Fiamma Nirenstein Blog

CIÒ CHE I CATTOLICI NON CAPISCONO FECONDAZIONE LAICA

venerdì 9 giugno 2000 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein E’ una pura lista di luoghi comuni quella usata per vituperare il permissivismo, il lassismo, e persino la perversione della società laica che avrebbero portato al voto al Senato sulla legge per la procreazione assistita. Sarebbe bello che (staccandosi dalla politica e dalle sue effimere altalene) il mondo cattolico comprendesse un punto fondamentale: la società laica, lungi dall’ essere una società priva di valori, ne è una produttrice indefessa e a 360 gradi. È profondamente impregnata di valori che la religione non è mai stata in grado di dispiegare nel sociale. Essi hanno una forte radice nel tema della libertà , e non del libertarismo, come si sente dire spesso. Essi scaturiscono dall’ individuo, e non dall’ individualismo. Nella società laica e democratica il pluralismo dei soggetti di diritto si è moltiplicato enormemente: le donne ne sono il maggiore esempio, ma potremo parlare dei bambini, delle minoranze etniche e religiose, degli animali, degli handicappati: i reietti del mondo godono nelle società laiche di autentiche e ancorché imperfette parità . E quel che i cattolici non riconoscono, e soprattutto in questo caso, ed è peccato, è che questi valori sono in definitiva il frutto del meglio che la religione stessa ha saputo indicare all’ uomo moderno, e che la quint’ essenza della logica laica ha un forte contenuto spirituale. La cecità di chi non lo vede crea barriere politiche, e consente alla sinistra di far sua una vittoria che è invece di ogni cittadino liberale. In questo caso il nesso è evidentissimo: la fecondazione assistita anche eterologa, e la possibilità di procreare per le donne oltre i 40 anni, lungi dal portare un danno alla coppia e anche alla famiglia in quanto istituzione, l’ aiutano e la sostengono. Chi pensa alla fecondazione eterologa come a un fatto deviante non vede come invece la sua affermazione faccia parte di un pacchetto di valori positivi che riguardano la famiglia intesa come comunità di solidi affetti. Non si fa per sfizio o per consumismo. Non lo sanno soltanto coloro che credono che i diritti e i doveri si regolino con i carabinieri e con le leggi costruttive. Non lo sa cioè chi non ha una profonda fiducia nella democrazia: e l’ Italia ne ha sempre poca.

 Lascia il tuo commento

Per offrirti un servizio migliore fiammanirenstein.com utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.