Contro ogni forma di intolleranza e di antisemitismo, scendiamo in piazza il 7 ottobre

Cari amici,
anche a seguito dei vostri numerosi interventi, vorrei raccontarvi che, appena arrivata alla Camera la notizia delle dichiarazioni del Senatore Giuseppe Ciarrapico giovedì scorso, mi sono alzata subito dopo Emanuele Fiano per prendere la parola, nonostante la Vicepresidente della Camera Rosy Bindi, che in quel momento dirigeva i lavori dell'Aula, avesse ribadito che è proibito intervenire su affermazioni espresse nell'altro ramo del Parlamento. Tutto il gruppo del Pdl ha applaudito il mio intervento di dura condanna e tutti i gruppi parlamentari hanno seguito a ruota la mia dichiarazione (che potete riascoltare cliccando qui). Berlusconi a sua volta, nel momento delle repliche durante il dibattito in Senato, ha dichiarato il suo consueto attaccamento al mondo ebraico e a Israele.
Voglio quindi affermare che le speculazioni sono assurde, come è assurdo rimettere in discussione l'importanza del gesto di Gianfranco Fini, che, nel 2003, con la sua visita in Israele e a Yad Vashem, dobbiamo riconoscere che seppe ricollocare la destra italiana, di cui io non faccio storicamente parte, nel percorso della democrazia.
A questo link trovate la mia intervista uscita ieri su Liberal "Parole vergognose, l'odio razziale avanza". Vi invito a leggerla e scrivermi le vostre opinioni.
E' anche per dire basta a ogni forma di antisemitismo, che oggi nuovamente imperversa in Europa, per vigilare contro l'intolleranza, che il 7 ottobre ci vediamo a Roma, al Tempio di Adriano a piazza di Pietra, per la manifestazione "Per la verità, per Israele". E' importante che partecipiate tutti.
Roma, 30 SET (Il Velino) - "Voglio esprimere tutta la mia disapprovazione per le dichiarazioni del Senatore Ciarrapico. Tutti noi dobbiamo opporci a qualsiasi forma di antisemitismo, e oggi in particolare, dal momento che questo fenomeno e' in ascesa esponenziale nel mondo, e in primis in Europa. E' intollerabile che nel nostro parlamento si possa presentare un atteggiamento di questo genere. Tutti, e penso che i deputati del mio gruppo condividano la mia posizione, condanniamo le affermazioni di Ciarrapico. La guerra contro l'antisemitismo e' una questione di civilta'. Per questo appoggio in pieno l'intervento del collega del PD Emanuele Fiano". E' quanto afferma in Aula Fiamma Nirenstein (Pdl), vicepresidente della Commissione Esteri della Camera.
Un'iniziativa che condivido con tutto il cuore, una iniziativa importante e necessaria per dare voce anche a chi, come me, è stanco delle menzogne e delle volgarità su Israele. Israele è l' unico baluardo di democrazia in Medio Oriente, è fondamentale difenderla. Con Israele nel cuore, sempre.
Daniele Coppin , Napoli
x Paolo M. di Milano.La democraticità di Israele è dimostrata proprio dal fatto di aver processato i due militari. I fanatici ed i deficienti sono presenti militano sotto tutte le bandiere. la differenza la fa la volontà e la capacità di perseguirli secondo le leggi. Militari americani, inglesi, francesi, tedeschi, italiani ecc. hanno commesso violazioni in Iraq, Somalia, Afghanistan, ecc. Questo non rende meno democratici i loro rispettivi Stati. Perchè per Israele dovrebbe valere uno standard diverso, dopo che, tra l'altro, sono state le stesse forze armate israeliane ad accusare i due militari?Le tue parole sono la dimostrazione del pregiudizio esistente nei confronti di Israele e della necessità di manifestare contro chi, come te, evidentemente, se ne frega della politica di Israele perchè vorrebbe "solo" la distruzione di Israele.
Andrea d'Aloja , Roma
Cara Fiamma Nirestein, lei in televisione, per sponsorizzare la manifestazione di domani a Roma, ha avuto da ridire sul fatto che l'80% delle risoluzioni ONU sono contro Israele.Si è mai domandata che, se è così, ci sarà pure una ragione......Sabra e Chatila, solo per fare un esempio, non si può dimenticare così come voi ebrei non volete dimenticare quanto accaduto a voi e a molti altri esseri umani durante la Seconda Guerra Mondiale in Germania, Polonia, Russia, ecc..Così come ...non vi siete mai voluti integrare nei Paesi che vi hanno ospitato negli ultimi 2000 anni.Solo per fare un'altro esempio, i miei cari amici e parenti ebrei che risiedono da generazioni a Roma, prima si dicono ebrei, quindi romani e, infine, italiani, dimenticando che la religione è una libera scelta intellettuale mentre la cittadinanza una appartenenza ad una comunità umana, economica e politica.Quindi non vedo perchè l'ONU e tutto il resto del Mondo dovrebbero dimenticare o, meglio, non vedere quello che è sotto gli occhi di tutti da oltre 50 anni?Se Israele non avesse occupato (complici gli inglesi e gli americani) i territori palestinesi, questa manifestazione non avrebbe ragione di essere.Scrivo questo PER LA VERITA' in tutto il resto del MONDO.Andrea d'Aloja
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
Sempre comunque per Israele.Un bacio, e un abbraccio, Ilaria.
Paolo M. , Milano/Italia
Mi chiedo chi dei dotti ed illuminati partecipanti alla kermessedi domani al Tempio di Adriano (Roma) avrà il coraggio di citare, a riprova della "democraticità" d'Israele, il fatto che i primi due soldati di Tzahal sono stati condannati da un Tribunale Militare per aver usato un bambino palestinese come "scudo umano" durante l'infame operazione "Piombo Fuso" a Gaza.I due eroici guarrieri, militari della brigata Givati, rischiano fino a 3 anni di reclusione per aver costretto un bambino di 11 anni ad aprire alcune valigie sospette, che potevano contenere esplosivi...Evidentemente applicavano l'aberrante teoria secondo la quale é meglio che muoia un bambino palestinese piuttosto che far correre rischi a rappresentanti del popolo "eletto"...
Piero Mazzucca , Ravenna Italia
Quando penso al modo in cui lo Stato di Israele viene comunemente presentato dal mondo dell’informazione e trattato a livello internazionale, mi viene sempre in mente un detto francese: «Com’è crudele questo animale, se uno l’attacca si difende».Sì, Israele è considerato crudele perché ha sempre cercato di resistere e di rispondere ai continui e ferocissimi attacchi che gli sono stati mossi nella sua pur breve storia. E, ciò che è peggio, si è spesso trattato di lotte in cui era in gioco la stessa sopravvivenza del Paese.Israele è stato, ed è ancora costretto a combattere per sopravvivere di contro a nemici che lo circondano e che, in gran parte, insistono nel negargli il diritto all’esistenza.Di fronte a tutto questo, si può solo ammirare la grandezza mostrata da questo Stato, non tanto per l’efficienza militare (che è comunque una dura necessità), quanto piuttosto per la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico, il dinamismo sociale ed economico, la formazione e il mantenimento di una compiuta democrazia rappresentativa che garantisce a tutti i suoi cittadini le più importanti libertà. Ed è importante sottolineare che non si tratta di scontro insuperabile tra etnie o culture o civiltà o religioni. Mi ha fatto piacere notare come abbiano aderito all’appello anche arabi, anche islamici.Israele è una speranza per il mondo, in particolare per il Medio Oriente. L’unico Stato democratico della regione, l’unico Stato in cui cittadini arabi godono delle più elementari libertà – o di quelle che a noi, in Europa, sembrano le più elementari libertà.Infine, «Israele siamo noi».C’era bisogno di un’iniziativa del genere per cercare di rompere il muro compatto e aggressivo che soffoca una corretta informazione. Non so se i filoisraeliani siano una maggioranza silenziosa. In ogni caso, maggioranza o no, è bene che si facciano sentire, che escano allo scoperto, che testimonino la loro vicinanza al popolo di Israele.
Daniele Coppin , Napoli
Le dichiarazioni del Sen. Ciarrapico dimostrano, ove mai ce ne fosse stato bisogno, l'importanza di vigilare sull'antisemitismo, "sentimento" ancora radicato in parti, anche di alto livello culturale, della società italiana.Un motivo in più per partecipare alla manfestazione del 7 ottobre prossimo, considerato che l'antisemitismo e l'antisionismo sono due cancri che si alimentano a vicenda.Spero che a Roma saremo in tanti.Shalom