Comunisti e nazisti uguali? Significa dimenticare la Shoah
venerdì 10 aprile 2015 Il Giornale 3 commenti
Il Giornale, 10 aprile 2015 Si aggiunge alla biblioteca di brucianti discussioni, alle ferite ancora aperte lasciate dalla storia del secolo passato un'urticante legge Ucraina votata ieri e la risposta molto irritata del Centro Wiesenthal di Gerusalemme. Il suo direttore Efraim Zuroff ha ricevuto con sdegno un provvedimento di legge approvato a larga maggioranza (254 parlamentari della Rada sui 307 presenti) dal Parlamento ucraino e che compara per legge comunismo e nazismo, mettendo la memoria di ambedue fuorilegge allo stesso modo. Efraim Zuroff ha definito la decisione "Oltraggiosa, una grande bugia che trasforma i carnefici in vittime". Zuroff dice che "la decisione del Parlamento cerca di deviare l'attenzione dei crimini dell'Ucraina durante la Shoah ed equipara falsamente nazismo e comunismo" e aggiunge che l'Ucraina è solo l'ultima delle ex repubbliche sovietiche post comuniste che ha fatto passare una simile legislatura.
Zuroff ha ragione o torto? Ambedue le cose, si potrebbe dire. Ha ragione quando vuole mettere in evidenza l'interesse immediato dell'Ucraina ha mettere sotto accusa il regime comunista sovietico, è chiaro che vi è un'eco della situazione attuale quando si ricorda che l'orso russo ha dominato l'Ucraina dal 1917 al 1991 e che "quel regime è riconosciuto come criminale e accusato di aver promosso una politica del terrore statale", così dice la legge. E' giusto ricordare che c'è una atroce specificità nel fatto che il nazismo ha perpetrato l'Olocausto: rispetto a sei milioni di persone sterminati per motivi biologici dai carnefici alla ricerca di una razza pura, non ci può essere niente di più orrido. E' anche vero, anzi verissimo, che gli Ucraini furono volenterosi carnefici di Hitler pur soffrendone l'invasione, a Babi Yar, una delle più spaventose stragi naziste, la polizia ausiliaria ucraina fece la sua parte. Gli ebrei uccisi in Ucraina sfiorano il milione. L'antisemitismo ucraino è leggendario, ed è tuttora vivo.
Tuttavia, dal punto di vista generale la comparazione fra i due regimi totalitari e assassini più importanti del Ventesimo Secolo non è illegittima. La sofferenza che ambedue hanno inferto al mondo è immensa, il numero dei morti fatti anche dai russi pazzesco: Stephane Courteois, autore del "Libro Nero del Comunismo" valuta che i comunismi nel mondo abbiano fatto 100 milioni di morti. Difficile valutare se si numeri siano attendibili, certo il terreno coperto dai comunismo è immenso, basta pensare all'estensione e la ferocia della Cina. Ora, l'orrore ideologico del nazismo, pieno di idee di dominio razziale, di miti ariani, non è comparabile al pensiero originario del comunismo che cercava, però proponendo di fatto il dominio di un gruppo criminale, l'uguaglianza sociale. Un tratto specifico del mondo sovietico fu quello del completo sterminio di tutta la sua classe dirigente. Chiunque non fosse d'accordo veniva deportato o fatto fuori. E' probabile che con la legge votata ieri il parlamento ucraino abbia anche voluto vendicare in parte la strage comunista negli anni 30 di contadini, 5 milioni, solo perché possedevano qualche mucca o un paio d'ettari in più. Donne e bambini rinchiusi in zone ormai deprivate di qualsiasi cibo o bevanda, una delle più spietate stragi di innocenti, oltretutto perdurante nel tempo, le rare immagini ricordano , sì, i campi di sterminio. Insomma stalinismo e nazismo si sono somigliati, annusati, persino alleati.
Lo storico Nolte ha sostenuto che il nazismo è nato come conseguenza e sul modello sovietico. Quello che più influenza il pensiero moderno, tuttavia, è il concetto di "totalitarismo" che, elaborato da Hanna Arendt, porta fino alla dichiarazione di Praga di Vaclav Havel e al giorno della memoria delle vittime del nazismo e del comunismo che l'UE celebra insieme. Giusto? Sbagliato? Ne parleremo fino al secolo prossimo.
sabato 11 aprile 2015 17:03:04
Cara Fiamma, il male che i nazisti hanno fatto agli ebrei è unico. In questo senzo bisogna considerare il Nazismo il male assoluto. Ma nè il fascismo, nè il nazismo ci sarebbero stati senza la rivoluzione russa, il biennio rosso in Italia e la fondazione del Partito Comunista a Livorno. Una parte cospicua della popolazione terrorizzata dall'idea che i comunisti prendessero il potere si schierò coi fascisti che usarono metodi stalinani di dominio: polizia segreta, campi di concentramento, soppressione dei diritti umani. Oggigiorno sembra che l'antisemitismo sia più di casa nella sinistra che nei partiti di destra.
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
venerdì 10 aprile 2015 18:02:06
Cara Fiamma, secondo me, nella disamina che hai fatto sembra chiaro che la risposta, sostanzialmente, sia che sì, le due ideologie oggettivamente criminali siano allo stesso livello, anche se la Shoah ha una immagine particolarmente mostruosa nei suoi aspetti operativi (ma non nella quantità di vittime).----- Poi è chiaro che Hitler (che tra l'altro aveva nulla di “ariano” e, pare, avesse addirittura ascendenti ebrei fra i parenti) ha mostrato un carisma diabolico (ben contornato da collaboratori degni di lui).----- Anche Stalin aveva analogo carisma, paranoico il suo e assassino all'ingrosso, con il vantaggio di essere dalla parte dei vincitori della guerra (che scrivono la storia....) e, soprattutto, milioni di seguaci fanatizzati in molti Paesi (ricordo gli “altarini” con la sua foto e il lumino votivo nelle case, come per un santo....).------ Certamente i complici anti-ebraici in molti Paesi non sono mancati (Ucraina, Polonia, Balcani ed altri quando scatenati dal passaggio nazista, ma anche Francia e Italia nel loro “piccolo”) e la “onda lunga” anti-ebraica, camuffata da ostilità a Israele (pro palestinesi) permane tuttora e, guarda caso, ha forti sostenitori fra i “nostalgici” nazisti e gli ormai altrettanto nostalgici comunisti europei (camuffati da “intellettuali di sinistra” e “sinceri democratici”, anche ebrei. Dio li perdoni. Gli ebrei, non gli intellettuali.....”sinistre prostitute”, con rispetto parlando di quelle signore.....).
Fabio , Milano
venerdì 10 aprile 2015 13:18:10
Buongiorno,credo che non si tratti di dimenticare la Shoah, quanto di non fare una classifica di importanza tra le vittime delle due più nefaste ideologie del XX secolo.Inoltre non bisognerebbe, secondo me, fare un processo alle intenzioni e attribuire alla decisione del parlamento ucraino una motivazione diversa da quella che è stata chiaramente argomentata. In fondo anche la Polonia ha fatto la stessa cosa, avendo vissuto sia sotto il nazismo che sotto il comunismo, quindi si può dire che, dal punto di vista dell'esperienza diretta, si possano esprimere con cognizione di causa.La saluto con viva cordialitàAm Israel ChaiFabio Meardi