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Ahmadinejad: Annapolis inutile. Israele sparirà

giovedì 29 novembre 2007 Generico 4 commenti
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da Annapolis
 
Annapolis «è un buon inizio se avrà una bella conclusione», ha detto Feisal ibn Saud ai giornalisti. Ma l’avrà? Di certo Bush festeggia un grande successo contro la follia jihadista. Ma mentre ce ne andavamo da Annapolis, Nabil Abu Rudeina, personaggio eminente, è sbottato: «Tutto quello che è stato detto qui non ci obbliga». Sa’eb Erakat, ormai da decenni capo negoziatore, ha detto di più: «Il fatto che Bush abbia parlato nel discorso a Annapolis di Stato Ebraico nei suoi discorsi, non ci riguarda; e se vuole scambiare territori del ’67 con altre zone, le scambi con il Messico». Intanto, scontri con spari e morti segnavano la reazione sul campo a Gaza e in Cisgiordania; il viceministro siriano Faisal Al Migdad ha approfittato del palcoscenico solo per coprire Israele di delegittimazione e richieste. La sua tv durante il discorso di Olmert trasmetteva una partita. Quella di Hamas, “Gerusalemme islamica”. Invece quella saudita il discorso di Olmert. Ma proprio allora i sauditi liberavano 1500 guerrieri di Al Qaida; e se il re applaudiva Olmert, la sua conferenza stampa non ammetteva gli israeliani. Tarek Mitri, ministro libanese, ha trattato Israele nello stile di un portavoce degli Hezbollah. I kassam seguitano a cadere su Sderot. Ahmadinejad minaccia come sempre: «Il vertice è inutile, Israele non durerà perché è basato sul male e questo finirà». Hamas prepara attentati. Al Qaida si rimpingua. La piazza palestinese bolle. Bush dice: è giunto il tempo. Di cosa? La risposta vera potrebbe essere nascosta negli incontri che si sono tenuti ieri nella giornata dell’avvio del lavoro di un anno verso l’accordo definitivo. Perché ieri la questione sul tavolo americano-israeliano, con la partecipazione anche di Ehud Barak, Ministro della Difesa, ai colloqui, è stata quella su come fermare l’Iran dall’acquisizione dell’energia atomica.

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Marco , Terni
 sabato 8 dicembre 2007  16:56:28

Più passa il tempo e più l'iran dimostra di non avere nessuna voglia di dialogo ne di pace.Vuole la distruzione di israele.L'europa appare ancora una volta molle e senza spina dorsale.Che vergogna.



Crusader , Palermo/Italia
 mercoledì 5 dicembre 2007  14:29:20

Clamoroso colpo di scena! Un recentissimo rapporto dei maggiori servizi segreti USA attesta che l'Iran ha cessato il programma di ricerca per le armi nucleari sin dal 2003, e subito si scatena la canea antiamericana che accusa di allarmismo l'amministrazione Bush! Davvero incoerente ed ipocrita il comportamento dei sedicenti pacifisti, una volta feroci critici degli 007 quando puntavano il dito sulle presunte armi di distruzione di massa del defunto Saddam Hussein, ed ora pronti a giurare sull'assoluta attendibilità degli stessi agenti segreti se descrivono la sempre presunta buona fede del regime iraniano quando assicura di sviluppare il nucleare solo per produrre elettricità. Secondo me la CIA e le altre agenzie di spionaggio si sbagliavano allora ed un altro ancor più tragico errore di valutazione lo stanno commettendo adesso! Da un lato provo ammirazione ma anche stupore, constatando l'evidente imparzialità dei servizi nei confronti del potere esecutivo che in teoria ne potrebbe facilmente condizionare l'operato ai propri fini, ma dall'altro però avverto un profondo sgomento nel prevedere le ovvie conseguenze. Già vedo che il Presidente Bush e il Ministro della Difesa israeliano Barak si affannano a spiegare che non bisogna abbassare la guardia, mentre l'Hitler di Teheran esulta baldanzoso cantando vittoria. E mentre la propaganda contro l'attacco militare imperversa ottenebrando i cervelli, migliaia di centrifughe nascoste in laboratori segreti iraniani continuano ad arricchire l'uranio, a finalità assolutamente pacifiche, per carità, ci mancherebbe altro...



Claudio Degasperi , Bolzano-Bozen/Italia
 lunedì 3 dicembre 2007  22:12:46

In duemila battute si possono dire moltissime cose, davvero. Io vorrei dire tutto in due parole: grazie, Fiamma.



Crusader , Palermo/Italia
 venerdì 30 novembre 2007  13:18:05

Sta andando tutto come era prevedibile! Le organizzazioni terroristiche palestinesi stanno preparando nuovi attentati, i negoziatori arabi esibiscono la solita doppiezza ipocrita, l'Hitler di Teheran reitera le sue farneticanti minacce. Ora che è stata spazzata via ogni illusione di una pace immediata e duratura, sostituita però dalla promessa di una interminabile serie di colloqui bilaterali sotto il patrocinio di Bush, anche perchè nella diplomazia internazionale le chiacchiere contano più dei fatti, israeliani e americani sono pronti ad affrontare la sfida iraniana. Una massiccia campagna di bombardamenti aerei e missilistici di precisione dovrebbe ridurre al minimo i danni collaterali alla popolazione civile e annichilire ogni capacità nucleare del nemico, anche se forse si vorrà aspettare un attentato terroristico per giustificare l'attacco militare. Ovviamente si spera che l'opposizione interna al regime teocratico si faccia coraggio ed esca allo scoperto. La presenza poi delle truppe USA in Irak sicuramente dissuaderà l'esercito iraniano dal compiere ogni azione sconsiderata. Per quanto riguarda l'atteggiamento che Israele dovrà adottare nel futuro, il popolo ebraico sa bene la gravità dei problemi da risolvere: l'equa ripartizione delle insufficienti risorse idriche, la drammatica, perchè provocata dagli arabi stessi, situazione dei campi profughi palestinesi e la conseguente pretesa di un illegittimo ritorno, il mancato riconoscimento del carattere ebraico dello Stato di Israele, la questione di Gerusalemme capitale di due popoli. Difficile concepire un compromesso che possa soddisfare tutti e quindi consentire la mascita di un pacifico Stato arabo palestinese. Il consiglio di noi uomini liberi dell'Occidente a quello che rappresenta il nostro più avanzato baluardo di civiltà è sempre lo stesso: Israele, si vis pacem, para bellum!



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