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Conferenza dei Dissidenti: soddisfazione e tristezza

mercoledì 19 dicembre 2007 Generico 6 commenti
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Della nostra conferenza per i Dissidenti ormai sapete quasi tutto. Resta da ricordare, per me, la faccia di Amir Fakhravar quando ha detto che una volta uscito dal carcere dopo cinque anni di tortura bianca, non ha riconosciuto sua madre. Il volto di Saad Eddin Ibrahim quando ascoltava i politici europei che dicevano "come si fa sanzionare con troppa decisione Mubarak, quando i Fratelli Mussulmani stanno in agguato" e tornava al suo posto zoppicando terribilmente, il corpo invecchiato oltre misura a causa dei patimenti del carcere e della persecuzione. La disperazione di Kassem Jaafar quando si chiedeva pubblicamente, pensando al suo paese, il Libano, perché mai gli Israeliani non hanno attaccato la Siria salvando - diceva così - l’intero Medio Oriente; i silenzi del sudanese Ibrahim Mudawi Adam, a volte come pietrificato dalle storie di sterminio di cui era lui stesso il portatore, nel suo vissuto... C’è molto più di questo, seguiterò a raccontarlo. Per ora non resta che dire che siamo soddisfatti e tristissimi: soddisfatti di ciò che è stato detto, disperati per l’immensità del dolore che abbiamo toccato con mano, quello della mancanza di libertà e del diritto alla libera parola e movimento, le fondamenta della vita degna di essere chiamata tale.

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Gianni Riberi , Milano/Italia
 sabato 12 gennaio 2008  19:37:26

Amir e Wafa sono l'equivalente moderno dei partigiani e degli antifascisti.L'islamismo e' semplicemente il nuovo nazismo.



Mara , Italia
 martedì 25 dicembre 2007  01:20:45

[continua da prima]Il supplizio più sottile e psicologicamente distruttivo cui hanno sottoposto Amir è definito da Amnesty International "Tortura bianca", una forma di privazione del sonno sperimentata nelle segrete degli ayatollah e dei loro compari nordcoreani: otto mesi in una piccola stanza, senza finestre, con pareti insonorizzate, dipinte di bianco, luce bianca costantemente accesa, riso bianco come scarso cibo, somministrato da persone silenziose vestite di bianco, come lui......... come lui; proibito dire una parola. Quando fu riportato a casa, Amir non riusciva a riconoscere nemmeno sua madre. Nel 2004 scriveva sul suo samizdat, dalla prigione: "Abbiamo assistito alle esecuzioni dei nostri amici, altri sono stati torturati, alcuni sono al confino solitario da anni. Ma non siamo soli. Molti studenti hanno scelto di rivoltarsi e sacrificarsi perché un giorno l'Iran sia libero".(da Mara.1948, come lo Stato di Israele)



Mara , Italia
 martedì 25 dicembre 2007  01:19:36

La figura che mi ha colpita maggiormente -senza, sia chiaro, operare una sorta.gerarchia tra i dissidenti, che suonerebbe come minimo offensiva nei confronti degli altri- e sulla quale mi intratterrò più a lungo è stato l'iraniano Amir Abbas Fakhravar, 32 anni, scrittore e giornalista, fondatore della "Confederazione degli Studenti iraniani", leader del "Movimento Studentesco Indipendente", autore di tre libri, oltre che di numerosi articoli. Lo scorso giugno non è mancato all'appuntamento di Praga. E' il simbolo dei ragazzi che sorridono e si tengono per mano, sfidando lo sguardo da uccellaccio del malaugurio dell'Imam Khomeini che pare uscire dai giganteschi manifesti di cui le strade del Paese sono tappezzate. Amir è un bel giovane con gli occhi verdi e dall'aria timida, che, lì per lì, quando ti saluta e sorride, non immagineresti nasconda un carattere forte come l'acciaio; ha passato diversi anni (8, per l'esattezza) in prigione per il suo ruolo nel movimento studentesco, per i suoi scritti, le sue azioni di appassionato democratico. In prigione è stato torturato diverse volte. Qual'era la prigione? Quella di Evin, il famigerato luogo dove, tanto per fare un esempio tra le migliaia, nel 2003 è stata torturata a morte la dissidente irano-canadese Zahara Kazemi, un inferno che ha visto, negli anni passati, le "gesta" come torturatore del Presidente Ahmadinejad, nei giorni scorsi occupatissimo, come sappiamo, ad inviare auguri di Buon Natale a tutto il mondo dal suo blog personale. [...]



Francesca , Concordia Sagittaria (Venezia)
 domenica 23 dicembre 2007  21:08:16

Volevo ringraziarla, con lei tutte le persone che hanno reso possibile questa conferenza, perché mi avete permesso di conoscere delle persone davvero straordinarie! Ancora grazie.Per il sgnor Gabriele Levy: ho visto quel video e posso dirle che Wafa Sultan ha davvero coraggio e ragione da vendere!



carlo marino buttazzo , toscana
 domenica 23 dicembre 2007  10:03:03

hai ragione a dire "dissidenti" c'è aria di guerra fredda da quelle parti, e come diceva Mao "grande è la confusione sotto il celo, quindi tutto è perfetto".Sono ottimista che la pace ci sarà per convenienza e si potrà andare in lungo e in largo col cammello per il medio oriente



Gabriele Levy , Torino/Italia
 venerdì 21 dicembre 2007  04:29:06

Volevo segnalare un filmato di una coraggiosa donna siriana, tal Wafa Sultan, che ha avuto il coraggio di dire su Al Jazeera la verità sull'islamismo.Ora Wafa Sultan deve vivere nascosta e protetta dalla polizia, perche' gli integralisti islamici la vogliono uccidere.Fatele un omaggio guardando il filmato, e' con i sottotitoli in inglese qui:http://www.youtube.com/watch?v=ciOGS6r97oE



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