AMORI E VITTIME
venerdì 11 agosto 2000 La Stampa 0 commenti
Fiamma Nirenstein
AMO molto le mie bambine: e loro lo sanno bene. Sanno anche quanto
ho
sofferto che l’ ambasciata non me le abbia mai lasciate incontrare» .
Ci ha
colpito ieri la voce accorata del padre di Erica raccolta dal
telegiornale,
il suo tono di sconfitta, eguale per chiunque prenda un terribile
calcio
dalla vita.
Ci ha portato alla mente molti episodi per così dire normali di
separazioni:
tutti soffrono quando le mogli si strappano dai mariti e viceversa,
proprio
come Esham; tutti piangono quando i bambini pagano il prezzo di
errori
indotti dalla passione, dall’ illusione che l’ amore possa vincere
qualsiasi
difficoltà , abbattere barriere religiose ed etniche. La sofferenza di
Esham
deve rendere cauti e pietosi nel giudicare persino la terribile
avventura
conclusasi positivamente di Stefania, Erica e Marta.
Tuttavia, anche se Esham fosse la persona più buona del mondo, anche
se ogni
essere umano è eguale all’ altro, sarebbe errato ritenere di
conseguenza che
ogni cultura sia equiparabile: noi viviamo in una civiltà che solo
alla
prova dei fatti misura la grandissima acquisizione della parità dei
sessi
all’ interno della coppia, del valore della donna nella famiglia e
nella
società , dell’ importanza d’ essere in due a decidere l’ educazione dei
figli,
insomma della sua grande forza ideologica. Ci sembra a volte di
essere
deboli, intrisi di consumismo, ma possediamo valori molto robusti e
per noi
tanto normali che non ci è quasi possibile immaginare che una persona
che
amiamo, anche se di altra cultura, non li possa alla fine
condividere.
Da qui nascono fraintendimenti che solo anni di consuetudine e
tessitura
oppure di scontro potranno forse un giorno vincere. Per ora Esham è
vittima
della sua cultura orientale e Stefania è stata una vittima della
concezione
romantica dell’ amore, propriamente occidentale. Ora lei ce l’ ha fatta
a
tornare a sé stessa. Ma l’ incontro non è avvenuto: solo anime
grandissime,
al giorno d’ oggi possono compierlo al di là degli stereotipi e delle
dichiarazioni di buona volontà .