Camera: insediato comitato permanente sui diritti umani
mercoledì 30 luglio 2008 Attivita parlamentari 8 commenti
Si è riunito oggi per la prima volta il Comitato per i diritti umani della Camera dei deputati. Lo comunica una nota dell'ufficio stampa della Camera. Il Comitato, costituito nell'ambito della Commissione Affari esteri e comunitari, e' presieduto da Furio Colombo (Pd) ed e'composto dai deputati Manuela Repetti, Margherita Boniver, Nunzia De Girolamo, Paolo Guzzanti, Riccardo Migliori, Fiamma Nirenstein, Enrico Pianetta, Alessandro Ruben, per il gruppo Pdl; Mario Barbi, Marco Fedi, Matteo Mecacci, Fabio Porta e Gianni Vernetti, per il gruppo Pd; Gianluca Pini, Roberto Cota e Gianpaolo Dozzo, per il gruppo Lnp; Ferdinando Adornato, per il gruppo Udc; Fabio Evangelisti, per il gruppo Idv, Ricardo Antonio Merlo per il gruppo misto.
Nella sua prima riunione il Comitato ha discusso e stabilito i punti di riferimento della propria azione di indagine, denuncia, intervento, presso la Commissione esteri e il governo in materia di rispetto dei diritti umani nel mondo e ha convenuto sui seguenti punti di orientamento: proporre all'attenzione del Parlamento e dell'opinione pubblica italiana e internazionale la violazione grave e continua della moratoria della pena di morte approvata a larga maggioranza dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e segnalare fatti di estrema gravita' come il rischio imminente di condanna a morte senza adeguato processo e difesa di Tariq Aziz in Iraq, riconoscendo l'importante iniziativa del partito radicale su questo grave rischio di esecuzione. Purtroppo, ha notato il Comitato, la moratoria e' ancora ampiamente violata, nel mondo, come dimostrano quasi ogni giorno la Cina e l'Iran, con molteplici esecuzioni.
Il secondo punto di orientamento e' richiamare tutta l'attenzione dei governi e dell'opinione pubblica dei Paesi democratici sul pronunciarsi senza notizia della prigionia del giovane caporale israeliano Gilat Shalit, ostaggio da due anni nelle mani di formazioni fondamentaliste palestinesi ostili a Israele e ad ogni progetto di pace che riconosca Israele.
Infine, il Comitato si impegna ad accertare, seguire, investigare la situazione e le condizioni di cittadini italiani detenuti a vario titolo e in situazioni piu' o meno legali in varie parti del mondo; si impegna, inoltre, a motivare il governo e le istituzioni internazionali a seguire senza
interruzioni o pericolose dimenticanze la situazione dei cooperanti italiani rapiti in Somalia nello scorso mese di maggio. (AGI)
domenica 12 ottobre 2008 17:46:20
Leggo con soddisfazione dell'insediamento della Commissione, spero che oltre a quanto ho letto nel testo ci si occupi fattivamente della storia degli Italiani detenuti all'estero, alcuni in condizioni disumani. Ho mio figlio detenuto in India il mio blog con la storia http://giovannifalcone.blogspot.comchiedo solo giustizia, è la mia battaglia e il mio motivo di vita adesso. Subiamo ingiustizie e suprisi inaudite e non ci possiamo fare nulla perchè dicono quei stati sono Sovrani, certo e le Leggi e le Convenzioni Internazionali? Falcone Giovanni
luca , bologna
mercoledì 6 agosto 2008 19:31:11
OLIMPIADI DELLA VERGOGNA!
pino , roma
venerdì 1 agosto 2008 17:35:27
In Indonesia dei teologi protestanti sono stati cacciati dalla scuola di teologia e rincorsi come bestie per le strade. Solo l'intervento, tardivo, dell'esercito li ha salvati dal linciaggio. Non avevano fatto altro che riunirsi per pregare. In questi giorni, in Pakistan i fondamentalisti islamici hanno distrutto decine di scuole femminili per impedire l'istruzione delle donne. Anche qui l'esercito è dovuto intervenire ed è scoppiata una vera e propria guerra.E' evidente che la strategia è produrre colpi di stato a ripetizione. E non si tratta di singoli ma di gruppi interi, di lotta ideologica mirata. Pulizia religiosa ed etnica. Così come la faranno con i cristiani e gli ebrei di palestina così con buddisti e protestanti in Pakistan ed Indonesia. Sono all'attacco e la Commissione deve difendere l'individuo si, ma non dimenticare di nascondere le motivazioni di razzismo religioso altrimenti tutto decade in un giusto, uamno ma politicamente sterile rivendicazionismo individuale. Ci vuole signora Fiamma un profilo alto. Bisogna parlare di ideologia aberrante altrimenti si tratterà solo di liberare alcuni ostaggi. Nei paesi islamici per ora anche gran parte della popolazione mussulmana è ostaggio di dittatori e fondamentalisti. Forza Fiamma. E forza anche agli altri senatori e deputati.
cossunicola , siena italia
venerdì 1 agosto 2008 16:35:23
Per il Canada so che il governo federale prima ha fatto finta di niente ora però di fronte all'indignazione generale per la evidente lesione dei diritti di una intera nazione ha bloccato la richiesta che veniva in Quebec dalle organizzazioni mussulmane. L'applicazione della shar'ia che sappiamo coinvolge i beni materiali e immateriali delle persone in un sistema di tipo razzista e discriminatorio ha costretto l'alta corte canadese a tornare indietro sui suoi passi. Ma bisogna vigilare visto che per sopravvivere ad uno scisma il vescovo di Canterbury si è permesso di compiere la boutade dell'ammissione di qualche leggina islamica nella giurisdizione inglese. Tutto questo mentre in Indonesia ed in Pakistan i gruppi nemmeno tanto fondamentalisti rapiscono bambine cattoliche per farle sposare a degli uomini adulti e farle diventare mussulmane a forza. Dico rapite perchè solo l'intervento dell'alta corte di Lahore le ha fatte liberare ed impedito che i genitori non le rivedessero più se non con il chador spose a sconosciuti a dieci anni di età. Le notizie di questo s chifezza che si consuma continuamente a danno anche di buddisti, protestanti e indù lo si trova facilmente sul sito serio e nondi parte www.asianews.itBrutta lettura a tutti. Grazie signora Nathan di avercelo ricordato.
flavia , roma
giovedì 31 luglio 2008 23:21:07
Ho letto su un sito e su un quotidiano inglese che non rammento, che in Canada il governo sta per autorizzare se non l'ha già fatto, l'applicazione delle leggi islamiche in una cittadina del paese a maggioranza mussulmana. Spero che questa notizia non sia vera perchè si tratterebbe di una cosa di una gravità inaudita per un paese occidentale. Ma il Canada è ancora un paese occidentale o è una nazione farsa? Come si può autorizzare su un lembo di terra occidentale l'eliminazione dei diiritti dell'individuo? Che il comitato veglia nella misura che gli è permessa, per favore. Buon lavoro Fiamma.
vanni stefanelli , italia
giovedì 31 luglio 2008 16:46:36
Signora Nirenstein gentilissima!Vedo con piacere che c'è Boniver con Lei nel comitato (che pena - per non dir di peggio - di solito questi comitati); non càpiti che un presidente conficcato lì magari per "gestire" le questioni a tendenza possa prevalere. Lavorate salde e risolute, e personalizzate SEMPRE le vostre denunce! Lei non può ignorare che non sono i drammi collettivi che muovono la coscienza (coscienza? facciamo "consenso" che è meno impegnativo) della gente, che li capta come nebulosi, bensì i drammi del singolo, con un nome e possibilmente un viso, che diventa simbolo di tanti. Non è per cinismo che lo dico, ma per realismo, perchè le cose vanno così. Muoiono e patiscono in Darfur , muoiono e patiscono in Cina (tanto per dirne due) moltitudini di persone, ma nella mente e nel cuore della gente non ci sono. Con quanto rispetto sia dovuto - se è dovuto - tutti sanno chi è Silvia Baraldini, ma nessuno sa delle galere iraniane: se sapessero chi è Mansour Osanloo? Anche se farraginosamente, confido d'aver detto abbastanza per illustrare il concetto.Faccia il suo duro lavoro e La perdonerò di fare un po' meno la giornalista rispetto a prima. Con stima e cordialità.
nathan carola , parigi milano
giovedì 31 luglio 2008 15:20:13
E' la prima volta che interagisco con questo sito e devo dire che sento per la prima volta aria fresca sull'informazione in Italia. Ammiro Fiamma per quello che scrive ma ho letto con gioia molti interventi e mi sembra che la realtà del medioriente e l'accerchiamento di Israele cominci a circolare anche fra i ceti culturali più avvertiti. Soo commossa nel leggere persone che non ebrei e per di più cattolici hanno a cuore le sorti di Israele e la difendono con tanto ardore e civiltà. Soprattutto sul tema dell'omicida della bambina israeliana liberato e dell'ambiguità dell'Europa verso Israele. Ho trovato anche interessante la discussione sui Rom.Ma io scrivo per il tema dei diritti umani.E su quel tema l'economia ha una rilevanza essenziale. Voglio informare sul fatto che i debiti dei paesi arabi per la guerra del golfo sono pagati da noi occidentali e dalle nostre banche con i nostri soldi comprando bond che poi sovvenzionano investitori arabi. Questi soldi, visto che non hanno odore ne colore, in mano alle banche islamiche vengono poi utilizzati in un sistema regolato da leggi antiliberali che si rifanno alle leggi coraniche. A causa di queste leggi, donne, bambine, etnie arabe considerate inferiori ad altre, non possono accedervi.Agenzie finanziarie americane ed europee hanno assicurato che questo flusso di denaro sporco perchè 'infedele' agli arabi va bene e non intacca il Corano.Bene. Ma la legge islamica sulle successioni e sui beni intacca ogni giorno l'utilizzo liberale di quei soldi che gran parte della popolazione araba non vedrà nemmeno in servizi. Questa non è forse una gigantesca ipocrita lesione dei diritti umani degli arabi?A lederli non è forse la legge islamica?E gli operatori americani non girano forse lo sguardo da un'altra parte facendo finta di non sentire e vedere?Ecco, perchè non cominciare a parlare delle contraddizioni fra libero mercato e legge islamica? Grazie ancora tutti gli amici di Israele.
Luca , bologna
giovedì 31 luglio 2008 11:14:51
AMEN