Fiamma Nirenstein Blog

A noi mancano gli eroi positivi

lunedì 3 novembre 2008 Il Giornale 8 commenti

Il Giornale, 3 novembre 2008

Amare Obama da destra non è un fenomeno strano, ma ha un contenuto profondo, e un po’ preoccupante. Non è infatti semplicemente il desiderio di fare un surf, all’occasione, sulla grande onda del corrente modello della bontà mondiale, così larga, così iconograficamente giovane e attraente; è semmai la pulsione, sempre forte in Italia, di fare qualcosa di sinistra.

La mancanza di uno sfondo teorico e estetico sufficiente per la cultura conservatrice, la incapacità a divenire padroni del discorso pubblico, legittimato dagli intellettuali e dagli artisti, è una malattia italiana. Non è così nella storia degli Stati Uniti: lo spirito conservatore conta eroi positivi alla John Wayne fra gli scrittori, i teorici, gli economisti... La sua storia è profonda, si fonda sulla lotta per la sopravvivenza, la cultura della frontiera, il capitalismo individualistico, la mancanza di vincoli con qualsiasi ancien régime, la mistura fra guerra e Costituzione (Washington era un generale); l’Inghilterra ha prodotto parecchi Churchill; la Francia vanta un De Gaulle, in Israele un Begin o uno Sharon, gente di guerra che la guerra e il valore personale non hanno mai ripudiati teoricamente, ma che sa sgomberare l’Algeria, il Sinai e Gaza.

Da noi, nonostante l’innegabile sforzo di tanti conservatori, il peso delegittimante dell’identificazione della Chiesa (che ha conteso allo Stato la cosa pubblica, non l’ha nutrito) e del fascismo con la destra, impedisce alla cultura conservatrice di decollare. Con Obama per un attimo puoi illuderti di vivere nel consenso, puoi mescolarti con una folla che chiede il Nuovo, grande categoria, per un attimo ti puoi dire Yes! you can nel momento in cui invece la delegittimazione sale fino al naso, la piazza ti urla contro, e il tuo modo d’essere, anche quando Berlusconi ha il 70% dei consensi, in società risulta sempre delegittimato...

Ed è dolce, tanto non costa molto, apprezzare il dinamismo, l’estetica giovanile, la voce e il colore della pelle di Obama, è facile apprezzare l’afflato dei temi della ridistribuzione, del servizio sanitario per tutti, il sogno inconfessato di sedersi finalmente a un bel tavolo con Ahmadinejad e dirgli parole che amichevolmente lo convincano, senza precondizioni, a smetterla con l’atomica e con la distruzione d’Israele. E’ bello anche ammiccare all’antipatia europea contro Bush, un distintivo stucchevole e ignorante quanto pervasivo, scordare per sempre che la sua lotta per il terrorismo è andata in coppia alla più liberal fra le scelte, quella di promuovere la democrazia, e che si è svolta contro un nemico terribile al momento solo latente. C’è un’infinita difficoltà ad essere conservatori in Italia, al contrario che negli Stati Uniti o altrove in Europa: mentre la cultura di sinistra resta una calamita egemonica anche quando perde le elezioni, quella conservatrice non riesce a esserlo anche quando vince.

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piro , rovaniemi
 domenica 30 novembre 2008  14:58:07

Si chiede la nostra Fiamma come mai da noi la cultura conservatrice non decolla e Berlusconi col 70% dei consensi in società risulta sempre delegittimato...Forse perché si delegittima da solo, come per esempio quando parla di Biagi http://it.youtube.com/watch?v=eWuxPeuez4A Mentre Biagi parlava così: http://it.youtube.com/watch?v=G8LBrRvNuNkSi è citato Montanelli, ecco cosa diceva lui nel 2001 su mr. miracolo italiano, su Travaglio, su Gelli e la P2: http://it.youtube.com/watch?v=4K1vNS7tWis http://it.youtube.com/watch?v=5-zUm7bSmvgInvece oggi Filippo Facci si permette di scrivere, sul Giornale che fu di Montanelli, che "Montanelli, prima di prendere Travaglio a pedate per una settimana, gli ricorderebbe d'aver scritto una Storia d’Italia in sei volumi assieme a un piduista dignitosissimo": http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=307040Ecco, sarebbe interessante sapere cosa pensa Fiamma, che una volta era una giornalista brillante, proprio di due grandi giornalisti come Biagi e Montanelli, che non appartenevano all’egemonica sinistra ma da conservatori veri, loro sì, dissero chiaro cosa pensavano dell’attuale premier, ammiratore del modello di stato kazako, e pagarono duramente. E poi cosa pensa del “giornalismo” di Riotta e Facci. A me avevano insegnato che i morti, almeno loro, andavano rispettati...



Gianpaolo Bernasconi , Faloppio (Co) Italia
 domenica 23 novembre 2008  10:45:55

Anche io penso che Indro Montanelli debba essere considerato un eroe conservatore italiano. Ha lasciato, in Italia, una strada da percorrere, colpito duramente dai terroristi,per la sua lotta per la libertà, che in un ambiente globale sempre più violento, vedasi il nuovo fenomeno del terrorismo nucleare (www.nuclearterror.org) deve essere concretamente perseguita; una lotta per la libertà contro il totalitarismo di destra e sinistra e contro il terrorismo globale.Gianpaolo Bernasconi



Fabio Genduso , Palermo/Italia
 mercoledì 19 novembre 2008  09:50:11

Onestamente non mi mi pare di vedere tutto questo amore incondizionato per Obama come si dice in giro. Chiaramente sussiste un fenomeno mediatico, ma si sgonfierà. Poi ci sarà l'inevitabile passaggio ai fatti della politica, perché lo sappiamo bene Obama non sarà presidente "a tutti gli effetti" prima di gennaio. Ma in ogni caso, basterebbe tenere conto che tutto il bla bla bla lascia il tempo che trova. Supporre però che Obama avrà un atteggiamento morbido verso l'Iran o verso li terrorismomi sembra un atteggiamento pregiudiziale. Della tavola rotonda con il presidente iraniano non ne ho notizia. Mi sembra più una invenzione dei suoi detrattori. Non so quindi se dovremmo invocare più la malafede di pochi o lo scoraggiamento di molti.La difesa di Bush che vedo in giro è alquanto debole. Si cita la lotta al terrorismo, ma non si sa se sia stata fatta più dentro che fuori gli Stati Uniti.E' plausibile che un presidente debba essere giudicato solo per quello? E il resto? Non conta?Non dimentichiamoci degli effetti nefasti e del clima di sospetto introdotto con il patriot act.Infine, noto purtroppo una malecelata antipatia verso il concetto di redistribuzione bollata come un argomento di sinistra. A mio avviso - e lo dico a nome di altri privilegiati che si possono permettere il lusso di spendere tempo a commentare su internet - il concetto di redistribuzione dovrebbe essere trasversale nelle politiche del nuvo continente come del vecchio.



Ilaria Arri , Rivoli (To), Italia
 giovedì 13 novembre 2008  10:23:59

Cara Fiamma,hai ragione a dire che manca un elemento identificario per la Destra italiana, e questo mi preoccupa moltissimo perché non voglio assolutamente identificarmi con il Fascismo, che metteva in prigione chi non la pensava come il Duce, e chi non era della stessa "razza" del Duce. E, ti dirò, anche se non sono dalla stessa parte di Obama, ti dirò mi ha fatto molto piacere vedere Obama trionfare, almeno ha vinto una persona molto intelligente. Penso che molti, me in testa, lo hanno considerato svantaggiato, ma mi sbagliavo di grosso. Beh, mi fa molto piacere essermi sbagliata.Un saluto, Ilaria



Barbieri Stefano , Modena , Italy
 lunedì 10 novembre 2008  16:28:34

Se Berlusconi viene delegittimato non è certo colpa nostra, ma per responsabilità sua, visto che non ha ancora aumentato salari e pensioni. Piuttosto di fare delle battute di spirito su Obama, pensi ad occuparsi di problemi più concreti, forse riceverà maggiore sostegno dalla società. Comunque la strada verso una destra italiana lontana dal fascismo, dal populismo e dalla Chiesa non passa certo per la figura di Berlusconi. La strada verso una destra italiana è tracciata meglio da Indro Montanelli.



Danny , Italy
 giovedì 6 novembre 2008  20:17:42

Pure io credo che la destra in Italia sia delegittimata anche quando è al potere (basti pensare che le volgari satire su Berlusconi vengono fatte sia quando è al Governo, sia quando è all'opposizione), io però non trovo tanto delegittimante l'associazione chiesa-destra (io ad esempio sono di destra e vicino alla Chiesa, nonostante non mi astenga certe volte dal criticarla, specie per le sue colpe del passato) che è abbastanza forte, ma non "assoluta" infatti Berlusconi riesce a mettere insieme cattolici e non credenti. Per me l'associazione più infamante che viene fatta è quella destra-fascismo. Nonostante certi marginali personaggi del pdl che mi fanno orrore (Mussolini, Ciarrapico), credo che il centrodestra sia abbastanza maturo e a maggior ragione sono contento che lei sia stata candidata perchè sta dando un ulteriore contributo al rinnovamento del centrodestra italiano. Comunque è vero che la sinistra mantiene la sua egemonia e non lasciamoci ingannare dal fatto che i comunisti (formalmente) non ci sono più in Parlamento.E' vero che la delinquenza comunista piuttosto che stare sia in parlamento sia nelle piazze, è meglio che stia solo nelle piazze, ma anche li sono pericolosi e lavano il cervello alla gente. E, anche se Veltroni si ritiene cambiato, vorrei ricordare che in questi giorni ha fomentato l'odio nelle università con le sue falsità e anche la mancata rottura con il comunismo delle cgil la dice lunga sulla sua serietà. Cordiali saluti



Danny , Italy
 mercoledì 5 novembre 2008  17:57:27

Mi dispiace molto x McCain e sinceramente anche per tutto il mondo perchè, non voglio essere tragico, ma non so come andranno a finire le cose (ve lo vedete Obama quando dirà che Israele è uno stato "razzista" o quando dirà, anzi l'ha già detto, che con l'Iran ci vuole moderazione?). Pur condividendo parte delle ragioni delle critiche mosse alla politica di un presidente molto impopolare quale Bush, pur rispettando la volontà degli americani, non capisco come si possa dare credito a Obama che ha cercato sia i voti degli ebrei (decendogli "non preoccupatevi, Israele continuerà ad avere gerusalemme capitale"), sia quelli degli integralisti islamici (dicendogli che gli sta a cuore il destino dei "poveri" palestinesi e che ci vuole moderazione con l'Iran).E' chiaro che ormai la permanenza in Iraq si sta tramutando in un secondo Vietnam, ma l'avere eletto Obama, che non è molto convincente contro il terrorismo, lo trovo poco prudente



Bruno Basso , Sacile
 martedì 4 novembre 2008  17:07:09

Traendolo da Informazione Corretta ho letto e riletto con molta attenzione e sottolineando alcuni passaggi con pennarello rosso, l'articolo apparso su Il Giornale il 3 novembre e devo ammettere di asser stato interpretato dalle Sue parole: non è da tutti gridare che "il Re è nudo"; solo una persona franca come Lei, che tanta Storia ha potuto "metabolizzare", poteva scrivere che in Italia la Destra è delegittimata dall'identificazione con la Chiesa e con il fascismo. Continui a rappresentare la mente critica in quel contesto, finché Le sarà possibile. Da brava fiorentina capirà quanto Le si addica la frase di Dante: "quanto sa di sale lo pane altrui".I miei più cordiali saluti ed auguri.



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