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Bombe sulla scuola Onu. Tregua impossibile a Gaza

venerdì 25 luglio 2014 Il Giornale 3 commenti

Il Giornale, 25 luglio 2014


Un altra tragica disgrazia ieri se abbattuta sulla guerra contro Hamas: nella località di Gaza di Beth Hanun qualcosa (Tzahal sostiene un missile palestinese che ha sbagliato strada, i palestinesi un proiettile proveniente da un carro armato ma non si sa ancora) ha causato l'esplosione letale di un edificio dell'UNRWA, causando la morte di 9 persone (cifra provvisoria) e un alto numero, ancora imprecisato, di feriti. E' una tragedia che immediatamente non solo i palestinesi ma anche la stampa internazionale hanno attribuito a intenzioni malvagie degli israeliani.

Le voci di condanna si moltiplicano. La verità è però complessa: l'esercito non ha nessun interesse nè intenzione di colpire dei civili palestinesi, al contrario di Hamas che invece cerca in tutti i modi il sangue dei civili israeliani. Mentre si cerca in queste ore di capire, conviene ricordare che le strutture dell'organizzazione dell'ONU per i profughi palestinesi come tanti ospedali, scuole, case di Gaza, sono statein questi tempi usate come deposito d'armi e centro di organizzazione di Hamas. L'hanno denunciato gli stessi impiegati dell'organizzazione, denunciando che in due scuole erano stati stoccati centinaia di missili. La disgrazia di ieri, getta sale sulla ferita della decisione presa ieri dal Consiglio dei diritti umani, (UNHRC) dell'ONU di stabilire una commissione d'inchiesta per stabilire se Israele sia colpevole di crimini di guerra. Una pretesa molto pesante, certo non nuova, una specie di fissazione ripetuta. Non è del tutto chiaro perchè il Consiglio dalla sua nascita ritenga suo compito primario aggredire lo Stato d'Israele. Stavolta si poteva sperare che ci andasse un po' più piano: Ban Ki-moon, in fondo il suo capo (anche se la commissaria è Navy Pillay, una signora afro-indiana intessuta di odio per lo stato ebraico) aveva appena, a fianco di Netanyahu, tenuto un' inusitata presa di posizione sostenendo la piena responsabilità di Hamas e il diritto di Israele a difendersi.

Oltre al desiderio di fungere da mediatore come Kerry e il presidente egiziano Sisi, forse Ban Ki-moon era stato spinto da buon senso condiviso anche dall'Unione Europea, e dagli Stati Uniti tutti, anche in queste ore alla ricerca di una tregua che potrebbe essere boicottata proprio dalle posizioni del Consiglio, col suo proverbiale disprezzo onusiano per lo Stato ebraico. Hamas ha irrorato la popolazione civile di tre quarti d'Israele con 2.400 missili paralizzando la vita di un intero paese, spargendo distruzione e terrore. Quando Israele ha reagito Hamas ha usato senza freno i suoi cittadini come scudi umani, piazzando i suoi depositi di missili, i suoi lanciarazzi, le sue gallerie fra la povera gente di Gaza. Ma il consiglio non conosce nè storia nè buon senso: 29 paesi hanno votato a favore, 17 si sono astenuti, solo gli USA hanno votato contro la criminalizzazione di Israele.

Anche l'Italia non ha avuto il coraggio di votare contro, cosa che invece fece quando nel settembre del 2009 il Consiglio votò la risoluzione del giudice Goldstone sulla guerra di Gaza "Oferet Yezuka": stabiliva che Israele era un criminale di guerra. Pochi mesi dopo, con un famoso articolo sul Washington Post il giudice ritrattava le sue conclusioni, spiegando che erano costruite sulle testimonianze delle ONG che avevano tutto l'interesse a descrivere come civili gli armati di Hamas, e a celare l'uso dei civili come scudi umani. Ma non è servito a niente, ci risiamo: allora una serie di politici, fra cui Tzipi Livni, la leader dello schieramento per la pace, e alcuni rispettati militari si trovarono a rischio di essere arrestati ogni volta che mettevano piede all'estero. Una volta a Londra dovettero restare dentro l'aereo appena atterrato, per decollare di nuovo, inseguiti come criminali, verso Israele.

Nel 2002 dopo un migliaio di uccisi dal terrore dell'Intifada, l'allora "commissione" per i diritti umani si rifiutò di condannare il terrore. Nel 2013, con tutte le stragi siriane, le teste tagliate, le crocifissioni, il Consiglio ha dedicato a Israele quasi metà delle sue risoluzioni, 45 su 100! E così anche nel 2012, 39 su 91.Un automatismo mortale per il senso morale di tutto il mondo, che l'ONU dovrebbe difendere dall'ingiustizia. Nel marzo scorso in un solo giorno il Consiglio ha votato 5 risoluzioni antisraeliane, un episodio non inconsueto. Su 17 sessioni urgenti, mentre si moltiplicavano le centinaia di migliaia di morti per terrore e guerre ci inondava, sette sono state dedicate a Israele e, per confrontare i dati, solo 4 ai massacri siriani di 150mila persone. Israele cerca in queste ore la verità su Beth Hanun, il Consiglio solo la prossima bugia.



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Guido , milano italia
 venerdì 25 luglio 2014  22:09:16

Cara Fiamma l'onu è succube degli arabi perché hanno il petrolio e possono comprare con i loro soldi anche le coscienze delle persone ignoranti e regimentate sin da piccoli all'odio in questo caso verso gli israeliani.



Francesco , Roma
 venerdì 25 luglio 2014  20:41:01

Niente tregua con Hamas. Questi subdoli individui marci fini al midollo, chiedono ora tempo per riorganizzarsi, per rifornire i tunnel di razzi, per sostituire i loro morti con le riserve. Niente tregua proposta da quella America che non ha mosso un dito per prevenire questo scontro e quasi, quasi, deprecava la vittoria di El Sisi in Egitto.Non diamo retta a questi ottusi degli USA.Guardate quel furbo di Putin; si fa i fatti suoi e nessuno gli dice niente. Un altro po si riprende l'Ungheria e la Cecoslovacchia ... perchè nessuno muove un dito quando Putin agisce. Ricordiamoci della figura di merda che gli USA hanno fatto con quell'altro fetido uomo di Assad in Siria. Ha gasato centinaia di civili e gli Usa gli hanno solo detto di "non farlo più". Vergogna USA.Affidiamo le sorti d'Israele agli israeliani!Solo combattendo questi criminali si può tentare di avere la pace.



Silvio Riva , MILANO - ITALIA
 venerdì 25 luglio 2014  14:39:38

Cara Fiamma, non so cosa appureranno le indagini sulla scuola bombardata, ma è solo un tragico tassello in più del dramma in atto.Allam ricorda oggi agli "smemorati" l'essenza del pericolo che si sta dilatando nel mondo, legato alla messa in pratica di "precetti" del Corano."Precetti" che, all'inizio dell'Islam, hanno fondato, "educato", giustificato ed incoraggiato i seguaci all'odio, alla ferocia, alla determinazione fanatica che sono state alla base delle conquiste musulmane. Una ideologia di morte e distruzione (devastante e disumana come tutte le ideologie e, in tempi lunghi, auto-corruttiva ed auto-distruttiva come ha mostrato la storia, ed ha accennato Samir Khalil).Ma noi abbiamo a che fare con il "qui ed ora": non dobbiamo permettere che qualche centinaio di migliaia di terroristi fanatici (con varie sigle), fortemente armati, finanziati e mediaticamente-politicamente supportati, possa tenere in scacco eserciti di milioni di soldati.Ci vuole il coraggio della impopolarità (a fronte di un pubblico disinformato di "anime belle" sempre comprensive e ben disposte verso quei delinquenti): i nostri eserciti devono essere messi in moto perché di tutti quei fanatici resti solo il triste ricordo.E' stupido appellarsi alla "democrazia": i rappresentanti O.N.U. che sostengono quei criminali devono essere rimossi, cacciati, per "apologia dei crimini", come fossero risposta giustificata ad Israele per la SUA violenza (e non il contrario, come invece è).E' necessario che, anche se non ci fa certamente piacere, ci ficchiamo in testa che SIAMO TUTTI IN GUERRA.O vinciamo noi, o vincono LORO.Cosa preferiamo?



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