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ABED RABBO: UNA LIBERTA’ FITTIZIA, IL NOSTRO POPOLO E’ ANCORA PRIG IONIERO « Sharon è pazzo, la sua guerra una vendetta» Il ministro della Cul tura palestinese: vuole vederci annientati

venerdì 3 maggio 2002 La Stampa 0 commenti
YASSER Abed Rabbo è il ministro della Cultura e dell'Educazione, ed è anche il grande comunicatore dell'Autorità Palestinese in questa Intifada, anche perché l'informazione fa capo al suo dicastero. Pallido, magro e aristocratico, è una figura molto disegnata sulla linea dura, è vicino ad Arafat, e non ha mai avuto esitazioni ad avventurarsi, sui teleschermi della CNN e di tutte le stazioni tv del mondo, in un'escalation verbale: « barbari» , « nazisti» , « massacro» sono parole molto ricorrenti quando comunica lo stato della situazione. Ieri ha trascorso la giornata col presidente palestinese, e ha avuto espressioni definitive quando Arafat ha visitato il suo ministero danneggiato dall'esercito israeliano; a Mukata lo incontriamo di fronte all'entrata degli uffici del Raì ss. Signor Abed Rabbo, come si sente in questa prima giornata di libertà per Yasser Arafat e per Ramallah da più di un mese a questa parte? « Non ci si può sentire bene quando la libertà è fittizia, quando i carri armati non sono affatto lontani, quando i check point ci impediscono di muoverci liberamente, le famiglie non possono visitare i loro cari...Insomma, non ci si può sentir bene quando l'occupazione è sempre là , e il nostro popolo non è libero» . Forse dopo tanta sofferenza, voi fermerete il terrorismo e Sharon sarà costretto a trattare. « Vorrei che voi giornalisti visitaste il ministero della Cultura in ogni stanza: è un visione illuminante sulle intenzioni di Sharon. E stato un assalto barbarico, ogni cosa è stata distrutta, ogni cassetto, ogni quadro, ogni mobile. E' una guerra di vendetta» . Dunque, non sarebbe l'ora di cercare di nuovo la strada delle trattative? « Certamente, e noi siamo sempre pronti a farlo, ma quando si vede la devastazione, io penso che Israele porti un attacco alla nostra cultura, a tutta la nostra esistenza. Si vede che la gente che vive vicino a noi non ha nessuna confidenza con la pace, che ci vuole vedere finiti» . Intanto però Arafat è tornato libero. La vita continua. Non crede che questa guerra abbia la sua causa determinante nel terrorismo? Non crede che sarebbe un grande contributo alla pace fermarlo? E Arafat lo potrà fare? « Vorrei sapere che cosa si intende qui per terrorismo» . Gli attacchi suicidi. « Li abbiamo già condannati molte volte, ma tuttavia la causa di tutto sta nel terrorismo di Sharon che distrugge e devasta, che infligge guerre di vendetta alla popolazione civile. E del resto, ora come ora come potremmo agire, noi, se i nostri servizi di sicurezza e le infrastrutture sono distrutti? E comunque come puoi calmare la gente se non dai loro una prospettiva di pace, se non crei un processo in cui si intraveda una vita migliore?» Signor Abed Rabbo, lei come commenta la frase di Sharon in cui afferma che se Arafat sarà all’ estero e continuerà il terrorismo, non garantisce che lo lascerà tornare? « Non commento le frasi di quel pazzo, preferisco ignorarle perché portano solo a maggior spargimento di sangue. Sharon appartiene a un gruppo di estremisti di estrema destra di cui per fortuna in questo decennio vedremo l'esaurimento» . Come giudicherà il vostro popolo il fatto che abbiate consegnato agli inglesi i prigionieri? « E' stata una scelta molto specifica, dettata da motivi di opportunità internazionale, e dal fatto che Sharon, se avessimo opposto un rifiuto, lo avrebbe usato come pretesto per aggredirci. La nostra gente lo capirà » .

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