture, non delegano un loro ipotetico 8 per mille a dare dignità ad un popolo che, da un lato, si culla nei piagnistei autocommiserevoli dei vari campi profughi e, dall'altro, non sembra darsi molto da fare, comunque, a parte quelli, bravi, che vanno a far fortuna all'estero.Io ne ho conosciuti: capaci, lavoratori, delusi di tutta la retorica che aleggia strumentalizzante sul loro popolo. In questi giorni, i vari documentari tv facevano venire rabbia. Città disordinate, abbandonate a loro stesse.Mamme che attendevano, al confine, di portare i loro bimbi ad operarsi nella tanto dileggiata Israele.Se i vari Emiri, Califfi & Co. lo volessero veramente, i "territori" sarebbero un altro Libano, quello degli anni '60, ovviamente.Già, il Libano...
gianfranco massi , Tarquinia-Italia
mercoledì 20 giugno 2007 20:47:18
Carissima Fiamma, ti seguo (da anni) con grande fiducia e stima nelle tue capacità professionali. Dai tuoi scritti sento che lavori con passione e coraggio. La situazione in quella terra si è fatta ingarbugliata come non mai, e le tue parole di oggi lasciano pochi margini alla speranza di ... sicurezza. Ti faccio una domanda a bruciapelo: se Bush ti chiedesse una strategia, cosa gli risponderesti?Gianfranco