Barbarie in Israele: trucidati i tre studenti rapiti da Hamas
Il Giornale, 01 luglio 2014
Come una madre che non vuole sapere della morte del figlio e fugge quanto più lontano, così ieri Israele ha evitato di dare la notizia anche dopo ore che Al Jazeera e Al Arabiya avevano annunciato che i ragazzi rapiti per cui da due settimane si prega e si trema sono stati ritrovati morti.Si fa così in Israele: prima sono stati avvertiti i genitori, che non apprendano dalla televisione l'accaduto. Naftali Frenkel, 16 anni, Gilad Shaar, 16 anni, Eyal Yfrach, 19 sono stati abbandonati insepolti dai loro rapitori, terroristi di Hamas, islamisti estremi, a dieci chilometri da dove erano stati rapiti, tre studenti che tornano a casa da scuola chiedendo un passaggio. Pochi minuti dopo essere stati rapiti sono stati ammazzati, tutti e tre. Dai titoli sulla stampa palestinese si è potuta notare la soddisfazione e l'incitamento popolare, ogni giorno, nonostante la condanna di Abu Mazen, per il rapimento di tre «uomini ebrei», tre settler, tre odiati usurpatori, tre mostri occupanti, che osavano tornare da scuola calpestando il territorio della sacra umma islamica che gli ebrei non devono abitare, possedere, abitare, neanche quando tornano a casa da scuola.
La morte dei ragazzi è una verità micidiale sulla realtà attuale, sulla pace, sulla vita della gente che abita quell'area. Israele non si riprenderà presto, i teenager uccisi erano figli di ciascuno: ha cercato con tutta la sua anima quei tre ragazzini, notte e giorno. Come ha detto una delle mamme parlando di loro erano semplicemente dei ragazzi che giocavano a ping pong, suonavano la chitarra, erano oggetto della cura estrema delle loro famiglie, come i nostri ragazzi attraversano da bambini la strada per la mano, avevano mille sogni, uno di loro aveva la passione della cucina, voleva essere uno chef. Nessuno, in Israele, né le famiglie, né i compagni di scuola che abbiamo incontrato, né i politici, hanno mai detto una parola d'odio sui rapitori. Si sono riempiti per loro le sinagoghe e le grandi piazze laiche, come Kikar Rabin a Tel Aviv, i soldati hanno battuto tutta l'area spostando letteralmente ogni pietra, penetrando in ogni casa a rischio della loro vita, in zone come Halcul e Hebron che sono la serra di Hamas, mentre i giudici, i giornali, osservavano con giustizia e severità ogni loro mossa nel campo palestinese.
I genitori dei tre ragazzi non hanno mai smesso di presentarsi in pubblico ordinati e calmi, grati, persino sorridenti. Tutta Israele non pensava che a loro senza perdere la testa, il Capo di Stato Maggiore diceva la sera «Cercateli come fossero vostri fratelli, ma stanotte nelle case di Hebron ricordatevi che ci sono anche molti che non la pensano come Hamas». Forse. Ma quello lo spettacolo che offre questo assassinio è quello di una società da cui l'odio ribolle eguale a quello fanatico in Siria, in Iraq, la malattia dell'Islam estremo di Hamas qui è diventata, e non per la prima volta, assassinio di bambini. Li hanno presi per ammazzarli, non hanno nemmeno provato a utilizzare il rapimento per ricattare il governo e ottenere, come fecero con Gilad Shalit e tanti altri, il rilascio di prigionieri. Il rapimento è stato un modo di umiliare, di mettere in ginocchio, di fare uno sberleffo a un Paese che mette nella sua difesa un punto di onore, lo scopo però era ammazzare tre ragazzini che tornavano da scuola.
Abu Mazen adesso capirà che la sua alleanza con Hamas, tanto da formarci insieme un governo, è stata un'alleanza con assassini pericolosi anche per lui? Saran capaci Obama o l'Europa di vedere quanto è indispensabile per Israele difendersi dai nemici senza limiti che la penetrano e la circondano? La scelta di uccidere Naftali, Gilad, Yfrach è frutto della volontà di terrorizzare Israele, e piegarlo sul suo dolore. Non funzionerà, ancora una volta Hamas si illude di poter piegare gente che persino dopo la Shoah si è arrotolata le maniche ed è riuscita a far fiorire il deserto e a combattere in nome della vita del popolo ebraico. Così sarà anche questa volta.
Tre studenti che per tornare a casa dopo la scuola fanno autostop sono simbolo di fiducia nel prossimo e innocenza, sono segno di gioioso senso di appartenenza al mondo e al genere umano. Il tradimento di questa fiducia è destabilizzante e disumano. Come mamma non ho pensato ad altro dal momento del rapimento. Sono addolorata, e preoccupata. Ma in questo momento i miei pensieri sono tutti, e solo, rivolti alle mamme dei tre ragazzi.
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
Cara Fiamma, dimenticavo: il luogo del ritrovamento entro una decina di chilometri dal punto del rapimento lascia perplessi.Sembra di capire che i corpi fossero ben visibili sul terreno, ed è quindi improbabile che una ricerca capillare sul territorio possa non averli visti prima.Ne consegue che potrebbero essere stati portati lì dopo l'assassinio: ma questo restringe la zona in cui può essere avvenuto (considerando i controlli su tutte le strade subito dopo il fatto), e forse aumenta la probabilità di scoprire gli assassini.Chiaramente non è in gioco una semplice vendetta, che non restituirebbe la vita ai ragazzi, ma la concreta affermazione che gli assassini ed i loro mandanti non possono sperare nell'impunità, scoraggiando il ripetersi di questi crimini.
vittorio dindelli , torino
Commosse,commosse condoglianze alle famiglie e a tutto il popolo.
antonio fanone , italia
voglio esprimere il mio dolore e disdegno a questa barbarie senza fine, ancora non ci si rende conto dei pericoli in cui andiamo incontro se non si prendono decisioni serie e decise, pratico la Tunisia da parecchio tempo per motivi di lavoro con mille difficoltà, non riesco a capire come le autorità preposte Italiane cerchino ancora di favorire rapporti commerciali, industriali etc con questa gente, qui non ci sono regole, non c'è legge alla faccia della reciprocità che si sbandiera senza vergogna, condoglianze alle famiglie e al popolo di Israele per questa vergogna umana
Silvio Riva , MILANO - ITALIA
Cara Fiamma,il dolore per l'ennesimo delitto dei delinquenti islamici non toglierà lucidità e determinazione alla reazione di Israele.Mentre preghiamo per i tre innocenti, è giusto chiedersi se c'è un senso, anche se perverso, che spieghi questo esito.Si pensava, ragionevolmente, ad un rapimento per chiedere un riscatto in termini di prigionieri terroristi.Questo assassinio non porta alcun vantaggio per Hamas, se non quello di impedire ai palestinesi "moderati" qualunque accordo pacifico con Israele.I terroristi, se non arrivano al potere, devono tenere alta la tensione per poter sembrare "indispensabili" al loro popolo.Ora non si vede come Hamas possa sedersi attorno ad un tavolo per trattative con Israele.Mi pare che l'assassinio possa solo portare ad un aggravamento della situazione pregressa.Tra l'altro è stata una facile "profezia" la citazione del "califfato mondiale", che i Kaedisti hanno proclamato nelle zone occupate in Iraq.Soffiano venti di guerra: che Dio ci aiuti.(Un tempo si definiva "Dio degli eserciti", poi i "pacifisti" hanno ispirato la trasformazione in "Dio dell'universo": ma è il primo che viene citato nella Sacra Bibbia, ed è Lui che preghiamo.
marelli roberto , bollate
bravissima fiamma nirenstein,anche questa volta,come le altre, mi trova perfettamente d'accordo con lei.una sola cosa vorrei suggerirle:vista la sua militanza e frequentazioni politiche, alzi la sua voce nei confronti di tutta quella feccia di fascisti neri/rossi, catto-comunisti, difensori dei terroristi palestinesi ed integralisti islamici. che trovano nel 95% della nostraclasse politica, un insano alleato.con profonda stimar. marelli
Littini Massimo Giorgio , Milano
Lei crede che chi non rispetta i propri figli possa rispettare quelli degli altri?Cordiali saluti,come sempre e per sempre...
Daniel G. , Genova - Italia
Un proverbio popolare dice che il pesce puzza dalla testa. L'arroganza di Hamas è dovuta al fatto che l'inquilino della Casa Bianca è incapace di sostenere i valori che l'Occidente tutto condivide. Purtroppo i tre giovani israelini non sono le prime vittime di tanta arroganza e non saranno nemmeno le ultime.Alle loro famiglie e a TUTTO ISRAELE ogni forma di umana solidarietà
giuseppe casarini , binasco (MI)-Italia
Non funzionerà, ancora una volta Hamas si illude di poter piegare gente che persino dopo la Shoah si è arrotolata le maniche ed è riuscita a far fiorire il deserto e a combattere in nome della vita del popolo ebraico. Così sarà anche questa volta.Sì parole lapidarie e ben dette!shalomggc
patrizia russo , roma
Credete veramente che Abu Mazen capirà?Israele ha il triste destino di essere condannata a vincere sempre o a scomparire.
Mafunda , Roma
Piango per i tre ragazzi come se fossero figli miei e vorrei strapparmi i denti di bocca.E' stata superata una soglia che si doveva superare.Avete liberato centinaia di terroristi per liberare Shalit.Ora siete autorizzati, previo voto della Knesset, a giustiziare centinaia di terroristi (moltiplicato per tre).Si chiama legge del contrappasso.Il Governo presenti un apposito provvedimento e se lo faccia approvare.Sarete più rispettati e non ci proveranno più.
Ferruccio Barbieri , Mantova
Questo è il momento del raccoglimento, della partecipazione al dolore delle Famiglie ,alla vicinanza ad Israele . Tre giovani piante sono state strappate alla vita , per loro non ci sarà più un futuro.Ma sono certo che si è macchiato materialmente di questo crimine, che coloro che l'hanno progettato e permesso non potranno goderne a lungo . La Giustizia di Dio,la Giustizia d'Israele li raggiungerà.