Albright la sostanza innanzitutto
domenica 29 dicembre 1996 La Stampa 0 commenti
Madeleine Albright, la prima donna segretario di Stato degli USA, il
ruolo più importante dopo Clinton, è un trionfo di emancipazione
senza retorica, di sostanza contro la forma: su di lei, piccola,
grassoccia, sessantenne, vestita di rosso, l'eloquio spoglio, niente
hanno potuto i miti del corpo, della femminilità imbellettata e
videoconforme. Profuga cecoslovacca, dal nazismo e dal comunismo, sa
molto bene cosa siano i diritti umani, e li difende accanitamente.
Quando Castro sparò su due aerei civili americani, esclamò all'Onu:
significa soltanto essere codardi. Pare che sia allora che Clinton
ha deciso di farla ministro degli Esteri. Fiamma Nirenstein