Contro la delegittimazione di Israele e l'appeasement sull'Iran

Parla Fiamma Nirenstein, promotrice di “Per la verità, per Israele”. "Gerusalemme è il dono morale del monoteismo"
Intervista al Foglio, 25 settembre 2010
Roma. Una manifestazione “Per la verità, per Israele”. Nel momento in cui all’Onu aumenta il tentativo di delegittimazione dello stato ebraico e nuove spedizioni “umanitarie” sono pronte a rompere l’isolamento di Hamas. La maratona oratoria si terrà il prossimo 7 ottobre presso il Tempio di Adriano a Roma, dalle 18:30. Hanno aderito politici, intellettuali e artisti, italiani e stranieri, fra cui il direttore del Foglio Giuliano Ferrara e Paolo Mieli, Roberto Saviano e Walter Veltroni, Shmuel Trigano e Farid Ghadry. Ad aprire la manifestazione sarà José Marìa Aznar, ex primo ministro spagnolo e presidente dell’associazione Friends of Israel.
Promotrice dell’iniziativa è la deputata del Pdl e giornalista Fiamma Nirenstein. “Vogliamo sollevare l’allarme più potente rispetto all’esistenza d’Israele, cioè la minaccia armata dell’Iran e dei suoi amici Hamas ed Hezbollah”, ci dice Nirenstein. “Lo sfondo fattuale alla delegittimazione d’Israele è la strategia dell’Iran. Ahmadinejad ha sottomesso l’Onu, così la più alta istanza mondiale è diventata una cassa di risonanza di vaneggiamenti pericolosi. Gli Stati Uniti hanno reagito con appeasement, aumentando l’eccitazione islamista. Gli armamenti di Hezbollah sono cresciuti a dismisura, Hamas può colpire Tel Aviv, Ahmadinejad può annunciare la fine d’Israele nelle sedi globali e noi gli stringiamo la mano. Qui stanno distruggendo pezzo dopo pezzo la struttura universalista e giusnaturalista uscita dalla Seconda guerra mondiale”.
Veniamo alla delegittimazione culturale. “E’ un lavoro enorme compiuto dal mondo dell’estremismo islamista che comincia con un viaggio di Arafat in Vietnam, dove il leader palestinese chiese al generale Giap cosa dovesse fare per universalizzare la questione palestinese. Giap disse ad Arafat: ‘Fate come noi vietnamiti,andate alla conquista degli intellettuali’. L’archeologo Barkai ha detto che la negazione di Gerusalemme come città ebraica è peggiore del negazionsimo dell’Olocausto. E ci sono riusciti in questa impresa di conquista. Un negazionismo paragonabile alla distruzione dei Budda in Afghanistan. Delegittimare la presenza stessa di Israele nell’area come patria del popolo che ha reso quel luogo basilare per la storia dell’umanità è giustificato dal rifiuto a riconoscere che gli ebrei abbiano un diritto a proclamarvi e a farvi fiorire il loro paese. Un diritto storico, perché il popolo ebraico vi è nato, vi ha vissuto secoli, vi ha fondato il monoteismo, un diritto morale che ha fatto fiorire democrazia e benessere. Per la cultura araba, non solo palestinese, la presenza ebraica seguita a essere illegittima, malvagia, a termine. Israele è pronto a riconoscere uno stato palestinese. E’ ora che il mondo arabo sia pronto a riconoscere uno stato ebraico”.
La delegittimazione è sparsa su tutto Israele, “inventandosi una crudeltà, un razzismo, una persecuzione, una volontà di conquista e un disprezzo della pace inesistenti. Sul caso della Mavi Marmara, la stampa globale ha accolto l’idea che gli ebrei avessero voluto attaccare e uccidere un gruppo di pacifisti”. La delegittimazione è persino sportiva. “Un gruppo di tennisti israeliani ha potuto giocare solo a porte chiuse in Svezia. Ad Hannover un gruppo di danza israeliano è stato preso a sassate da dimostranti che urlavano ‘Juden Raus’. In Turchia una partita di pallavolo è stata circondata da dimostranti violenti che urlavano ai poliziotti: ‘Non siate i cani da guardia dei sionisti, Allah ve ne chiederà conto’. L’unione dei lavoratori inglesi del settore pubblico ha passato una mozione per il boicottaggio di Israele. Un grande giornale svedese ha scritto che gli israeliani uccidono i palestinesi per rubarne gli organi. I supermercati d’Europa decidono di boicottare le merci ebraiche. I film israeliani sono contestati, così le sue scoperte scientifiche, i prodotti tecnologici, i suoi accademici sono cacciati dalle università. Anni e anni che Israele vede piombare dal cielo i razzi e nessuno dice nulla. Un politico israeliano non può atterrare a Londra senza rischiare l’arresto. Amnesty e l’Onu attaccano Israele ogni giorno, assieme al consiglio dei Diritti umani. Passa in cavalleria il fatto che la Spagna proibisca agli omosessuali israeliani di partecipare a un gay pride”.
E’ il diritto di esistere di Israele che è messo in discussione. “Non c’è diritto all’autodifesa, se Israele non si può difendere ed è condannato alla morte all’Onu. E’ un pericolo che corriamo tutti. Il mondo dovrebbe vergognarsi di come ha lasciato morire gli israeliani nei caffè, nei supermercati, nei ristoranti, quando si lodava sulla stampa la kamikaze venuta a uccidere famiglie intere. Questo moralismo mostruoso si rovescia sull’Europa tutta con l’antisemitismo che circola nelle sue città. Hanno distrutto il senso della lotta antirazzista, pensiamo a Durban. L’odio per Israele è la corruzione stessa della nostra civiltà”.
La manifestazione vuole anche portare in dono ciò che Israele rappresenta. “La delegittimazione nasce da invidia per il dono prezioso di identità e di moralità che la nazione ebraica possiede: un ragazzo israeliano pieno di vita e di voglia di divertirsi, di ballare, di viaggiare è concentrato con tutto il cuore sul compito di proteggere la sua casa, la sua cultura. Un famoso medico ‘colono’ (Arieh Eldad) per salvare un bambino palestinese bruciato da un’esplosione lavora giorni e notti, per mesi interi, in ospedale. A Gaza, fino al minuto prima di essere costretti a sgomberare, i contadini ebrei raccoglievano i pomodorini ciliegia e i fiori di serra. Israele è un faro di vita, quando la vita è il valore più problematico e in pericolo del nostro tempo, quello più invidiato e che scorre nelle vene di questo popolo costantemente sotto minaccia”.
Data la lontananza, partecipo spiritualmente alla Manifestazione. Difendere Israele vuol dire difendere la Libertà, la Vita e l'essere umano inteso come Persona. Poi,in quanto credente in Gesù Cristo, io,italiano, mi sento spiritualmente Ebreo, perchè Gesù è Ebreo,della tribù di Giuda: nacque in Betlemme di Giudea e soprattutto ritornerà in Gerusalemme. Il Dio di Israele ha sempre protetto e sempre proteggerà Israele e nessuno riuscirà a distruggerlo. Il Dio della Bibbia, come la storia ci insegna, ha usato e userà la cattiveria umana a vantaggio di Israele.
renata magarini , italia
Buona sera, io mi chiedo come fa una persona come lei che ama Israele a stare con questo governo???, ma crede veramente che abbiano a cura il futuro di Israele???, sono rimasti, per la maggior parte, fascisti! fanno solo finta di cambiare, ci pensi. con affetto renata magarini
Claudia Condemi , Roma Italia
Sono un'insegnante di scuola superiore di Roma. Da anni mi occupo di Shoah a livello professionale e di Israele a livello personale, sia da un punto di vista di tradizioni, cultura e di spiritualità. Io sono di fede evangelica e volevo farle sapere che oggi è il "day to pray for Israel", giorno in cui tutte le chiese evangeliche del mondo si leveranno in piedi per pregare per Israele. Nel mondo sono tanti, più di quanti si possa immaginare, coloro che hanno a cuore la sorte di Israele e sono felice di annoverarmi tra loro. Non potrò essere presente il giorno della manifestazione per impegni scolastici, ma sarò comunque presente per testimoniare il diritto di Israele di esistere e di vivere in pace, come ogni altra nazione nel mondo. Grazie per avermi dato la possibilità di esprimerlo. Claudia Condemi
Alberto Levy , Israele
seconda parte della risposta a Baldassi nella prima parte lo spazio era finito). Quindi stavo dicendo che in cambio di pace anche il Likud e' disposto a venire a dei compromessi con Abu Mazen, ma e' dall'agosto 2000 che Israele ha offerto parte del piano che oggi Natanyahu ha proposto ai cosiddetti "palestinesi", mentre dall'altro lato hanno risposto con la piu' grande guerra di sterminio anti-ebraico dai tempi di Hitler, con 20 attacchi terroristici AL GIORNO, sventati nell' 80% dei casi da tutti i cittadini di Israele. Io difendo il Likud e il governo, ma prego notare che ho sempre votato in Israele per il laburisti, tranne una volta, 15 anni fa, quando avevo votato Meretz. E tra l' altro anche sono ateo, ma sono ebreo e vivo l' ebraismo come l' appartenenza ad un popolo, ad una cultura, ad una storia, ad una religione, e ad un destino comune, che tanti non -ebrei non vogliono comprendere. In conclusione, e' giusto che vengano conglobati in Israele gli insediamenti di Ariel, Kiriat Arba e Gerusalemme est, perche' la risoluzione 242 aveva stabilito che una parte dei territori sarebbero potuti rimanere a Israele. La verita' e' che il mondo islamico non vuole la pace, e sono le dittature islamiche a non poter sopravvivere senza le guerre e l' odio antisemita che fomentano. Senza tale odio, i rancori delle loro popolazioni, che non hanno mai letto i libri piu' importanti della cultura moderna degli ultimi 300 anni - ed e' questa la vera radice dei conflitti mediorientali - invece di rivolgersi contro i loro governanti, vengono indirizzate verso Israele e l'Occidente.
Alberto Levy , Israele
Rispondo a Carlo Baldassi,che come tantissimi altri nel mondo non conosce bene la storia e crede ciecamente e acriticamente alle menzogne della propaganda anti-israeliana dei media mondiali.Signorino Baldassi,lei sa che la risoluzione n. 242 del 1968 o 1967,non ricordo la data esatta,aveva stabilito che Israele si sarebbe dovuta ritirare DA territori in cambio di pace?Non DAI,come dicono tutti i media internazionali anti-israeliani pagati dal petrolio e dalla vetusta ideologia terzomondista antiamericana,alleata implicitamente alla barbarie terroristica, ma DA territori, capito signorotto ? 1. LA PACE NON E' ARRIVATA, CON GLI ARABI, COSIDDETTI "PALESTINESI", che poi a ben vedere, in maggioranza sono arabi immigrati in Palestina tra gli anni 1880-1948 come conseguenza delle immigrazioni di ebrei, quindi Israele non e' tenuta affatto a ritirarsi fino agli esatti confini dell' armistizio del 1949. 2. Quei territori non sono "palestinesi" come dicono i media, ma sono "contesi"visto che fino al 1947 da quelle parti ci vivevano anche ebrei ininterrottamente da millenni (come a Hebron e a Gerusalemme est - dove le tombe dei miei bisnonni paterni sono state distrutte dai Giordani dopo il 1948). 3. Gli arabi si sono moltiplicati a dismisura in tutta Israele, spesso costruendo palazzi senza permessi legali, QUINDI anche gli ebrei hanno il diritto di insediarsi in territori della Cisgiordania dove risiedevano i propri nonni o avi. 4. Ma visto che tutti gli israeliani, compresi quelli del Likud, che per anni in Italia sono stati diffamati e attaccati da tutti i media, vogliono la pace, a differenza dei popoli arabi che senza la violenza e le guerre hanno delle difficolta' a mantenere i propri dittatori o terroristi sanguinari al potere, per arrivare a tale convivenza pacifica, gli israeliani sono disposti dall'agosto 2000 a consegnare ai cosiddetti leaders palestinesi la maggior parte della Cisgiordania, ad esclusione di Ariel, Gerusalemme est ecc. e' finito
Franco Marta (Opinionista del Giornale Avanti! sul , Roma
Cara Fiamma ti ringrazio di esserci, sono contento di condividere con te la battaglia della verità contro la menzogna. E' questa una lotta che, da anni, conduco dal giornale Avanti! cel quale mi onoro d'essere collaboratore.Sono vicino ai fratelli d'Israele e lo sarò anche se sarò solo."tristi sono coloro che chiamano buoni i malvaggi e malvaggi i buoni". Franco Marta
carlo baldassi , udine
ne avevamo già parlato, Fiamma.Da riformista credo che non si possa mettere in dubbio il fatto politico: Israele ha diritto di esistere nei confini del 1947. L'errore storico degli arabi è stato rifiutare la spartizione del 1947. E il crudele fondamentalismo islamico oggi soffia sul fuoco di miserie umane (i campi palestinesi) perciò va sconfitto. Se ricordi, ti ho scritto recentemente concordando sulla necessità di fermare- anche militarmente- la follia iraniana perchè minaccia il mondo libero, non solo Israele...Vanno garantiti due stati sui confini del 1947. Risarcendo gli arabi cacciati. Fin qui la politica.Ma vecchio ateo a me non fa nè caldo nè freddo qualsiasi religione e mi domando: se non ci fosse stato il sionismo (figlio di persecuzioni 'cristiane' di secoli) e poi la Shoah, ci sarebbe lo Stato di Israele?Tu mi avevi risposto giustamente: in fondo il sionismo c'entra con la religione, se togli la religione agli ebrei, cosa resta? Appunto..Su cosa si basa Heretz Israel se non sulle invenzioni religiose? Ci sono molti europei di cultura ebraica laica che non pensano affatto di andare in Israele. Ti segnalo solo un lavoro di due ebrei francesi: Gli ebrei hanno un futuro? (Dedalo editore 2003).Ci sono tanti occidentali di cultura ebraica ma non sionisti.Allora: riprendere la via politica e intanto fermare gli insediamenti di Nethaniau. E poi tornare ai confini del 1947. Vogliamo provare?
Roberto , Genova
io non sono ebreo ma mi sento accomunato a tutti gli israeliani: basta con questa nuova ondata di antisemitismo scatenata dai sinistrati, basta con questa campagna di odio che ora è stata legittimata da quella banda di buffoni dell'ONU.Mi sento come, voi sono un ebreo anche io allora! Israele per sempre!
ariella adler , trieste - italia
Non si può non esserci.
Mario Boninsegni , Massa - Italia
E' necessario sviluppare una campagna massiccia di informazione su Israele, e questo articolo è un buon inizio.
Marinella Mieli , Canada
Grazie Fiamma per quello che fai per tutti noi , mi dispiace non essere con voi ma abito dall'altra parte del mondo ma saro' presente con il cuore, con la mente e con l'anima , forza siamo in tanti tu sei la nostra voce per far conoscere la verita' a questo mondo antisemita, a questi denigratori di Israele kol a kavod che K.B. ti protegga
Tarves Tangerini , Modena
Gentile Fiamma Nirenstein,pur nell'esservi vicino e condividere la Vs iniziativa, purtroppo non potrò essere presente. Mi onora, dai primi nomi apparsi nel Suo documento, la presenza dei miei Dirigenti nazionali del Pd, e di tant'altra bella gente.Cordialmente.Tarves Tangerini- Modena
Antonio Donno , Lecce
Ci sarò.
Percy D'Elia , Roma Italia
Ma quali nazioni unite.......Sarebbe ora di chiudere questo ente inutile, che sperpera senza confini i soldiottenuti. Non parliamo poi delle sanzioni contro Israele e a favore di certi paesi dove ancora vige la decapitazione e la lapidazione. Bravissimi ONU!!!!!In tutti questi anni i loro interventi si sono sempre basati su chiacchiere e niente fatti.Un cordiale salutoPercy D'Elia/Roma
David Cassuto , Gerusalemme ISRAELE
Cara Fiamma sei brava ma purtroppo solanon ci sono molte fiamme che ardono nel mondo. Il silenzio del mondo corretto politicamente ricorda purtroppo l'indifferenza del mondo quando si perpetrava la terribile Shoa sul nostro popoloE` ora che questo nostro popolo si svegli prima che sia troppo tardi !
ben , torino
cara Fiamma,finalmente portare la verità.guarda, io sono stato ad agosto, in Israele e sono stato in schok per il fatto che i villaggi arabi sono allargati e in tutti ci sono le ville e costruzioni grandi. non sembra che i arabi in israele sono poveri o meno considerati.io sono nato in haifa e la vità li è fatta di ugualianza tra le popolazioni, che lavoroano nel municipio o in tutti i asspetti della vità.shana tovabenhttp://www.benalfa.it
Ilaria Arri , Rivoli (To), Italy
complimenti per l'iniziativa, a mio dire, bellissima.Mi fa molto piacere che stavolta si difenda Israele.Un abbraccio, Ilaria.
Miryam barda , Herzelya Israele
Fiamma kol hakavod !! Io vedo che Non per caso ti hanno chiamata Fiamma ... Infatti come il tuo nome la tua e' una missione che arde e che urla giustizia !!! Sai che in ebraico si dice : "mea pe' shelach le elokim " Amen ! Magari potessi partecipare alla manifestazione ma vivo in Israele e vi seguirò con il cuore e il pensiero . Grazie per tutto ciò che fai !
Annita , Torino
Carissima , brava e bella Fiamma Nirenstein. Da sempre la sua azione in favore di Israele, mi entusiasma. Ascolto con interesse i suoi servizi su Radio Radicale ed ora la seguo attraverso FB. Non sono una fanatica sionista, sono cattolica e praticante ed amo la giustizia e la liberta´, sentimenti questi non molto praticati . Vorrei essere a Roma per darvi forza. Lo faro´in una prossima occasione che spero non manchera´. Un caloroso abbraccio.
Ruth , Torino
Grazie Fiamma sei unica. Grazie per essere sempre prontaa contrasttare l'ingiustizia e menzogne su Israele. Mi dispiace di abitare lontano da Roma.Che D-o ti benedica.