Fiamma Nirenstein Blog

100 onorevoli contro Palazzo Chigi per il voto pro-Palestina

venerdì 7 dicembre 2012 Attivita parlamentari 15 commenti

Dichiarazione dell’On. Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri

“E con profonda soddisfazione che vedo riconosciuta nelle 100 firme dei deputati del PDL valore politico di un’opposizione decisa contro la scelta di Palazzo Chigi di votare il 29 novembre all’ONU per la dichiarazione unilaterale di uno Stato palestinese osservatore.

La lettera aperta, di cui è primo firmatario Fabrizio Cicchitto Capogruppo PDL alla Camera, critica la metodologia e il contenuto della scelta governativa.” – spiega Nirenstein - “La metodologia: è stata completamente ignorata l’impostazione politica del Parlamento che questo Governo dovrebbe rappresentare ed è anzi stata capovolta. In secondo luogo appare del tutto incoerente con l’impostazione italiana che promuove il processo di pace tramite il negoziato l’avere avvallato il rifiuto palestinese di parlare con Israele e quindi di riconoscerlo come Stato del popolo ebraico. La scelta del governo ha cancellato la trattativa affiancandosi a una delle consuete scelte automatiche della Nazioni Unite che non mancano occasione per delegittimare Israele”.

Roma, 7 dicembre 2012 


Lettera aperta al Governo riguardo al voto italiano presso l'Assemblea Generale
delle Nazioni Unite in favore di uno Stato Palestinese
 
Intendiamo esprimere viva preoccupazione e stupore per la decisione italiana di votare a favore della dichiarazione unilaterale di uno Stato Palestinese all'Assemblea Generale dell'ONU del 29 novembre scorso.
 
Uno fra i motivi centrali che suscitano il nostro disappunto è l'atteggiamento di Palazzo Chigi nei confronti del Parlamento nel prendere tale decisione: il Parlamento non è stato consultato nel compiere una scelta che ha cambiato radicalmente la linea della nostra politica estera. Infatti, nel corso di questa legislatura, per mezzo di molti atti pubblici, il nostro Paese ha dimostrato profonda amicizia e sostegno nei confronti dello Stato d'Israele confermati, tra l'altro, dal fatto stesso che, nel luglio del 2011, i nostri rappresentanti all'ONU presero una posizione che collocava l'Italia interamente sul fronte opposto a quello odierno di fronte a una identica decisione, ovvero di fronte a una richiesta di riconoscimento unilaterale del Presidente Abu Mazen già l'anno scorso.

Questo Parlamento, pur restando sempre un riferimento per i moderati palestinesi, ha espresso in numerevoli occasioni la propria comprensione per le esigenze di sicurezza di Israele e al problema della sua insistente delegittimazione in primis proprio alle Nazioni Unite. Il nostro Parlamento ha bocciato con voto unanime la partecipazione alla Conferenza contro il Razzismo, cosiddetta “Durban 2”, la conferenza razzista dell'ONU contro Israele; ha avviato i lavori di un'Indagine Conoscitiva sull'Antisemitismo, dalla quale sono emersi i dati che legano l'aumento dell'antisemitismo alla critica delegittimante dello Stato di Israele; nel nostro Parlamento è attiva un’Associazione di Amicizia Italia-Israele composta da oltre 250 membri recatasi più volte in visita in Israele e nel sud del Paese per portare la propria solidarietà alla popolazione colpita dai missili provenienti da Gaza. Nel luglio scorso il nostro Parlamento, l’unico in Europa, si è raccolto in un minuto di silenzio per gli atleti israeliani vittime della strage di Monaco del ‘72 nel quarantesimo anniversario dell'attentato. Lo scorso novembre davanti alla Camera dei Deputati si è tenuta una grande manifestazione a sostegno del diritto di difesa di Israele in cui sono intervenute tutte le parti politiche e i presidenti delle due Camere, così come accadde anche nel gennaio 2009.
 
Palazzo Chigi ha affermato in un comunicato che la sua decisione "è parte integrante dell’impegno del Governo italiano volto a rilanciare il Processo di Pace con l’obiettivo di due Stati, quello israeliano e quello palestinese, che possano vivere fianco a fianco, in pace, sicurezza e mutuo riconoscimento". Si tratta di una valutazione politica del tutto soggettiva. Questo voto infatti oblitera la trattativa che può portare alla pace e non la promuove allontanando le prospettive di pace, oblitera anche i precedenti accordi siglati dalle parti - che escludono ogni forma di azione unilaterale, come ribadito in numerosi comunicati del Quartetto - e sostituisce ogni processo negoziale con un gesto di ingiustificabile preferenza verso una delle parti mentre Israele vive una situazione di particolare pericolo legata alla minaccia iraniana e alle incerte ‘Primavere Arabe’.

Se si crede nella soluzione "due Stati per due popoli" come afferma il governo, occorre aiutare le due parti non a distanziarsi, ma a sedersi l'uno di fronte all'altro, ciascuno con senso di responsabilità  verso il proprio popolo ma anche verso l'interlocutore. Abu Mazen - il cui discorso all'ONU ha avuto toni estremistici nei confronti di Israele - con questa votazione è stato sollevato da ogni impegno negoziale, non ha dovuto riconoscere sedendosi al tavolo la legittimità dello Stato ebraico che invece il presidente Monti ha detto di ritenere fatto essenziale, non si è impegnato in nessun modo contro il terrorismo parte significativa della storia dell'OLP.
 
E' noto a tutti che la parte palestinese è divisa in due correnti, di cui una è Hamas, organizzazione terroristica definita tale anche dall'Unione Europea. Pensiamo che l'intento di conferire ad Abu Mazen, tramite la votazione dell'Assemblea Generale, la popolarità perduta a favore di Hamas, non si è convertita a un atteggiamento più moderato del leader di Fatah che anzi ha espresso una posizione radicale proprio perché ha utilizzato questa occasione non per affermare una posizione più costruttiva ma per rilanciare la linea politica della sua organizzazione; egli infatti ha ricevuto un largo consenso senza una parola di condanna per Hamas, né ha accettato di sedersi con il Premier Netanyahu, gesto da lui rifiutato  persino nel periodo della moratoria di 10 mesi sulle costruzioni negli insediamenti nel 2009.
 
Resta difficile capire le motivazioni di una scelta da parte del Governo italiano di totale discontinuità con la linea tenuta dal nostro Paese negli ultimi anni. Ci asteniamo tuttavia da atti formali nella prospettiva della relazione del Governo in sede di Commissione Esteri che sarà tenuta nei prossimi giorni. Speriamo allora di comprendere meglio le ragioni di un gesto che desta stupore e disappunto profondi.

Roma, 5 dicembre 2012

Fabrizio Cicchitto
Fiamma Nirenstein
Pietro Laffranco
Abelli Giancarlo
Abrignani Ignazio
Alfano Angelino
Aracri Francesco
Aracu Sabatino
Barani Lucio
Belcastro Elio Vittorio
Bellotti Luca
Berardi Amato
Bergamini Deborah
Bernini Bovicelli Anna Maria
Berruti Massimo Maria
Bianconi Maurizio
Biasotti Sandro
Boniver Margherita
Brancher Aldo
Brunetta Renato
Calderisi Giouseppe
Cannella Pietro
Carfagna Mara
Casero Luigi
Castiello Giuseppina
Catanoso Francesco
Cazzola Giuliano
Ceccacci Rubino Fiorella
Centemero Elena
Ceroni Remigio
Ciccioli Carlo
Cirielli Edmondo
Colucci Francesco
Crolla Simone Andrea
Crosetto Guido
D’Alessandro Luca
De Cammillis Sabrina
De Corato Riccardo
De Luca Francesco
Dell’Elce Giovanni
Di Canio Abbrescia Simenone
Di Caterina Marcello
Di Centa Manuela
Dima Giovanni
Farina Renato
Fontana Gregorio
Fontana Vincenzo Antonio
Foti Antonino
Foti Tommaso
Fucci Benedetto
Garagnani Fabio
Garofalo Vincenzo
Gelmini Maria Stella
Giocchino Alfano
Giorgetti Alberto
Holzmann Giorgio
La Loggia Enrico
Lainati Giorgio
Lazzari Luigi
Leone Antonio
Lorenzin Beatrice
Lupi Maurizio
Mantovano Alfredo
Martino Antonio
Mazzocchi Antonio
Mazzucca Giancarlo
Milanato Lorena
Minardo Antonio
Minasso Eugenio
Miserotti Lino
Misuraca Dore
Mores Giuseppe
Musso Enrico
Nicolucci Massimo
Orsini Andrea
Palmieri Antonio
Palumbo Giuseppe
Papa Alfonso
Pelino Paola
Petrenga Giovanni
Pianetta Enrico
Pili Mauro
Pizzolante Sergio
Porcu Carmelo
Repetti Manuela
Roccella Eugenia
Rotondi Gianfranco
Savino Elvira
Scalera Giuseppe
Scapagnini Umberto
Simeoni Giorgio
Sisto Francesco Paolo
Toccafondi Gabriele
Traversa Michele
Traversa Michele
Valducci Mario
Ventucci Cosimo
Vignali Raffaello

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Edda Fogarollo , Padova - Italia
 lunedì 10 dicembre 2012  02:01:26

On. Fiamma.da due giorni è iniziata la Festa di Chanukah, nota anche come Festa delle Luci.Questo, che dovrebbe essere un tempo di gioia e di celebrazione della vittoriadella luce sulle tenebre, sta venendo rabbuiato da ciò che pochi giorni fa, il 29 novembre,è accaduto al palazzo di vetro dell’ONU e di cui, purtroppo, anche il nostro paese si èreso protagonista.Il Premier Monti, infatti, ha votato favorevolmente alla richiesta di conferireall’Autorità Nazionale Palestinese lo status di Non-member Observer State. Una decisioneche contrasta nettamente con le scelte del Parlamento italiano che da anni è tra gli statieuropei più vicini ad Israele. E che non rappresenta assolutamente la volontà di moltiitaliani che il nostro Premier dovrebbe rappresentare.Per questo motivo, come Cristiani per Israele - Italia desideriamo fare sentire il nostrodissenso ad una decisione che, a nostro avviso, non è rappresentativa della nazioneitaliana e che per certo non servirà in alcun modo a far avanzare il processo di pace.Vogliamo, inoltre, porgere le nostre scuse alle Comunità ebraiche della nostra nazione,assicurando loro che, per ciò che ci concerne, saremo sempre pronti a mantenereinalterata la nostra amicizia e vicinanza ad Israele.Edda Fogarollo



Maurizio Ceccarelli , Vigevano
 domenica 9 dicembre 2012  16:07:28

Sono in pieno accordo con Voi, questo governo ignorante in materia, si è schierato con chi da tempo tenta di impadronirsi di una terra che Dio Stesso a messo nelle mani di Giacobbe.Israele, il popolo di YHWH è al tuo fianco e prega per te.Shalom



David Zard , Roma Italia
 sabato 8 dicembre 2012  09:26:40

In un mondo civile le organizzazioni come l'ONU esistono per garantire la pace tra i popoli. Chi entra a far parte delle Nazioni Unite significa che riconosce a tutti gli effetti le nazioni che ne fanno parte e viceversa.Io mi domando ancora perché è come é possibile che all'ONU una larga percentuale di stati non riconoscerò stato di Israele mentre Israele credo roconosca tutti gli stati membri. Come è possibile che alcuni capi di stato o rappresentanti degli stessi pronuncino discorsi minacciosi dichiarando che lo scopo principale é di distruggere Israele, sgozzare tutti gli ebrei ei mondo, e buttarli in mare.Questa ONU deve essere rifondata e forse sarebbe meglio che si dividesse in due tronconi il primo di tutte le nazioni democratiche che riconoscano Israele e l'altro degli stati contro. In questa maniera si può iniziare una vera discussione a due e non a voto di maggioranza dato che oggi in sede all'ONU eise una maggioranza di stati arabi e mussulmani.Oggi si deve arrivare almeno a chiedere l'espulsione dall'ONU di Ahmadinejad e dell'Iran e di altri stati. So che non sarà concessa ma almeno esisterà un verbale dove un numero di nazioni tr le quali ci deve essere l'Italia chieda tale espulsione.Veniamo se la vita e la libertà di un popolo é più imprtante dellz'interesse di pochi e se il mondo deve continuare a vivere sotto il ricatto petrolifero.Un fatto é che bisogna trovare una soluzione al problema palestinese e Israele che credo abbia il peggior apparato informativo deve iniziare a pubblicare tutto quello che si fa per i palestinesi e tutte le proposte che fa ai palestinesi e lle risposte di questi.La pace é molto vicina ma si conquista con l'informazione e Israele deve creare un ufficio di informazione e di disinformazione.Oggi non ci dovrebbero più essere palestinesi per quanti ne ha uccisi l'esercito israeliano.Israele non ha mai ucciso civili di proposito e che i palestinesi hanno trucidato decone di istaliani uccidendoli



pollarolo mario - ebreo , asiglianoVC - Italia
 venerdì 7 dicembre 2012  19:56:19

Ciò che ha fatto il ministro degli esteri, senza interpellare il Parlamento è semplicemente una vergogna per il nostro Paese. Non ci sono parole per descrivere la mia indignazione; ha poi convocato l'ambasciatore di Israele per cosa ? vuole forse insegnare al nostro BIBI cosa deve fare per compiacere i muslim? Fa tutto schifo



Adriano da Cingoli (Romaldi) , FALCONARA MARITTIMA (AN) ITALIA
 venerdì 7 dicembre 2012  18:44:18

Con profondo affetto chiamo tutti a difendere la scelta del Popolo che ha eletto Deputati e Senatori sotto la Bandiera del PDL e della Lega che si sono comportati da veri combattenti.Auguro che tra due giorni, subito dopo l'Immacolata, potremo brindare ad una nuova Primavera mandando a casa tutto il Parlamento per rinascere ancora come Forza di Governo questa volta, possibilmente, senza Fini e Casini.Un augurio vero a lei ed a Israele che ve lo meritate.Un vero amico della Pace!



Maurizio Del Maschio , Venezia/Italia
 venerdì 7 dicembre 2012  16:17:15

Pochi giorni prima del voto all'ONU, il Presidente Monti si recò in Qatar e a Doha firmò accordi di collaborazione economica che prevedono investimenti di petrodollari nel nostro Paese. Così successe pure alla Spagna e alla Francia. Il prezzo da pagare è stato proprio il voto favorevole alla proposta di ammissione della Palestina allae Nazioni Unite in veste di Stato osservatore permanente. Curioso che un'entità che non scambia veri ambasciatori con nessuno Stato venga considerato come uno Stato alla stregua della Città del Vaticano e del Sovrano Militare Ordine di Malta (che non dispongono di missili offensivi e non attaccano proditoriamente altri Paesi). Lo considero, come Italiano, un infame baratto e una vergogna nazionale. Inoltre, l'esecutivo non eletto dal popolo ha agito contro la tradizionale linea parlamentare in materia di politica estera. Plaudo, pertanto, all'iniziativa di quei parlamentari che hanno avuto un rigurgito di dignità. Israele viva per sempre! Che quella Luce che si accende nelle tenebre in questi giorni di Chanukkàh lo illumini e lo sostenga.



Daniela Santus , Torino
 venerdì 7 dicembre 2012  16:09:32

Non trovo le firme di Ruben e Raisi ... forse la petizione avrebbe potuto allargarsi anche al di fuori del PdL. Immagino infatti che la sensibilità nei confronti dell'argomento abbia confini addirittura più ampi.



Daniel , Genova
 venerdì 7 dicembre 2012  15:36:57

Oggi sul TG3 delle 14.20 servizio abbastanza corretto sul'arrivo a Gaza del capo di Hamas. Capo che ha guidato il movimento sempre da lontano : prima Damasco, poi altre capitali arabe . Oggi arriva dall'Egitto, ed appena entrato nella striscia si china a baciare la terra da cui è partito molti anni fa.Gli abitanti di Gaza hano alzato un palco per celebrare degnamente l'accoglienza. Sul palco una scenografia costruita per l'occasione. Come sfondo le mura di un castello medioevale, ed in mezzo, al centro, in modo che sovrastasse le possenti mura la raffigurazione di un missile, non molto slanciato, ma forte e potente.Se sul palco della festa si celebrano i missili (che, come dice l'annunciatrice) hanno permesso la vittoria di Hamas, allora è evidente che Israele è sicuramente in pericolo.Un missile vale più di mille discorsi...



Nicola , Minneapolis MN USA
 venerdì 7 dicembre 2012  15:32:49

Ben fatto Fiamma, con queste azioni si puo' salvare l'onore del nostro Paese. Hai visto l'intervento del PM Canadese? GRANDE e anche commovente....lo mettrei nel tuo blog.



maria angela gobbi , italia
 venerdì 7 dicembre 2012  15:15:50

terremo presenti questi nomi alle prossime elezioni



Piero Pasquinelli , Reggio Emilia
 venerdì 7 dicembre 2012  13:43:40

Fiamma 100 sono tanti... ma ne mancano ancora parecchi, mi pare. Penso sia scorretto fare, in qualche modo, portare solo su te il peso delle decisioni che investono il MO e Israele in particolare. Scorretto da parte dei tuoi "colleghi" e del tutto inaccettabile da parte di Mr Monti. Tuttavia, se è pur vero che una decisione tanto grave è stata presa senza consultare il Parlamento, coloro che siedono in quest'Organo non possono evitare di chiederne conto al Capo del Governo, in caso contrario mostrerebbe una sia pur tacita accondiscendenza. Questo per una questione di correttezza e per ribadire, con i fatti, che il Parlamento esiste ancora e deve essere rispettato, piaccia o non piaccia quanto può esprimere. Tu, ad ogni modo, continua il tuo lavoro prezioso che, magari col tempo, potrà dare indubbiamente buoni frutti. Shabbat Shalom e Chag HaUrim Sameach.



Francesco Lucrezi , Napoli
 venerdì 7 dicembre 2012  12:29:42

Brava Fiamma, bravi onorevoli!



Francesco Lucrezi , Napoli
 venerdì 7 dicembre 2012  12:28:12

Brava Fiamma, bravi onorevoli!



VENCY , PARMA/ITALIA
 venerdì 7 dicembre 2012  12:24:02

Assolutamente d'accordo con la dichiarazione dei 100. Complimenti.



Lucio Malan , Italia
 venerdì 7 dicembre 2012  12:03:54

Aderisco di tutto cuore all'iniziativa



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