Ahmadinejad, un uomo belva. L’ha capito anche la Ue
Il Giornale, 21 aprile 2009
E adesso, per favore, non rientrate in quella sala, rappresentanti della Francia, della Norvegia, dell’Ungheria. Restate fuori dalla trappola antisemita di Durban 2, lasciate per sempre la marea nera delle parole di Ahmadinejad, che in apertura ha di nuovo predicato odio e distruzione. E perdonate, ma l’Italia non può che dirvi oggi: ve l’avevamo detto. E può anche aggiungere: non era facile superare il tabù dell’Onu, la vacca sacra che quando chiama a raccolta esige sempre una risposta conformista, uno scatto sull’attenti in nome della retorica universalista; e qui, l’Onu seguitava a suonare, per chiamare tutti a raccolta, il campanello della battaglia contro il razzismo, una battaglia così importante per tutti noi.
Ma noi chi? Era chiaro che per le commissioni che preparavano il documento introduttivo, per i violatori seriali di diritti umani Iran e Libia, il razzismo era una pura scusa, come lo era stato ai tempi di Durban 1. Noi che ci crediamo, che viviamo nelle democrazie, che davvero pensiamo che il diritto e l’integrità morale debbano illuminare la strada, volevamo una conferenza contro il razzismo, condivisa anche dal resto del mondo, ma esso non ci crede. Quel mondo è infatti dominato da dittature e violenza e pratica il razzismo, sia etnico che religioso. L’Italia, però ha avuto coraggio. A Ginevra, che dal tempo del primo diritto internazionale umanitario del 1864 ha lavorato duro a tante convenzioni per aiutare a far luce nel mondo, si stava preparando una conferenza di confusione e di odio, contro Israele e anche contro gli Usa nonostante Obama, come si è visto ieri nel discorso di Ahmadinejad. La conferenza è in realtà, sia chiaro, una fanfara di guerra in favore del terrorismo, quello dell’era nuova di Ahmadinejad. L’Italia ha letto la storia e il presente, e ha compreso che andare a Ginevra era un grosso rischio morale e politico. A Durban 1 i cortei delle Ngo marciavano sotto l’effigie di Bin Laden. Quattro giorni dopo la sua conclusione ci fu l’attacco delle Twin Towers.
Questa conferenza di Ginevra è di fatto cominciata domenica con una riunione di Ngo che programmavano un «movimento di resistenza europea» sulle tracce di Hezbollah e di Hamas. Poi, per la parte ufficiale è arrivato Ahmadinejad: a Ginevra come a Durban il programma è ambizioso. Ingenti forze vogliono aprire sotto l’egida dell’Onu una immensa campagna antisemita sullo sfondo della nuova ambizione atomica iraniana, così da fornire il crisma dell’Onu allo scopo di distruggere Israele. La fuoriuscita dell’Italia aveva portato al risultato di un documento di matrice soprattutto olandese che avrebbe potuto, con ancora un po’ di lavoro, essere accettato da tutti se solo l’Europa l’avesse sorretto all’unisono. Il documento non formulava criminali, univoche identificazioni fra Israele e il razzismo, non impediva la libertà di critica alla religione per difendere l’islamismo, non impediva la definizione di omofobia come di un pregiudizio razzista. Se solo l’Europa, che nelle sue assemblee, a Bruxelles, a Strasburgo, spacca il capello in quattro per i diritti umani di ogni minoranza, si fosse schierata compatta dietro il suo documento, forse la conferenza contro il razzismo avrebbe potuto avere luogo in quanto tale, e non sarebbe stato certo un male. Ma l’Europa ha avuto paura: così, da una parte, la recrudescenza delle posizioni della parte islamista o antioccidentale, l’Iran, la Libia, surreali parti diligenti, hanno reso il documento antirazzista impossibile anche per Obama; dall’altra la Francia e l’Inghilterra hanno tremato di fronte alla furia delle banlieue e delle corti islamiche londinesi, hanno pensato al grande giro d’affari con il mondo islamico. La Germania non a caso ce l’ha fatta, alla fine, ad approdare al rifiuto della conferenza: la presidenza Merkel porta buon consiglio, il rapporto con Israele la investe negli imi precordi e questo l’ha salvata.
E qui si è compiuta la distruzione dell’illusione che il linguaggio dei diritti umani sia un linguaggio universale.
Un importante elemento di speranza, si trova, ironia della sorte, nella coraggiosa decisione delle delegazioni giordana e marocchina, di uscire assieme ai Paesi europei. Una decisione anch’essa frutto di una paura, quella nei confronti di Teheran, questa sì profonda e motivata.
Ormai è tardi per commentare questo articolo.Scrivo perciò per comunicare che Ahmadinejad ha assassinato Delara Darabi
Madjid Bazeli , Torino/Italia
Ho letto come sempre con piacere ed attenzione il tuo articolo del 12/04/2009 (arrivatomi per e-mail).Come sempre, ho trovato tanta dedizione e precisione nelle tue analisi sul tema medio-orientale.In quest’ultimo articolo, giustamente rilevi retroscena della spedizione di armi iraniane nella striscia di Gaza, attraverso il territorio egiziano, fatto peraltro sottolineato con enfasi dal leader sciita locale.L’insuccesso della “mano tesa” di Obama verso i dirigenti del regime iraniano ha consentito a quest’ultimo di utilizzare questo segnale di apertura per dare inizio ad un’ennesima propaganda anti-americana ed anti-israeliana.Come ben sai il regime iraniano con questa tattica di “fuga in avanti” sfrutta qualunque occasione, anche se debole, per far leva sull’opinione pubblica araba e musulmana della regione e non.Questa tattica ormai conosciuta rientra nel programma di condizionamento contro il governo israeliano (sottolineavi già nel tuo articolo del 21/04/2009 in occasione del Durban 2 a Ginevra che Ahmadinejad è una belva).Mi preme sottolineare che questo atteggiamento non è a caso ma rappresenta una linea strategica che negli ultimi anni, precisamente dal 2002 (dopo che il dossier nucleare iraniano era finito sul tavolo del direttore di AIEA) ed è stata enfatizzata e in seguito palesemente seguita attraverso un portavoce del momento, chiamato Ahmadinejad.In effetti il progetto nucleare iraniano era già avviato quasi due decenni fa nell’era dei suoi predecessori cosiddetti moderati e riformisti, ai quali gli europei hanno riservato un’attenzione particolare vedendo in essi la speranza per la democrazia.Vorrei puntualizzare che al di là del tema dei diritti umani che in prima linea coinvolge il popolo iraniano, l’argomento del nucleare e gli aiuti economici e militari per i gruppi estremisti della regione era già abbondantemente programmato ed avviato nei tempi dei predecessori di Ahmadinejad.Per tanto questi personaggi sono i
agostino , roma
Lucida, controcorrente, caparbiamente nemica del luogo comune, political incorrect...Bravissima...A proposito di adaminejad...in rete c'è un sito immondo, antisemita, negazionista, che si apre con gli atti relativi alla conferenza sul cosiddetto revisionismo, svoltasi a Teheran con il patrocinio del signor adaminejad...Il parterre? Faurisson, Butz, un ex ss et similia...E' con questa gente che bisogna dialogare? Con gente di tal fatta si può discutere di un solo argomento: la bontà del cibo a San Vittore...o a Regina Coeli...
matteo modaffari , milano
spero ,non molto a dire il vero che gli altri paesi capiscano la condizione d'israele tutti i giorni minacciata da questo nuovo e anche vecchio dittatore che semina veleno antisemita,spero anche che il presidente americano non sia il vecchio carter,io ritengo che con l'iran si arrivera' ad una resa dei conti che bisogna mettere in conto che lo si voglia o no.
Luana , Alessandria
Domanda:"Se il 56% delle terre è stato dato per la fondazione dello Stato Ebraico di Israele (che tanto ebraico non è, visto che ci abitano circa 1.500.000 musulmani con cittadinanza israeliana su una popolazione totale di circa 6.000.000 - 25% più o meno), chi erano allora i legittimi detentori del 44% restante delle terre NON date ad Israele?"Rispondo io: gli stessi Palestinesi.Certo, la matematica e la statistica insegnano che il 100% di una torta è meglio del 44%.Molto meglio, quindi, 60 anni di guerre e terrorismo per NON avere quel 100%, piuttosto che 60 anni di pace PER AVERE SUBITO quel 44%
carmine buffone , firenze
Che dire.Difronte ad un pazzo come quello spero solo che per il bene di Israele e del mondo i dirigenti ebraici trovino il modo per farlo scomparire dalla faccia della terra.Israele ha avuto il coraggio di distruggere i pericoli atomici di Siria ed Iraq.Spero lo facciano anche nei confronti dell'Iran.So che è una cosa complicata ma loro sapranno farlo per il bene della terra.Dovremmo essere grati a quel popolo che ha tanto sofferto per quello che sta e farà per l'umanità.Con tima Dott.Carmine Buffone
bazarov , napoli
Nel 1947 le Nazioni Unite approvano la Risoluzione dell'Assemblea Generale n.181, dopo i lavori dell'UNSCOP, che prevedeva la fondazione degli stati di Israele e di Palestina. La spartizione fatta ad un tavolo dalle grandi potenze (ricordiamolo, allora ancora colonialiste) attribuiva agli ebrei, che rappresentavano il 7% della popolazione, il 56% del territorio, e ciò in previsione del flusso proveniente dall'Europa, quella si, razzista e antisemita. Questa è la storia, poi ognuno (così va ultimamente) può farsene una personale, su misura. Che il sionismo sia nato prima del 47-48 è vero, ma lo stato di Israele resta il frutto di un "mea culpa" tutto occidentale il cui prezzo sarebbe stato poi pagato da altri. Senza le Nazioni Unite le parole di Herzl sarebbero rimaste pura letteratura. Ma siccome le cose oggi stanno così ed è da deficienti mettere in discussione lo Stato di Israele, l'unico atteggiamento ragionevole è quello di riconoscere le ragioni di tutti sulla base della coscienza della complessità della situazione. Dare del "razzista" a chiunque rivendichi questa complessità ed introduca un elemento di critica, non ascoltare le ragioni altrui, boicottare discorsi, camuffarli, manipolarli, questo è semplificare, cioè mistificare, altro che democrazia. Le teorie del complotto organizzato dal Vaticano e dall'antisemitismo organizzato, di matrice araba e non, fanno ridere quanto quelle opposte che attribuiscono alle lobbies ebraiche il male nel mondo. Tutti siamo capaci di fare il male e non c'è alcun popolo che sia sempre e soltanto vittima. Se non si capisce questo, si offre ad ognuno la possibilità di perpetrare violenza su chiunque altro. Chi può sostenere che i governi di Israele siano stati sempre giusti? Solo chi si identifica in un popolo destinato a fare sempre il giusto, ecco chi. La memoria dell'Olocausto ha senso solo se assume valore universale e non se viene utilizzata come pulpito dal quale bollare come razzista ogni atteggiamento critico.
fabio , italia
Bene per la posizione chiara dell'Italia Canada e "questa America"bene che la Germania si sia schierata,ma per il resto siamo alle solite,e comuque si deve sempre tracciare una linea di demarcazione tra ciò che si può dire e ciò che non si può ne si deve dire,L'importante è almeno fare emergere la stupida pericolosità di questi soggetti e riportarli nel loro alveo, non lasciando a loro spazi d'interpretazione democratica.Purtroppo vi sono parecchie organizzazioni umanitarie che non distiguono questi passaggi e diventano il cavallo di Troia per i dittatori di turno.Continuiamo a perseverare così con chiarezza e determinazione
Silvana Origlia , italiana, ma res. Vienna
A Luigi di MilanoHa ragione! Sono molto fiera anch'io di appartenere a un Paese che non si piega a destra e a sinistra ma che si comporta in maniera così coraggiosa, giusta! Ce ne sono pochi altri: purtroppo e veramente.Silvana
seby , italia
Dalla conferenza sul razzismo emerge chiaramente la paura dell'Europa nei confronti dell'Islam..Un terrorista come il presidente dell'Iran non doveva partecipare a questa conferenza e bene a fatto l'Italia a non partecipare a questa buffonata che approverà un documento che ricalca perfettamente quello approvato nel 2001.La colpa di Israele, è quello di difendersi da 60 anni da milioni di terroristi islamici che vogliono cancellare lo stato ebraico dalle cartine geografiche.Perfortuna, gli ebrei hanno vinto tutte le guerre contro questi signori che vogliono conquistare il mondo ...Stati come l'Egitto e la Giordania sono diventati "moderati " , solo perchè sono stati sempre sconfitti dal Tsahal..Se tutti gli stati occidentali avessero gli attributi degli israeliani, il concetto di terrorismo islamico sarebbe stato cancellato da molto tempo. Chissa perchè durante l'operazione " piombo fuso " sono stati mostrati soltanto gli effetti degli attacchi degli F16 su Gaza, e non i morti e i danni subiti dalle città israeliane a causa dei missili di Hamas ( vedi santoro ..).Nessuno ricorda che sono stati i terroristi palestinesi ad attaccare per primi e che il Primo Ministro israeliano ha più volte ammonito Hamas di smetterla immediatamente ..Nonostante ciò, questi imbecilli terroristi hanno continuato a lanciare missili sulle città israeliane..Che cosa doveva fare Israele, continuare a subire senza rispondere, chiedere aiuto all'ONU, pregare, chiedere aiuto all'Europa, a D'Alema o Santoro..La verità è soltanto una..gli ebrei sono consapevoli del fatto di avere contro mezzo mondo, e per non essere cancellati dalle cartine geografiche devono difendersi da soli.Ricordo a tutti i filo-palestinesi, che gli abitanti di Gaza che ricevono tutti i giorni aiuti umanitari, sono le stesse persone che festeggiavano in piazza con cori,balli e canti la morte di 3000 persone dopo l'attacco dell'11 settembre 2001...Come diceva il grande Moshe Dayan.." gli arabi saranno sempre arabi"...
Silvana Origlia , italiana, residente a Vienna
Ciao cara Fiamma, ... e tornata da Ginevra a Tehran, la belva si tramutò in semplice uomo di strada, dicendo ai suoi compagni di strada: "Esiste, nel mondo, una 'determinata minoranza' che tutti voi conoscete..., e questo gruppo non fa altro che influenzare i popoli del mondo in maniera che possa, infine, prevalere su tutti gli altri...." Era più o meno in questi termini storicamente molto ben conosciuti che l'uomo dai lineamenti d'odio feroce urlò alle strade popolate dalle masse dei disoccupati fatti in casa. DurbanI... Twin Towers. Durban II... ? Speriamo di no, ma a questo punto strillano proprio tutti i campanelli d'allarme! Che fare? Ora che Ahmadinejad ha sorpassato tutti i "limiti" dell' apparente antisionismo - che si è tolto la maschera per dimostrare ciò che c'è sotto: la bestia feroce dell'antisemita. Dico: che fare per salvare tutti coloro che ne avranno, forse, urgentemente bisogno? Cordialmente, Silvana
Alessandro , Italia
Personalmente, ritengo che il problema sia il fatto che gli Stati Uniti di Obama sembrano voler chiudere gli occhi e in nome di un pseudo realismo che finisce per diventare appeasement, vogliono continuare ad offrire la mano agli ayatollah.Il governo Berlusconi è molto probabilmente il più vicino a Israele della storia della Repubblica, e questo è una buona cosa in un periodo come questo.Non penso però che l'Europa, pur sapendo cosa rappresenta Ahmenadinejhad e quale sia la vera natura del regime iraniano, cambi realmente politica.Infine le volevo dire che sono uno dei curatori del blog http://societapertalivorno.blogspot.comdella Società Aperta di Livorno di cui è presidente Guido Guastalla.L'abbiamo linkata, può fare altrettanto.Grazie
RICCARDO , VICENZA ITALY
FA PIACERE CHE GIORDANIA E MAROCCO ABBIANO PRESO UNA DECISIONE DI BUON SENSO. SONO LE PERSONE DI GRANDE SPESSORE MORALE E CULTURALE CHE HANNO IL CORAGGIO DI PRENDERE PICCOLE MA IMPORTANTI DECISIONI IN QUESTI FRANGENTI; PURTROPPO GLI STATISTI POLITICANTI DEVONO ADEGUARSI AGLI UMORI DELLE MASSE MANIPOLATE !!!!
Barbara Girardon Crespi , Milano Italia
Bell'articolo,mi chiedo come Sergio Romano ,persona che ammiro e rispetto si sia così debolmente espressa sul Corriere di ieri e di oggi!
vincenzo semeria , imperia
Onorevole, purtroppo ho paura che si prospetta, in futuro, una situazione simile agli anni '30.I mandanti sono sempre i soliti (Vaticano e compagni),con il silenzio delle grandi potenze, aggravato dalla nuova politica del Presidente americano influenzata dalle sue origini culturali.Il popolo Ebraico non deve dimenticare lo spirito del ghetto di Varsavia, perchè credo che sia l'unica risorsa per il vostro avvenire. Cordiali saluti, Vincenzo Semeria
Lucia , Dubai
Cara Fiamma, non so se possiamo ritenerci soddisfatti da questo risultato. C'e' ancora cosi tanto da fare, ma grazie per l'immenso lavoro svolto. Sicuramente e' un buon passo avanti.Ora, avevo gia' segnalato Mr. Douglas Murray del http://www.socialcohesion.co.uk/ consigliando di prendere in considerazione una cooperazione con lui visto che vi battete per le stesse cause. Spero sia stata notata..a fondo pagina del sito: "Latest from the blog"ci sono altri due articoli del 16.04 + 20.04 di sicuro interesse. Tra i vari spunti ed azioni da prendere, pensavo se con On. Frattini e Maroni si potessero prendere provvedimenti e verificare se questi signori circolano anche liberamente in Italia, controllarli e bandirli. Buon lavoro...Lucia
Gianni Bruno , Pisa
Pace Israele-Palestinesi: dimostrino entrambi di non essere razziste.Fondere le due culture e i due popoli è l’unica strada per raggiungere una pacificazione durevole nella regione. Occorre perseguire il fine unico della pace nell’unità e non nella separazione. Entrambe le culture hanno uguale dignità ed entrambi i popoli devono riconoscerlo l’un l’altro e convivere insieme senza discriminazioni. Questa è l’unica via.Basta con questa spirale di violenza e morte, basta con lo scontro fra due popoli, due religioni, due civiltà.Tutti gli uomini sono uguali, tutti hanno stesse aspirazioni, sogni, desideri. Non può esistere una convivenza pacifica senza giustizia, libertà e dignità per tutti.Sono più di 60 anni che è aperta la questione palestinese e nessuna soluzione fino adesso ha portato ad una pace durevole, a mio parere, perché tutto si fonda sul peccato originale della divisione in due stati per due popoli separati.Pensare ad israeliani e palestinesi in pace ed in armonia, nella tolleranza reciproca, può sembrare oggi un’utopia, ma questo presto o tardi dovrà avvenire.In Europa regioni o stati che 300 anni fa (ma anche solo 65 anni fa) si combattevano alla morte adesso convivono in pace e cercano di costruire una società unitaria e civile. Perché dunque ciò non può avvenire anche altrove?Costruendo una cultura dell’amore è possibile spegnere il risentimento e la sete di vendetta, in uno sforzo universale di riconciliazione. Le giovani generazioni nascono vergini da ogni male e vengono contagiate subito dal germe della discriminazione, dell’odio, della smisurata presunzione di essere i soli nel giusto. Si costruisca un solo stato con una costituzione che raccolga i valori universali dell’umanesimo, che coniughi saggiamente la cultura ebraica con quella musulmana e riservi spazio autonomo per entrambe dove necessario, che restituisca pari dignità a tutti.Queste saranno le fondamenta solide, granitiche e indistruttibili che sosterranno la c
isacco , israele
Carissima Dott.sa Fiamma,leggo volentieri sempre i Suoi articoli che distribuisco volentieri spesso ai miei amici di lingua italiana che vivono in europa.La materia la conosco dato che vivo in Israele da 15 anni, e ci sono venuto quasi 50 enne, perche mi ero stufato di vivere in mezzo a tanta disinformazione europea ( ho abitato tra la francia e l italia per 30 anni e 20 in marocco)KOL HAKAVOD
Alfonso Margani , Firenze/Italia
Giordania e Marocco hanno avuto il coraggio di abbandonare la sala delle conferenze. Il rappresentante del Vaticano no. Questo la dice lunga,se vi ricordate ancora del caso di monsignor Capucci. la Chiesa è larga di promesse,quando si tratta del suo tornaconto,ma poi...
Ruggero , Roma
Ormai abbiamo capito che in Europa nel suo complesso, conplice i suo benessere da difensdere, e la mancanza, fortunatamente, di guerre, ci ha reso tutti un pò flacidi.......da quì la preoccupazione di non infastidire l'Iran o non disturbare troppo i pirati del golfo....Ero in Egitto nel '48 quando gli aerei con la stella di Davide solvolarono il Palazzo Reale di Abdine, abitavo a trecento metri.....chi ha fatto scelte coraggiose per la propria soppravivenza non "tituba", agisce e vince.......salamat
Rosa Granese , Firenze
Al disgusto per le parole del presidente iraniano, segue lo sconcerto per quanto scritto da alcuni che identificano lo Stato di Israele con il compenso dovuto agli ebrei dagli europei dopo la seconda guerra mondiale.Fortunatamente il Sionismo è nato prima. Cordiali saluti. Rosa Granese.
jochanan , italia
Per amore di verità:quando gli ebrei sono ritornati in Israele hanno occupato e coltivato terre incolte sterili o paludi, comperate tutte dai proprietari. Il razzismo, con la loro religione piegata a sostegno della tesi, è nato negli arabi ancora prima della II guerra mondiale. Non sopportavano questi vicini dotati di mezzi e di capacità per usarli al meglio. Nessuno ha cacciato gli arabi da Israele. Se ne sono andati da soli, pressati dai loro leader fanatici e -loro si- razzisti. Quasi tutti gli arabi cristiani sono rimasti. Quanto all' adunanza di Ginevra, c'è ben qualcuno che afferma che la Dichiarazione dei Diritti è una imposizione colonialista del pensiero occidentale. Infatti tutti i paesi l'hanno sottoscritta, anche le più bieche e reazionarie dittature. L'interpretazione e l'applicazione fanno la differenza. Per esempio molti paesi islamici l'hanno approvata, con la piccola clausola "in quanto non contrasti con l'ISLAM...."Qui ridotto e immiserito a tradizione tribale. Così si continua a giustificare la pratica schiavitù delle donne, le mutilazioni, le punizioni abnormi, gli scoppi di intolleranza. E questo da parte dei grandi e civili regimi i cui rappresentanti hanno freneticamente applaudito le dichiarazioni deliranti di Ahmadinejad. Sarebbe interessante conoscere quali sono le nazioni i cui rappresentanti hanno applaudito. Potrei già fare illazioni, ma aspetto di conoscere i fatti.Povero Occidente! Sarebbe stata una buona occasione per fare fronte comune e cercare di modificare al massimo la dichiarazione finale. Ma chi avanza alla spicciolata ben poco ottiene. Questo Aventino era ampiamente prevedibile.
Luigi , Milano
Lo dico a voce alta: sono fiero di essere italiano! Sono fiero di appartenere ad un Paese che ha capito che cosa sarebbe successo a Ginevra, e che ha rifiutato di assistere allo show del dittatorucolo iraniano. Sono fiero di appartenere ad un Paese che finalmente ha saputo rispondere, senza se e senza ma, al nuovo nazismo. Sono fiero di appartenere ad un Paese che non è complice di Ahmadinejad.
F.L. , Italia
Prego non pubblicare il mio indirizzo email, grazieOK. ma adesso che succede? Il fatto che i rimasti nell'assemblea abbiano votato all'unanimità e per acclamazione, in anticipo sui tempi previsti, il documento (quale documento?), che conseguenze avrà sul futuro dell'Occidente e di Israele?E il fatto che se ne siano andati i maggiori Paesi dell'Occidente, che conseguenze future può avere?
emilio , roma
vorrei ricordarle che nella sala ONU, non c'era solo l'Unione Europea, e quell'inutile sceneggiata fatta da quelle marionette, dimostra l'insicurezza del vostro modo di fare politica.Per quei paesi che non hanno partecipato, non serve nemmeno spendere delle parole.é questo il vostro confrontarsiDovreste aprire gli occhi e guardarvi dentro prima di insegnare agli altri.
bazarov , napoli
Checchè se ne dica Ahmadinejad ha fatto affermazioni inconfutabili. Non ha detto che Israele è uno Stato razzista ma che è frutto del razzismo europeo del secolo scorso che ha generato l'Olocausto e che per sopire le proprie colpe ha fondato Israele in Palestina. Su questo non ci piove. Le chiedo: quando sarà possibile muovere una critica a Israele senza essere appellati come hitleriani? Quanto durerà l'immunità per le vittime che diventano carnefici? Altri 60 anni? 100? Quanto?