Chi soffia sul fuoco dell’antisemitismo
Il Giornale, 18 novembre 2024
Il Papa, mentre tutto il mondo fronteggia la crescita violenta di un antisemitismo senza precedenti dalla Seconda guerra mondiale, col suo nuovo libro “La speranza non delude mai”, Edizioni Piemme, fornisce legna per questo fuoco. Una linea è subito diventata titolo di testa in tutte le lingue: suggerisce che debba essere indagato un presunto, possibile, fors’anche opinabile genocidio compiuto da Israele sui palestinesi a Gaza. Il sottinteso è l’intenzione genocida, ed essa altro non può essere che criminale, e quindi la guerra di Gaza, in realtà una indesiderata guerra di necessità dopo un attacco spaventoso, sia compiuta con un’intenzione maligna, eventualmente anche meditata. Forse il Papa è stato mal consigliato da chi immagina che il mondo cui egli parla sia intriso di pietismo populista, folle che ormai marciano sulle città del mondo con violenza, in nome di un fronte in cui la democrazia e la libertà non hanno cittadinanza.
Io non vedo così il mondo cristiano della gente normale, amica degli ebrei nel mondo democratico, che capisce invece che il termine “genocidio” porta sugli ebrei di tutto il mondo oggi un’ulteriore ondata di antisemitismo, disegna i cartelli su cui la Stella di David viene sostituita con la svastica mentre intorno folle inconsulte urlano “Free Palestine”, si assomma alla sovrapposizione di ritratti di Hitler con quelli di Netanyahu mentre Erdogan urla ai media che sono uguali, è il titolo di al-Jazeera o del Manifesto o persino del Guardian, tutti i giorni. Tornare a quell’accusa incrementa la moda imbrogliona di aggredire Israele e gli ebrei per compiacere il terzomondismo dell’ONU, soddisfare l’Iran, Putin, i cinesi… di certo i social e i talk show impazziscono di gioia. E questa esortazione del Papa ha una ragione concreta d’essere? Nessuna. Non solo i numeri dei morti a Gaza non sono certificati, dato che la fonte, inverificabile, è sempre solo rimasta quella del Ministero della Salute di Gaza: l’ONU che pure ci ha balbettato sopra parecchio, ci ha dato un quarto dei 40mila morti che in genere vengono menzionati: accertati sarebbero 8200. Invece l’unica cifra realistica, quella degli armati uccisi fornita da Israele, intorno ai 20mila, ci dice che la proporzione di civili uccisi, sarebbe uno a uno, la più bassa della Storia. Israele, come nessun altro Paese ha fornito aiuti militari e sanitari a tonnellate, ha cercato di non colpire la popolazione civile con accorgimenti di ogni tipo, mentre le condizioni di guerra rispecchiavano le parole di Sinwar: il sangue dei loro civili (mai rifugiati nelle gallerie usate, come gli ospedali e le scuole, solo per la guerra) è servito come scudo e per suscitare solidarietà ai combattenti di Hamas.
Genocidio c’è stato, ma è fallito: era la scelta di Hamas quando ha attaccato il 7 di ottobre, di uccidere tutti gli ebrei. Il termine sia stato coniato nel 1944 da Raphael Lemkin per descrivere le atrocità della Shoah e adottato nella legge internazionale del 1948 per criminalizzare “atti commessi con l’intento di distruggere un gruppo etnico raziale o religioso”, e mai è stato usato per stigmatizzare Fatah e Hamas che promettono “la costruzione di una Stato islamico e palestinese al posto di Israele”. Al contrario, è difficile immaginare che Israele abbia mai avuto intenzioni simili avendo accettato la partizione territoriale sin dal 1948, e via via da Camp David (1978) al 1995 (Oslo). Altra cosa, e sarebbe frivolo il pensarlo, è sanzionare che Israele combatta per la sua sopravvivenza contro il terrorismo. E comunque la presenza araba in Israele è cresciuta del 1182 per cento, mentre la presenza ebraica nei Paesi arabi è calata del 98,87 per cento. Là, si, c’è stata la pulizia etnica. A Gaza la popolazione dal 1948 poi è cresciuta verticalmente, e solo dall’inizio della guerra è cresciuta di 130mila unità circa. Il professor Robert Wistrich il maggiore storico dell’antisemitismo l’ha spiegato a fondo: “Holocaust Inversion”, il rovesciamento che fa degli ebrei i nuovi nazisti e dei palestinesi i nuovi ebrei, è la strada maestra nata con l’URSS e che dura fino ad oggi. Sarebbe tragico che la Chiesa imboccasse questa strada. Il consiglio di una giornalista ebrea qualunque: quella riga sarebbe meglio rivederla.
Israele purtroppo non ha altra scelta che la violenza. Questo papa terzomondista sembra filoislamico, sembra vivere in un mondo che non esiste
Angelo Calo'Italia , Italia
Non e' il pensiero di Papà Francesco ma di tutto il Clero.
Maria Venera , Italia
Carissima Fiamma Nirenstein, io sono cristiana molto amica di Israele e di tutto il popolo di religione ebraicaHo visto foto e video del 7 ottobre 2023 , solo una piccola parte e ne sono rimasta scioccataRimprovero solo a Netanyahu di non aver reso pubblici tutti i terrificanti filmati e le fotografieL'attuale Vescovo di Roma non è il vero Papa, il vero Papa Benedetto XVI, Papa in Sede impedita, non gli ha lasciato il "Munus petrino": questo pare volesse qualcuno al di là dell'Atlantico e questo ha dovuto fare per sbloccare le Banche della Città del VaticanoHo letto questo e lo ritengo vero anche perchè le dimissioni scritte in perfetto latino credo che siano pubbliche e quindi verificabiliUn abbraccio
Francisco Soriano , Italia
complimento, la seguo e sono concorde con quanto afferma. Il Papa è un antisemita
Federico , Italia
Buongiorno signora Nierenstein, seguo attentamente i suoi interventi e sto leggendo il suo ultimo libro per avere oltre ai pareri del mainstream ufficiale e fake ( a volte in tempi di propaganda estrema la linea tra le due versioni della notizia si fa sempre piu sottile) , il punto di vista di Israele oltre che da una fonte autorevole da chi la situazione la vive sulla propria pelle e non solo da dietro a una tastiera come lo scrivente , che puo' permettersi il lusso di sentirsi piu' buono o piu' bravo .Rimango tutt'ora molto confuso come credo la maggioranza delle persone ormai abituate al fatto che non esista più un noi e loro. Per secoli l' Europa e gli stessi stati al suo interno si sono divisi in o noi o loro , passando dopo l' ultima terribile mattanza dal noi e loro al noi con loro attuale ( per il noi e basta è ancora prematuro) e venire bombardati da immagini e notizie da dove a quanto è dato sapere in questo momento è possibile solo l' opzione o noi o loro è assolutamente destabilizzante per le sensibilità individuali comodamente sopite da anni . Un risveglio traumatico dove ancora da una parte figura Rachele che purtroppo deve piangere i suoi figli e non vuole essere consolata e dall' altra altre madri che devono piangere per i propri figli e incolpano di questo solo gli ebrei. Sinceramente da persona comune senza conoscenze specifiche sono riuscito a farmi più o meno un' idea superficiale migliore seguendo la serie FAUDA che mostra le operazioni di un' unità infiltrata composta credo da Drusi dello Shin Bet ancora più che dalle mille testate ufficiali e non. Per quanto riguarda l' antisemitismo per chi come me non è ebreo, senza malizia o cattiveria servirebbe un test perché come per ogni pregiudizio etnico religioso o altro nessuno si sente colpevole fin quando non è consapevole di cosa significa tale attribuzione. Grazie per la cortese attenzione buona giornata.
Raphael Luzon , United Kingdom
Genocidio, attraverso i secoli, e` quello perpetrato in nome della croce! Dalle crociate all'inquisiazione, al nazismo...!Silenzio sul tentaivo sempre in atto dei cristiani in nazioni islamiche, comprso territori palestinesi. Che Francesco si faccia dare le statistiche di quanti cristiani sono in meno in Nazareth e Betlemme...
Mino , Italia
Parole sante