Fiamma Nirenstein Blog

Brexit. Ha vinto la generazione della memoria

sabato 25 giugno 2016 Il Giornale 7 commenti
 Il Giornale, 25 giugno 2016


Secondo la storiella, gli inglesi quando si profila un giorno di nebbia dicono: "Toh, guarda, il Continente è isolato". E adesso possono dire: "Toh, guarda come l'Europa si sente sola". Sì, gli inglesi si immaginano a volte come Alec Guinness nel "Ponte sul Fiume Kwai", vedono nella forma la sostanza, fieri, altezzosi e determinati fino alla fine. I giovani sono diversi, cittadini del mondo, meno carichi di storia e cultura nazionale. Ma per chi ha più di quarant'anni essere molto inglesi e poco europei sembra motivo di orgoglio. L'insularità dell'Inghilterra.

L’isola geograficamente, guardata dalle bianche scogliere di Dover, ma il suo immenso carico di identità la rende indispensabile, senza l'Inghilterra manca all'Europa un pezzo di identità così rilevante che il Continente sembra preso da una malinconia patologica condita da panico.

E' come se fosse ancora in corso la Guerra dei cent'anni, come se lo scisma dei Tudor dalla Chiesa seguitasse a disegnare la determinazione a distruggere qualsiasi dipendenza dal Continente, come se Margareth Tatcher col suo rifiuto della moneta unica e di Schengen fosse ancora là di guardia.
La vittoria del “no” all'Europa non è un fatto di classe, nè di interessi: è piuttosto un sentimento, una memoria, una scelta di vita. I giovani hanno perso mentre il mondo occidentale li esalta come leader supremi. Sono i giovani fra i 18 e i 24 anni che hanno votato per il "remain", e anche gli elettori fra i 25 e i 49 anni sono stati, secondo le indagini, favorevoli per il 56 per cento.

Ma è arrivata la vecchia guardia, fra i 50 e i 64 anni,che ha votato "out" per il 56 per cento e, sopra i 65, il 51 per cento. Non ha avuto peso fra di loro l'indicazione del sindacato persino nelle Midlands e nei vecchi distretti industriali.

Data l'età degli anti-europeisti si può dire che il voto è un voto di disagio economico come di nostalgia per l'Inghilterra unica, audace, che "stands alone" si erge da sola, come dopo la resa francese durante la Seconda guerra mondidale, contro Hitler; forte del suo orgoglio imperiale e militare, del suo orrido "pie" di fegato, della guida a sinistra, della birra al pub, degli aerei spitfire, di Virginia Woolf.

Gli anziani inglesi, al contrario delle generazioni cibernetiche, multimediali, multirazziali, multilingue che sono pronti a mescolarsi e a condividerei loro problemi economici con le difficoltà altrui, vedono l'UE come estranea e persecutoria. Le generazioni che hanno votato contro l'UE più che contro l'immigrazione e per la destra di Farage, hanno votato per il passato alla Churchill, non hanno paura di "lacrime sudore e sangue", ma odiano essere governati da un corpaccione che ha fra i 14 e i 15mila funzionari, mentre la Commissione Europea ha 25mila dipendenti, tutti con stipendi che variano fra i 2.300 e i 16mila euro. Come possono gli inglesi intonare in tedesco l'"Inno alla gioia" di Beethoven? Come possono sottostare ai quintali di regoline e leggette che l'UE produce in continuazione?

L'Italia seguita a pascersi delle citazioni del "Manifesto di Ventotene": c'è da dubitare che in Inghilterra si sia mai letto il Manifesto in cui lo Stato nazionale è descritto come il peccato originario, puzzolente di "patria e suolo", da superare contro "le disuguaglianze e i privilegi". L'Inghilterra non è su questa lunghezza d'onda. Ha invece sentito pesarle addosso la burocrazia impossibile delle istituzioni, le leggi, le carte.L'Inghilterra è stata più volte restia al tentativo di fondersi con gli altri membri UE.

Probabilmente l'azzoppamento morale dovuto al distacco del Paese che ha fondato democrazia e capitalismo è stato determinante per le difficoltà europee. Adesso comincia il secondo capitolo.

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Adriano Romaldi , Falconara Marittima (AN) ITALIA
 mercoledì 29 giugno 2016  19:25:29

Salute Dott.ssa Fiamma Nirenstein e grazie per le lettere grandi del suo articolo sull'uscita dell'Inghilterra dall'Europa. Avvengono, alle volte, dei miracoli, quando l'uomo non trova più una via di uscita da una situazione intricata nella quale ne va della propria esistenza. Lei ha parlato di quest'uscita come di un fatto di natura generazionale o di natura statistica; io la vedo diametralmente all'opposto. E' il risveglio da un incubo durato anche troppo le cui cause possono essere una gran mangiata di fritto ma, anche e soprattutto, da un'illusione di un Mondo migliore. Oggi in Europa comanda la Massoneria e coloro che ne fanno le spese, l'Inghilterra in questo è colpevole in primis, cercano di fuggire al più presto. Dove non si sa ma, intanto ci si incammina. Stia bene.



Piero , Southampton, Inghilterra
 domenica 26 giugno 2016  13:08:27

Cara Fiamma,Questo mi fa` molto dispiacere. Non so` cosa devo scrivere.,senza offendere quei esseri fascisti viveno con le memorie di un` impero dove tutti gl`altri erano "WOGS e "foreigners", non vuogliono ricordare, che ci sono altri nazioni i quali lasciarono la pelle a diffendere questi che sofrono sotto questo partito governante che stanno fare male a tutti gl`altri qui.



Nicola De Marco , Salerno Italia
 sabato 25 giugno 2016  16:18:04

Bisigna capire, rispettare e continuare ad amare gli Inglesi. Il loro voto non è stato contro l'Europa ma contro la burocrazia di Bruxelles e talune scellerate scelte economiche. Questo è un segnale importante che vale per tutti. Occorre rifondare l'Unione



giuseppe casarini , binasco (MI)
 sabato 25 giugno 2016  12:44:59

Analisi lucida e brillante.shalomggc



Aldo Tufano , Cuneo/ Italia
 sabato 25 giugno 2016  12:34:27

Se ami veramente qualcuno, lascialo andare, se torna, sarà per sempre. L'Italia ha sempre avuto un rapporto di amore e di odio, verso l'Inghilterra. Forse è perfino invidia per essere una Nazione orgogliosa e con radici profonde; quello che manca al nostro Paese. Forse la nostra voglia di essere come loro, ci rende perfino benevoli, verso le loro decisioni. Io personalmente li amo incondizionatamente. Sono sicuro che quando la paura di perdere la propria identità sarà passata, essi saranno felici di abbracciare, chi in fondo non hanno mai odiato.



Alessandro DISTANTE , Mesagne (Brindisi) - Italia
 sabato 25 giugno 2016  11:41:41

Bravissima Fiamma, è bella la Tua analisi, ma aspettiamo e vediamo! Anzi, let's wait and see! Tiro ad indovinare? Ecco, il mio guessing ... fra 12 mesi i Cittadini UK saranno pentiti e in Europa si troverà il modo per stare assieme di nuovo, dopo che ci si è liberati di un Prime Minister, uno fra tanti, che ama giocare con il fuoco e che ha perso, non rendendosi conto che ora ci sono le basi per il frazionamento anche di tutta la UK....... Ci vuole lungimiranza quando si comanda, e si deve far di tutto per unire e crescere insieme, piuttosto che dividere e perdere tutti! Un abbraccio, con grande ammirazione e stima per le tante riflessioni che scrivi e che leggo con gioia, su WEB, anche quando parlidi cose brutte, a volte orrende, che succedono nel mondo. Così è, cara! Alessandro Distante



maria angela gobbi , Italia
 sabato 25 giugno 2016  11:16:06

saì,ha vinto la generazione della memoria:quella che ricorda le bombe,le V2,Coventry...e non sopporta un'Europa COMANDATA dalla Merkel e compagnia:arroganti e prepotenti come sono i tedeschi quando hanno il bastone in mano...L'Europa era un bel sogno,ma ce l'hanno rovinata i burocrati e i "senza memoria"Pazienza



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